È pronta la nuova edizione della Bibbia gastronomica francese: i premi della Guida Michelin Italia 2025 sono stati svelati martedì 5 novembre al Teatro Pavarotti di Modena. Giancarlo Perbellini conquista il terzo macaron. Ecco tutti i nuovi stellati.
L'evento
Dopo tre anni, la cerimonia della Guida MICHELIN torna in Emilia-Romagna e, per la prima volta nella sua storia, nella città di Modena. Per celebrare la 70^ edizione della Guida MICHELIN Italia si sono aperte le porte del magnifico Teatro Comunale Pavarotti-Freni che ha ospitato una cerimonia eccezionale presentata da Giorgia Surina, alla quale hanno partecipato oltre 500 invitati tra i quali chef, giornalisti, professionisti del settore e istituzioni. L’edizione numero 70 della Guida conferma uno scenario gastronomico pieno di vitalità, animato da giovani talenti che hanno fatto esperienza all’interno di brigate capitanate da chef mentor dai quali trarre ispirazione e, allo stesso tempo, da una crescente consapevolezza che la ristorazione impegnata e sostenibile non è un trend ma una reale necessità.
36 in totale le novità tra gli stellati: la Guida MICHELIN Italia aggiunge una novità tre Stelle MICHELIN, portando i ristoranti tre stelle della penisola a quota 14, 2 nuovi ristoranti due Stelle MICHELIN e 33 ristoranti con una Stella MICHELIN. In totale, la selezione di ristoranti della Guida MICHELIN Italia 2025 comprende 393 ristoranti Stellati. “La selezione 2025, con 393 ristoranti stellati rappresenta una fotografia che conferma l’eccellenza della cucina italiana, fatta di tradizioni, contaminazioni e innovazione. Le 36 novità all’interno del firmamento della penisola, tra le quali spicca il nuovo ristorante 3 stelle Casa Perbellini - 12 Apostoli, testimoniano la vivacità del settore che promette esperienze culinarie emozionanti, che raccontano la qualità di prodotti e l’incredibile varietà di materie prime che questa penisola eccezionale può offrire.” ha commentato Gwendal Poullennec, Direttore Internazionale delle Guide MICHELIN.
1 RISTORANTE RICEVE LE PRESTIGIOSE 3 STELLE MICHELIN
Giancarlo Perbellini – Casa Perbellini - 12 Apostoli, Verona
Nel pieno centro storico di Verona, accanto a piazza delle Erbe e a due passi dal balcone più famoso del mondo – quello di Romeo e Giulietta – sorge la nuova casa di Giancarlo Perbellini. In un locale che ha fatto la storia – il 12 Apostoli – in cui lo chef si è formato da ragazzino, ora va in scena un concerto di sapori, che unisce tradizione e innovazione nel rispetto della stagionalità e delle materie prime. Lo chef omaggia e reinterpreta la cucina italiana con tecniche moderne e un tocco personale offrendovi una esperienza che vale il viaggio. Il Wafer al sesamo con tartare di branzino con il tocco di liquirizia è solo uno dei tanti classici che vi resteranno nel cuore.
Oltre alla new entry nella famiglia dei 3 Stelle MICHELIN, i Ristoranti che “valgono il viaggio” in Italia e confermano le 3 Stelle, sono:
Villa Crespi Orta San Giulio (NO), Piazza Duomo ad Alba (CN), Da Vittorio a Brusaporto (BG), Le Calandre a Rubano (PD), Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio (MN), Osteria Francescana a Modena, Enoteca Pinchiorri a Firenze, La Pergola a Roma, Reale a Castel di Sangro (AQ), Uliassi a Senigallia (AN), Piazza Duomo ad Alba (CN), Enrico Bartolini al MUDEC a Milano, Quattro Passi, Nerano, (NA) e Norbert Niederkofler Atelier Moessmer, Brunico (BZ).
2 NUOVI RISTORANTI 2 STELLE MICHELIN NELLA GUIDA ITALIA 2024
La cerimonia, presentata da Giorgia Surina e trasmessa in live streaming, è stata un susseguirsi di emozioni: 36 nuove Stelle in totale che hanno interessato 13 regioni, delle quali 2 new entry nella categoria dei due Stelle MICHELIN, ovvero i ristoranti che valgono la deviazione:
Marco Galtarossa – Villa Elena, Bergamo
Il recente trasferimento sembra aver dato nuova linfa a questo giovane chef che propone una cucina moderna che valorizza gli ingredienti del territorio attraverso una ricerca meticolosa e una presentazione artistica. Ogni piatto è un’opera che appaga sia la vista, sia il palato e combina sapori complessi e stratificati con meticolosa cura del dettaglio. Memorabile il piatto a base d’anatra: petto, fegatini in raviolo con sedano e crespella di stufato di coscia. All’interno della storica villa di San Vigilio a Bergamo Alta, il ristorante offre una vista panoramica mozzafiato, un ottimo servizio e la guida esperta del mentore, Enrico Bartolini.
Matteo Temperini – Campo Del Drago, Montalcino
Castiglion del Bosco non è solo 3 Chiavi Michelin per l’accoglienza superlativa, ora anche una tappa per cui vale la pena fare una deviazione ed assaporare la personale cucina di Matteo Temperini, che esalta la Toscana e il meglio che il territorio può offrire. Tra i piatti memorabili che realizza con creatività e l’uso di ingredienti freschi e stagionali, rientrano le proposte gastronomiche con i primi funghi autunnali dei boschi vicini, come gli gnocchi dell’orto con finferli e porcini e l’animella di vitello glassata con crema di carciofi e limone arrostito.
33 NUOVI RISTORANTI RICEVONO UNA STELLA MICHELIN
Nella Guida MICHELIN Italia 2025 sono 33 le novità una Stella MICHELIN. Tra queste molti chef hanno un mentor d’eccezione: Antonino Cannavacciuolo riceve la Stella in due ristoranti, Le Cattedrali by L’Aqua ad Asti e Cannavacciuolo by the Lake a Pettenasco (NO), guidati rispettivamente da Gianluca Renzi e da Gianni Bertone. Davide Oldani vede assegnata una nuova stella al ristorante Olmo, a San Pietro all’Olmo (MI) affidato a Riccardo Merli, mentre Massimo Bottura al ristorante Al Gatto Verde, con al timone Jessica Rosval, conquista la stella e anche la Stella Verde.
Chi sono i nuovi stellati?
Tutti i premiati della Guida Michelin Italia 2025
Premi speciali Michelin 2025
Passion Dessert
Riva- Antonio Lerra- Numana (Ancona)
All’Enoteca- Davide Palluda- Canale (Cuneo)
Il Visibilio- Daniele Canella- Castelnuovo Berardenga
Re Santi e Leoni- Luigi Salomone- Nola
Inkiostro- Salvatore Morello- Parma
Agli Amici Dopolavoro- Martina Peluso- Venezia
Coltivare -Luca Zecchin- La Morra (Cuneo)
Giovane Chef 2025- (Young Chef Award): Matteo Vergine- Grow Restaurant (Albiate)
Servizio di sala 2025: Vanessa Melis- Pascucci al Porticciolo (Fiumicino)
Sommelier 2025: Oscar Mazzolini- Al Caroponte (Bergamo)
Mentor Award 2025: Antonino Cannavacciuolo- Villa Crespi
SONO 4 I PREMI SPECIALI MICHELIN NELLA SELEZIONE ITALIANA 2025
- MICHELIN YOUNG CHEF AWARD 2025 assegnato a Matteo Vergine del Grow Restaurant, Albiate (MB).
“Dopo aver conquistato la stella verde nel 2024, il cammino di Matteo Vergine prosegue con l’assegnazione della stella per la qualità della sua proposta gastronomica. Una cucina originale che mixa creatività e tradizione: attraverso marinature, fermentazioni e salamoie, Matteo esalta i sapori naturali degli ingredienti, talvolta in modo audace. Selvaggina, pesce d’acqua dolce e vegetali dell’orto del ristorante sono i prodotti che provengono dal territorio, dai boschi e dai laghi vicini, attraverso i quali Matteo vi conduce nella sua incantevole favola culinaria.”
- MICHELIN SERVICE AWARD 2025 offerto da Intrecci – Alta Formazione di Sala assegnato a Vanessa Melis del ristorante Pascucci al Porticciolo, Fiumicino (RM). “Gestisce la sala di uno dei migliori ristoranti del litorale laziale e la cucina ha proprio in Vanessa un ingrediente vincente. Sorrisi, accoglienza, ospitalità: da Pascucci al Porticciolo la stella è nel piatto, ma tutt’intorno c’è un servizio che ha emozionato gli ispettori, con una dimensione allo stesso tempo professionale e familiare, a cui partecipa tutto il team.”
- MICHELIN CHEF MENTOR AWARD 2025 offerto da Blancpain, assegnato ad Antonino Cannavacciuolo del ristorante Villa Crespi, Orta San Giulio (NO).
“Se il talento gastronomico di Cannavacciuolo raggiunge il vertice in Villa Crespi di Orta San Giulio, l’iconico chef ha anche un’altra grande capacità, quella di trovare e formare giovani talenti. Con animo gentile e lo stile del buon padre di famiglia, trasferisce la sua passione per la cucina con semplicità ed un linguaggio diretto che entra nella testa e nel cuore dei suoi ragazzi.”
- MICHELIN SOMMELIER AWARD 2025 offerto dal Consorzio Franciacorta, assegnato a Oscar Mazzoleni del ristorante Al Carroponte, Bergamo.
“Il ristorante Al Carroponte, sin dalla sua apertura è una meta imprescindibile per gli amanti del vino. Il patron Oscar Mazzoleni, classe 1979, è un esperto ed appassionato Sommeiller in continua ricerca di novità che gestisce la sua cantina con l’ambizione di proporre al calice qualsiasi richiesta del cliente.”
STELLA VERDE SOSTENIBILITÀ 2025
Ristorante Villa Maiella- Arcangelo Tinari- Chieti
Prezioso- Egon Heiss- Merano (Bolzano)
Artifex- Tina Marcelli- Brennero
Don Alfonso 1890- Ernesto Iaccarino
Al Gatto Verde- Jessica Rosval- Modena
Agriturismo Ronchi Rò- Fares Issa- Dolegna del Collio, Gorizia
Agriturismo Ferdy- Alessio Manzoni- Bergamo
Il Tiglio- Enrico Mazzaroni- Montemonaco (Ascoli Piceno)
La Locanda La Raia- Mirco Natali- Gavi
Il Cappero- Onofrio Pagnotto- Isola di Vulcano
Bistrot Andrea Mattei- Forte dei Marmi- Lucca
ECCO TUTTI I NUOVI STELLATI DELLA GUIDA MICHELIN 2025
3 stelle Michelin
Casa Perbellini 12 Apostoli- Giancarlo Perbellini- Verona
2 stelle Michelin
Villa Elena- Marco Galtarossa- Bergamo
Campo del Drago- Matteo Temperini-Montalcino
1 stella Michelin
Grow Restaurant- Matteo Vergine -Albiate
Cetaria- Salvatore Avallone- Baronissi
Volta del Fuenti- Michele de Blasio- Vietri sul Mare
Ancòra - Marco Carattoni - Cesenatico
Equilibrio- Iacopo Chieppa- Dolcedo (Imperia)
Cannavacciuolo Le Cattedrali by Laqua- Gianluca Renzi- Asti
Dissapore- Andrea Catalano- Carovigno (Brindisi)
Serrae Ville Fiesole-Antonello Sardi- Firenze
Contrada- Davide Canella- Castelnuovo Berardenga (Siena)
Saporium- Ariel Hagen- Chiusdino (Siena)
Alto- Mattia Trabetti- Fiorano Modenese (Modena)
O me o il mare- Luigi Tramontano- Gragnano (Napoli)
Don Alfonso 1890- Ernesto Iaccarino- Sant’Agata sui due Golfi
Il Circolino- Lorenzo Sacchi- Monza
Olmo- Riccardo Merli- Cornaredo (Milano)
Cucina Cereda- Giuseppe Cereda- Conte San Pietro
Moebius Sperimentale- Roberto di Pinto- Milano
Acqua- Alessandro Menoncin- Olgiate Olona (Varese)
Sine By Pinto- Roberto di Pinto- Milano
Cannavacciuolo Laqua by The Lake- Gianni Bertone- Novara
Locanda Dei Banchieri – Giacomo Devoto- Massa Carrara
Ristorante Grual a Lefay Resorts & Spa - Matteo Maenza- Pinzolo (Trento)
Abruzzino Oltre- Luca Abruzzino- Lamezia Terme
Marotta- Domenico Marotta- Caserta
Ristorante del Lago- Simone Bravaccini- Bagno di Romagna
Iris- Giacomo Sacchetto- Verona
Locanda Mammì- Stefania di Pasquo- Agnone (Iserna)
Palais Royale- Philip Chronopoulos- Venezia
Casa Leali- Andrea Leali- Brescia
Achilli Al Parlamento- Pierluigi Gallo- Roma
Vineria Modì- Dalila Grillo- Messina
Tancredi- Vincenzo Manicone- Sirmione (Brescia)
Al Gatto Verde -Jessica Rosval- Modena
L'elenco completo delle stelle regione per regione
Chi ha perso la stella?
LO STUDIO “TASTE TOURISM”
La definizione di Taste Tourism rispecchia in maniera perfetta la congiunzione esistente tra il turismo e l’enogastronomia, un binomio che da sempre è alla base del significato stesso delle Stelle MICHELIN:
• 1 Stella MICHELIN: merita una sosta
• 2 Stelle MICHELIN: merita una deviazione
• 3 Stelle MICHELIN: merita un viaggio
I ristoranti Stellati, attraverso la Guida MICHELIN, beneficiano di una vetrina internazionale che offre una grande visibilità all’interno dell’universo del Taste Tourism, che genera un impatto economico importante sul territorio nazionale. Questa ricerca si è posta l’obiettivo di quantificare tali benefici. E ciò è utile anche per dare il giusto peso e valore al lavoro svolto dai ristoratori ed al contributo che essi apportano al territorio che li ospita, fornendo quindi indicatori scientifici sull’impatto economico che i ristoranti stellati generano per l’area nella quale sono localizzati. Ciò che emerge dallo studio “Taste Tourism” conferma tale convinzione. Prendendo in esame i dati del 2023, i ristoranti stellati italiani hanno accolto 2,4 milioni di clienti (di cui il 40,7% dall’estero, provenienti da 43 paesi) per un indotto complessivo di 438 milioni di euro. I dati e le informazioni rilevate consentono anche di effettuare una proiezione sull’anno in corso, andando così a stimare i valori che ricadranno sul territorio GUIDA MICHELIN nazionale.
Per il 2024, le previsioni indicano un risultato relativo all’indotto indiretto in aumento, pari a quasi 500 milioni di euro totali (498 MLN €). Infatti, il 74,6% della clientela estera ed il 39,5% di quella italiana trascorre almeno una notte nella destinazione o nelle immediate vicinanze, generando quindi benefici indiretti sui settori dell’ospitalità (circa 355 MLN €), del commercio (48 MLN €) e dei servizi locali (35 MLN €). Lo studio rileva che ogni ristorante 1 Stella MICHELIN genera benefici diretti sul territorio pari a 805 mila euro circa, che diventano 2,4 milioni di euro quando si tratta di un ristorante 2 Stelle MICHELIN, per poi esplodere quando prendiamo in esame i ristoranti che “meritano il viaggio”, ovvero quelli insigniti delle 3 Stelle MICHELIN, con un risultato che supera i 6,5 milioni di euro ciascuno. L’analisi realizzata da JFC identifica, inoltre, Usa, Francia e Germania come i paesi più rappresentati dalla clientela straniera mentre, dalla prospettiva dell’indotto legato ai soggiorni, quasi il 70% dei gestori di hotel di qualità (da 3 a 5 stelle lusso) localizzati nei pressi di un’insegna stellata Michelin, dichiara di avere clienti giunti in albergo proprio per recarsi in uno specifico ristorante.
Le previsioni che indicano per il 2024 un indotto indiretto pari 498 MLN €, segnalano inoltre che la regione italiana a beneficiare maggiormente della presenza dei ristoranti stellati è la Lombardia, seguita a ruota dalla Campania. In terza posizione troviamo il Piemonte. A livello provinciale, è Napoli a giovare dei maggiori benefici, seguita da Roma e Milano. Interessante il dato relativo ai comuni che, dopo un podio formato da tre capoluoghi di regione (Milano, Roma e Firenze), vede la presenza di comuni di ben più piccole dimensioni come Senigallia al quarto posto e Massa Lubrense al quinto. Nella Top Ten anche Orta San Giulio, Alba e Brunico, oltre ad altri due capoluoghi come Torino (sesta) e, al settimo posto, Modena che, come detto in apertura, il prossimo 5 novembre ospiterà la 70^ edizione della Guida MICHELIN Italia.
MICHELIN E IL TERRITORIO
Il rapporto tra Michelin e l'Italia non è esclusivamente legato alla presenza della Guida MICHELIN. Anzi, risale a mezzo secolo prima. Se la prima edizione italiana della famosa Guida è datata 1956, la prima insegna industriale Michelin nel Belpaese risale al 1906. Una presenza che negli anni ha messo importati radici, in particolar modo in Piemonte, dove ancor oggi sono presenti due importanti stabilimenti di pneumatici (a Cuneo e ad Alessandria) oltre alla Sede Legale e a un Centro Logistico Europeo, entrambi a Torino. A distanza di quasi 120 anni dal suo arrivo in Italia, Michelin è ancora oggi il primo produttore ed il primo datore di lavoro italiano nel settore dei pneumatici. Una presenza che, proprio come fa la Guida MICHELIN attraverso i ristoranti stellati, genera un indotto sul territorio, in questo caso diretto, che nel 2023 è quantificabile in 343 milioni di euro, erogati nei confronti di oltre 3000 fornitori italiani.
LA GUIDA MICHELIN ITALIA: TRA LE PAGINE, 70 ANNI DI STORIA D’ITALIA
Nata in Francia nel 1900 con lo scopo di spingere i pochi automobilisti francesi del tempo a viaggiare di più, fornendo gli indirizzi dei posti migliori per mangiare e dormire, si è evoluta nel tempo per rispondere alle esigenze di un mondo che cambiava e che, oggi, è sempre più digitale. A distanza di oltre 120 anni, la Guida MICHELIN è presente in 45 paesi in tutto il mondo. La Guida MICHELIN Italia nasce nel 1956, con il titolo Dalle Alpi a Siena. Ogni edizione nasconde, tra i simboli e le pagine, storie antiche, di famiglie che offrono piatti dalle ricette tradizionali e di un’Italia che rinasce dopo la guerra. Tra queste, c’è la storia di Arnaldo Degoli, che nasce a Rubiera il 28 ottobre del 1907 da genitori custodi di un podere di contadini. Insieme a Lina, Arnaldo apre il ristorante dandogli il proprio nome. Sarà una delle 81 stelle del 1959 e la più longeva. L’attuale Arnaldo Clinica Gastronomica brilla ancora oggi di una stella, dopo oltre 60 anni. Storie d’Italia, e di come si viaggiava settant’anni fa. La Guida del ’56 è fonte di sorprendenti curiosità: nella pagina delle Formalità per gli italiani che si recano all’estero, si scopre che per andare in Austria, Belgio, Francia, Svizzera e Germania non è necessaria la patente “per vettura propria”. Anche i primi simboli sono piccoli, ma espressivi testimoni dell’epoca: un termosifone indica la non scontata presenza di riscaldamento, una minuscola vasca il “Bidet con acqua corrente”, un rubinetto, una brocca con la bacinella e una candela “Solo acqua corrente fredda”, “Senza acqua corrente” e “Senza elettricità”. Dal 1957 la Guida copre tutto il territorio nazionale e nel 1959 compaiono le prime stelle.
Sono stelle “uniche”: non esistono ancora le due e le tre stelle. Negli anni Sessanta, la cartina d’Italia nelle prime pagine rivela che l’autostrada Torino-Venezia è completata. Fa la sua apparizione il simbolo dell’aria condizionata e spariscono il rubinetto, la brocca con la bacinella e la candela. Dal 1969 brillano anche le due stelle: “Tavola eccellente: merita una deviazione”. Nel 1986 appare per la prima volta il simbolo delle tre stelle, “Una delle migliori tavole: vale il viaggio”, che incorona Gualtiero Marchesi. Già lontani i tempi dell’acqua fredda e del buio, l’Italia gode di buona salute e il cibo viene considerato non solo una necessità, ma un’esperienza di gusto: nelle prime pagine della guida si dà “Qualche consiglio sull’accostamento vini-vivande”. Negli anni Novanta compaiono i pittogrammi di “sauna” e “palestra”, mentre un Omino rosso ammiccante, il Bib Gourmand, segnala “Pasti accurati a prezzi contenuti”. Gli anni 2000 testimoniano, anche su carta, la tendenza ormai irrefrenabile all’uso di Internet, con il simbolo del wifi che porta l’azienda a lanciare il sito della Guida MICHELIN e, dieci anni fa, la versione digitale gratuita per tutti gli utenti.
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