A Brema, una giovane imprenditrice ha deciso di rompere gli schemi aprendo un caffè esclusivamente per donne. Sumeja Zumberi, appena 18 anni, ha realizzato il suo sogno a settembre, creando un luogo che offre caffè, gelato e dolci, tutto pensato per un pubblico femminile. Il suo locale, il Baresha, ha già attirato l'attenzione e le polemiche, segnando un debutto significativo nel panorama gastronomico tedesco. Qui, l’idea di un rifugio sicuro per donne si traduce in un caffè dove gli uomini non sono benvenuti.
Foto di copertina: @Alicia Windzio, DPA
Un rifugio per le donne in una cultura dominata dagli uomini
Nel quartiere di Gröpelingen, dove Sumeja ha aperto il suo caffè, le donne spesso si sentono a disagio nei caffè affollati da uomini. L'idea di Zumberi è stata quella di creare uno spazio dove le donne possano rilassarsi senza sentirsi osservate o giudicate. "Ci sono molte caffetterie dove gli uomini si riuniscono, ma queste non sono sempre accoglienti per le donne," spiega a Rollin Pin. Con il suo gelato caffè, Sumeja intende offrire un ambiente confortevole, dove ogni donna possa sentirsi libera di essere se stessa.
La tradizione del Kosovo e il concetto di Spazio Femminile
Sebbene l'idea di un caffè per sole donne possa sembrare insolita in Germania, è una pratica consolidata nel Kosovo, patria di Zumberi, dove esistono già locali simili. "In Kosovo, questo non è niente di nuovo," afferma la giovane imprenditrice. Qui, molti caffè sono esclusivamente femminili, creando così spazi di socializzazione e supporto per le donne. Il caffè Baresha è, quindi, una continuazione di questa tradizione, adattata al contesto tedesco.
Critiche e polemiche: un concetto controverso
Nonostante l'intento positivo di Sumeja, l'apertura del Baresha ha suscitato reazioni contrastanti. Molti uomini hanno criticato il caffè, considerandolo discriminatorio e ingiusto. La femminista Seyran Ateş ha anche espresso preoccupazioni riguardo alla simbolica problematica che un locale del genere potrebbe rappresentare. "Le donne non stanno affrontando il patriarcato, ma si isolano," ha dichiarato in un'intervista, sollevando interrogativi su cosa significhi davvero la parità di genere.
La preoccupazione per una società divisa
Le critiche non si fermano qui. Alcuni esperti avvertono che la creazione di spazi esclusivamente femminili potrebbe portare alla formazione di una società parallela, in cui la separazione di genere diventa la norma. Altri, invece, vedono la situazione in modo più pragmatico, sostenendo che il Baresha offre finalmente un luogo di ritrovo per donne, in particolare musulmane, dove possono sentirsi al sicuro e a proprio agio.
La maggior parte delle reazioni sono positive
Nonostante le critiche, Sumeja sottolinea che la maggior parte delle reazioni sono state positive. "Circa il 90% dei commenti sono favorevoli," afferma. Le donne, in particolare, hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa, felici di avere uno spazio dedicato dove possono condividere momenti di convivialità. "Le donne mi scrivono che si sentono a casa qui," conclude Zumberi, rassicurando chi vede nel suo caffè un passo indietro nella lotta per la parità.
Un futuro per il Baresha: spazio per la convivialità
Sumeja Zumberi guarda al futuro con ottimismo. Il suo caffè potrebbe rappresentare non solo un luogo di incontro, ma anche un simbolo di empowerment femminile. Creando un ambiente dove le donne possono esprimersi liberamente, il Baresha ha il potenziale per diventare un modello da seguire in altre città. "La parità si ottiene anche creando spazi sicuri per noi stesse," conclude la giovane imprenditrice, facendo eco a un messaggio di inclusione e solidarietà femminile.