Miracolo a Sedella, cittadina di Malaga: Victor Hierrezuelo, chef ventisettenne, formatosi in cucine prestigiose come quella di Arzak, decide di lasciare l’alta gastronomia per salvare il chiringuito di famiglia. Il bar, informale e modesto, da febbraio 2023 ha assunto un nuovo volto, trasformandosi in un ristorante raffinato, rimanendo sempre fedele alla tradizione.
Foto di copertina: Diario Sur
La notizia
In Andalusia, tra le montagne della Sierra de Tejeda, Almijara, e Alhama, il paesino di Sedella conserva l’aspetto tipico e caratteristico dei villaggi di una volta: case bianche, strade strette e un’atmosfera tranquilla. Qui Victor Hierrezuelo, 27 anni, propone ai 600 abitanti tutto quello che ha imparato durante gli anni di formazione presso la Archidona Hospitality School, e il primo stage ad Arzak.
“Il mio sogno era quello di lavorare al fianco di Benito Gomez, eppure il destino mi ha portato a rimanere in provincia di Malaga. Avrei potuto continuare a fare esperienza in altri locali, invece ho dato una seconda opportunità al bar di famiglia, inaugurandone una nuova versione nel febbraio del 2023, dopo un copioso investimento di oltre 100.000 euro” racconta il giovane a El Pais.
“El Chiringuito nacque nel 1986, lo aprirono i miei nonni di ritorno dalla Svizzera, dove erano emigrati in cerca di condizioni migliori. Inizialmente venivano servite bevande e tapas, poco dopo vennero integrati pasti completi realizzati dalle mani preziose di Rosita. Nel menu ci sono svariati piatti, sia di carne che di pesce, oppure una degustazione a 70 euro, composta da dieci portate, che va ordinata con almeno una settimana d’anticipo. Non ho sconvolto le ricette tradizionali, come la trippa, il sanguinaccio, la zuppa all’aglio, bensì le ripropongo in chiave moderna, con tecniche d’avanguardia, che ho studiato e appreso dagli chef stellati con cui ho avuto l’onore di collaborare”.
Victor gioca con la materia prima, senza strapazzarla, rispettando la stagionalità e la disponibilità dei prodotti “Ogni settimana cambia il pescato, e di conseguenza i fuori menu, pensati per stupire gli escursionisti che giungono in città per raggiungere La Maroma (la vetta più alta della zona)! Spesso mi reco nei mercati limitrofi per acquistare chicche limitate da piccole realtà, mandorle, olio, uva, frutta e verdura. Ecco perché devo organizzarmi per tempo qualora il cliente volesse seguire un percorso”.
Inutile dire che ha dato vita ad un’attività promettente, nonostante tutte le difficoltà legate alla posizione geografica, ricongiungendosi con coraggio alle proprie origini. È il tratto distintivo, e punto di forza, di un ragazzo assennato che non si è arreso di fronte alle sfide del settore.