“Cucinare non è fare disegni geometrici sul piatto: per me significa benessere, lussuria.” L’opinione di Sepp Schellhorn.
La notizia
Sepp Schellhorn è un nome che nel panorama gastronomico austriaco non passa certo inosservato, e non solo per le sue capacità culinarie. Con una carriera poliedrica che spazia dalla cucina alla politica, il carismatico ristoratore di Goldegg è uno che non si accontenta delle convenzioni. Da giovane ribelle della gastronomia, Sepp si è trasformato in una figura di spicco, sempre pronto a mettere in discussione lo status quo, sia nel suo settore che nell'arena politica. Questo dinamismo è evidente non solo nei suoi progetti ristorativi, ma anche nelle sue battaglie per migliorare le condizioni di lavoro degli addetti alla ristorazione.
Alla guida del Seehof, l’hotel di famiglia a Goldegg che ha preso in mano a soli 29 anni, Sepp ha saputo creare un luogo che è molto più di una semplice struttura alberghiera: è un crocevia tra arte, cultura e gastronomia. Con eventi come festival letterari e dibattiti filosofici, ha trasformato il Seehof in un vero e proprio laboratorio di idee. "Abbiamo unito così tante persone diverse, ed è da questi incontri che sono nate nuove e incredibili iniziative", racconta con entusiasmo a Rolling Pin. Per Sepp, essere un buon padrone di casa non si riduce a servire cibo o offrire un letto: è la capacità di creare connessioni, far incontrare menti brillanti e far scaturire qualcosa di più grande.
Ma il suo contributo non si ferma alla cucina. Da anni, Sepp è in prima linea nel combattere il crescente problema della carenza di personale qualificato nel settore alberghiero e della ristorazione. Una sfida complessa, che lui affronta anche in qualità di politico, sedendo tra i banchi del Parlamento austriaco per il partito NEOS. Sepp è un oratore schietto e diretto, che non ha paura di dire ciò che pensa, e non si risparmia nel mettere il dito nella piaga: “In Austria il problema della carenza di personale è in buona parte creato dallo stesso sistema, perché i lavoratori costano troppo ma guadagnano troppo poco”. La sua proposta? Aumentare il netto in busta paga del 10% e alleggerire i costi del lavoro. È un uomo pragmatico, Sepp, e sa bene che una riforma radicale del sistema è necessaria per sostenere le piccole imprese, soprattutto quelle familiari come la sua.
Il suo legame con il territorio è indissolubile, tanto che gestisce personalmente diversi locali in tutta la regione. Dal Seehof, ha ampliato il suo impero gastronomico con il M32 a Salisburgo, l'Angertal 1180 a Bad Hofgastein e il ristorante Weitblick a Sportgastein. E non dimentichiamo il Bierführer, una piccola locanda a Goldegg, che lui stesso definisce “una passione, non un business”. Ma nonostante il successo, la sua vita non è stata priva di sfide. Nel 2021, il burnout lo ha costretto a prendersi una pausa dalla politica, un momento buio in cui ha dovuto affrontare paure profonde, tra cui l'ansia di non riuscire a proteggere i suoi dipendenti durante la crisi pandemica. “Ho avuto paure esistenziali. Volevo proteggere i miei dipendenti, ma ero esaurito”, confessa.
Nonostante tutto, Schellhorn è tornato più forte di prima. Ha imparato a riconoscere i segnali del sovraccarico e a gestire meglio le proprie energie. Uno dei passaggi chiave della sua rinascita è stata la transizione del Seehof nelle mani del figlio Felix, completata nel 2023, un processo che Sepp ha voluto gestire con cura per evitare i conflitti generazionali che aveva vissuto con suo padre. Questa attenzione ai dettagli e alla continuità familiare riflette la sua visione a lungo termine, sia come ristoratore che come politico. E poi c'è la sua personalità social, che lo ha reso ancora più popolare. Con oltre 400.000 follower su Instagram, Sepp è una star dei reel, quei brevi video in cui condivide ricette semplici ma gustose, con la sua tipica schiettezza. “Koch ist doch nicht geometrisch Zeichnen!” (“Cucinare non è fare disegni geometrici!”) dice, ironizzando sui piatti troppo sofisticati. “Per me l’ospitalità ha un aspetto completamente diverso. Per me significa benessere, lussuria.”
Il successo dei suoi video è stato sorprendente: iniziato come uno scherzo, il format ha attirato migliaia di nuovi follower e, soprattutto, ha aiutato Schellhorn a risolvere uno dei problemi più urgenti del settore: trovare personale. “Abbiamo capito che funzionava, e da allora non ho più avuto problemi ad assumere collaboratori”, racconta. La filosofia di Sepp è chiara: la gastronomia non è solo un lavoro, è una forma d'arte, una passione che richiede cuore e dedizione. E sebbene sia diventato un'icona del web, rimane sempre fedele alle sue radici, pronto a sporcarsi le mani in cucina e a difendere i valori del settore. La sua è una storia di resilienza, passione e continua evoluzione, un esempio di come il mondo della ristorazione possa andare oltre il piatto, toccando la politica, la cultura e il benessere della comunità.