I protagonisti dell'enogastronomia Imprenditori della ristorazione

Alex Smith, da gelataio a ristoratore con 50 locali e 145 milioni di incassi: la storia

di:
Elisa Erriu
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copertina Alex Smith

Alex Smith è l’imprenditore che ha dato vita ad Atlas Restaurant Group, un impero del settore, combinando attenzione unica all’esperienza. È partito da zero, grazie a suo nonno, quest’ultimo gli aveva lasciato utilizzare uno spazio vuoto per avviare una gelateria. Nonostante tutte le avversità ad oggi conta oltre 2700 dipendenti fra i 50 locali sparsi in cinque diversi stati.

La notizia 

Nel 2007, Alex Smith non immaginava che avrebbe costruito un impero della ristorazione che avrebbe fruttato oltre 200 milioni di dollari l’anno. All’epoca, il suo unico obiettivo era aprire una gelateria, un piccolo sogno da neolaureato. Smith, cresciuto in una famiglia di imprenditori di successo, voleva creare qualcosa di proprio, qualcosa che si distaccasse dall’eredità familiare. La sua avventura è iniziata con una piccola gelateria Häagen-Dazs a Baltimore, accanto a un cinema nel quartiere di Harbor East, uno spazio vuoto che il nonno, John Paterakis, gli aveva concesso per il suo progetto.

Smith Alex PS
 

La gelateria è stato il trampolino di lancio per la creazione di un vero e proprio gruppo imprenditoriale che oggi conta oltre 50 locali sparsi in cinque stati, sotto il marchio Atlas Restaurant Group. Con più di 2.700 dipendenti, Atlas è cresciuta rapidamente, passando dai $145 milioni di incassi nel 2023 alla previsione di superare i $200 milioni quest'anno, lo rivela Make it - CNBC. Smith, ora quarantenne, non ha mai smesso di imparare, affrontando sfide e successi lungo il percorso.

cafe e bakery atlas restaurant group PS
 

L'inizio, tuttavia, è stato modesto. Per aprire la gelateria, Smith ha dovuto affrontare tutte le difficoltà che comporta avviare una piccola impresa: dall’inventario al marketing, fino alla gestione del personale. Dopo aver completato un corso intensivo alla "Häagen-Dazs University" di Minneapolis, Smith era pronto a gestire ogni aspetto del suo negozio. Il successo della gelateria gli ha permesso di lanciare, tre anni dopo, il suo primo ristorante: Harbor East Deli. Un’intuizione nata dall’osservazione di un bisogno nella comunità di un posto per pranzare.

Ouzo Bay PS
 

Ma è stato nel 2012, con l’apertura del ristorante greco di alta cucina Ouzo Bay, che Smith ha iniziato a vedere un futuro più ampio per la sua carriera. Tuttavia, gestire tre attività nello stesso quartiere, curando ogni minimo dettaglio, lo ha portato a confrontarsi con un inevitabile senso di esaurimento. Così, ha imparato l’arte di delegare. Ha assunto personale specializzato in finanza, risorse umane e comunicazione digitale, ponendo le basi per un’espansione che oggi rende Atlas uno dei gruppi di ristorazione indipendenti più grandi del Mid-Atlantic.

Atlas Restaurant Group 1 PS
 

Come ogni imprenditore di successo, Smith ha dovuto affrontare anche momenti difficili. Nel 2020, il suo ristorante Ouzo Bay è stato al centro di una controversia legata alla discriminazione razziale per un codice di abbigliamento imposto ai clienti. L’episodio ha portato al licenziamento del manager e a un pubblico mea culpa da parte dell’azienda, segno della sua volontà di imparare dai propri errori e di promuovere un ambiente inclusivo.

The Choptank PS
 

Un altro importante insegnamento è arrivato con il fallimento di una sede di Ouzo Bay a Boca Raton, Florida, nel 2017. L’esperienza ha insegnato a Smith che entrare in nuovi mercati richiede una conoscenza approfondita del territorio. Da allora, la sua strategia si è orientata sull’acquisizione di ristoranti già radicati nelle comunità locali, come dimostra l’acquisto di Big Fish Restaurant Group nel Delaware, una mossa che ha consolidato la presenza di Atlas nel Mid-Atlantic. Partito da un piccolo negozio di gelati, oggi guida un gruppo che non solo porta avanti una tradizione familiare di successo, ma che contribuisce attivamente alla rinascita economica di Baltimore, una città con cui Smith ha un legame profondo. "Questa è la città dove sono nato, e dove morirò", afferma Smith, sottolineando l’importanza di lasciare un impatto positivo sulla comunità che ha visto crescere lui e la sua famiglia.

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