Il sogno di Anthony Mangieri: stella Michelin anche per la pizza, se fatta a regola d’arte. Il simbolo della cucina italiana nel mondo merita il giusto riconoscimento per l’impegno dei tanti professionisti che realizzano prodotti di livello.
Foto di copertina: @EU.APP
La pizza più buona del mondo non è più solo un vanto italiano: a conquistare il titolo di miglior pizza a livello interazionale di 50 Top Pizza World per due anni consecutivi è stato infatti Anthony Mangieri, pizzaiolo italoamericano e proprietario della pizzeria “Una Pizza Napoletana” a New York. A settembre scorso, al teatro Mercadante di Napoli, si è svolta la cerimonia dove Mangieri è stato premiato ancora una volta. La vittoria non è arrivata da una delle strade storiche di Napoli, ma dal cuore del Lower East Side di New York, in una piccola pizzeria che sta facendo parlare di sé in tutto il globo.
UNA FILOSOFIA DI AUTENTICITÀ
Mangieri attribuisce il segreto del suo successo al concetto di “una” pizza: un’unica pizzeria, un’unica filosofia, e soprattutto il lavoro di una sola persona sull’impasto. Da sempre contrario all’espansione commerciale e alle proposte di investimento, ha deciso di concentrarsi su un locale alla volta, senza mai aprirne un altro senza prima aver chiuso quello precedente. Per lui, la pizza è un’arte che va curata con attenzione e dedizione, e questo implica una regola inviolabile: è solo lui a preparare l’impasto. Con un rituale giornaliero, Mangieri arriva nel suo locale alle nove del mattino e inizia a lavorare la pasta con le proprie mani, chiudendo il locale alle due di notte, solo quando ogni cosa è pulita e in ordine. “La pizza cambia in base alla persona che la prepara,” spiega in un'intervista a El Paìs, sottolineando come anche le più piccole variazioni – nel tocco delle mani, nella distribuzione della salsa, nella quantità di formaggio – possano fare una differenza enorme.
UN’OFFERTA DI QUALITÀ SENZA COMPROMESSI
L’esperienza di Mangieri non si ferma solo all’impasto: la qualità dei suoi ingredienti e la semplicità delle sue ricette sono il cuore del suo successo. Cresciuto in una famiglia italoamericana del New Jersey, si è sentito sempre un po’ distante dalla cucina di famiglia, che spesso considera troppo “pesante” rispetto alla freschezza dei piatti italiani tradizionali che aveva conosciuto nei suoi viaggi. È stato questo desiderio di autenticità a spingerlo a creare un menu ridotto ma di altissima qualità, con sole sette pizze. Dalle classiche marinara e margherita alla cosacca con pecorino romano, ogni pizza è frutto di una cura estrema nei dettagli. Niente ingredienti esotici come caviale o aragosta, né formaggi francesi o tartufo. Solo pomodoro, mozzarella di bufala, basilico e aglio, per onorare al massimo la purezza dei sapori.
LA SFIDA CON LA MICHELIN
Mangieri lamenta però una certa discriminazione verso il suo mestiere. Malgrado il successo e il prestigio raggiunti, ritiene che la pizza non riceva ancora il rispetto che merita nelle alte sfere della cucina internazionale, dove la popolarità del piatto sembra essere un ostacolo per i riconoscimenti ufficiali. "Purtroppo esiste ancora questa gerarchia. Il mondo della Michelin continua a ignorare il mondo della pizza.” dice Mangieri, esprimendo il suo disappunto. Sebbene la famosa guida abbia assegnato stelle a chioschi di tacos e gelaterie, nessun pizzaiolo è mai stato insignito di questa onorificenza. “Credo che non stiano prestando attenzione a ciò che sta accadendo" afferma riferendosi alla Guida, convinto che i tempi siano maturi per una rivalutazione.
UNA VISIONE IN EVOLUZIONE
Mangieri ha provato anche a creare una proposta gourmet, dedicando un tavolo del suo locale a un menu speciale che cambiava ogni settimana. L’esperimento è stato un successo e le prenotazioni sono aumentate rapidamente, ma Mangieri si è presto reso conto che questo lo distraeva dall’essenza della sua pizza. La sua filosofia si basa sul mantenere un legame diretto con la semplicità e con l’esperienza autentica della pizzeria, perciò ha scelto di tornare alla formula originaria. Ora Mangieri sperimenta abbinamenti con vini pregiati della Borgogna e Champagne, un piccolo tocco di innovazione per arricchire l’esperienza senza tradire la sua visione.
LA LINEA “GENIO DELLA PIZZA”
In nome di questa filosofia popolare e autentica, nel 2022 Mangieri ha lanciato una linea di pizze surgelate, chiamata “Genio della Pizza”. “Non è la stessa pizza che faccio nel mio locale, è un’esperienza completamente diversa,” specifica sempre Mangieri, che però la considera la miglior pizza surgelata sul mercato. L’obiettivo è quello di portare un po’ della sua visione anche nelle case, senza rinunciare alla qualità, in una versione accessibile per tutti coloro che vogliono assaporare una pizza che, anche se surgelata, rispetti il suo standard di eccellenza.