Guida Michelin

Guida Michelin Italia 2025: benvenuta a Modena! Tutte le novità in anteprima

di:
Nadia Afragola
|
copertina michelin modena

Festa grande a Torino per la guida rossa che chiama a raccolta i 13 tre Stelle Michelin e dà appuntamento a Modena il prossimo 5 novembre. Da anni la Guida Italiana è la 2ª più stellata nel panorama Michelin, questo dato rende merito al livello della ristorazione italiana.

La notizia

Sarà il teatro Pavarotti di Modena ad ospitare il prossimo 5 novembre la 70ª edizione della Guida Michelin. Dopo il triennio in Franciacorta si torna così in Emilia-Romagna, regione che già aprì le porte alla guida francese nel 2016 e 2017 a Parma e nel 2020 a Piacenza. La notizia è stata data a Torino, in occasione dei festeggiamenti per i 70 anni della Guida, il tutto alla presenza dei 13 tre Stelle Michelin italiani che hanno allestito una cena-evento unica e irripetibile. Ad ognuno di loro il compito di firmare una portata e un dessert.

gettyimages 1813799706
@Getty Images

La serata ha registrato anche la presentazione dello studio “Taste Tourism”, perfetta congiunzione tra turismo ed enogastronomia. Sotto i riflettori sono finiti i flussi turistici generati dai ristoranti stellati italiani, partendo da un dato preciso: nel 2023 hanno accolto 2,4 milioni di clienti (il 40,7% dall’estero), creando un indotto pari a 438 milioni di euro, contro i 280 del 2016. Cifre che non includono la spesa sostenuta nel ristorante ma solo ciò che tocca i settori dell'hotellerie, del commercio e dei servizi. E le previsioni per il 2024 fanno dormire sonni tranquilli dal momento che si parla di un indotto indiretto che dovrebbe raggiungere quasi i 500 milioni di euro. Riguardo la location della nuova cerimonia, secondo l’ultima edizione della Guida Michelin sono 22 gli astri della della cucina stellata emiliano romagnola, con la nuova stella ad Aurora Mazzucchelli di Casa Mazzucchelli, nel bolognese, e la “Stella Verde” al Piastrino di Pennabilli (Rn). Confermate le tre stelle a Massimo Bottura e alla sua Osteria Francescana, seguito dal ristorante San Domenico di Imola (Bo) e dal Magnolia di Longiano (Fc), entrambi con due stelle, a cui si aggiungono 34 Bib Gourmand, un primato nazionale dell’Emilia-Romagna.

studio taste tourism
 

"La presentazione della Guida Michelin rappresenta sempre un evento di grande prestigio e impatto mediatico - ha dichiarato l’Assessore Regionale al Turismo Andrea Corsini- e siamo felici di poterla ospitare per la quarta volta in una terra che ha fatto della cucina uno dei suoi vanti, grazie ad Alma, la Scuola Internazionale di Cucina di Colorno, e Parma Città creativa della gastronomia Unesco, al nostro ambasciatore nel mondo, Massimo Bottura, con gli altri chef stellati della Regione, e a Casa Artusi a Forlimpopoli, solo per citare alcune delle nostre eccellenze. Il food è sempre più motivazione di viaggio e, come conferma l’indagine di JFC, la cucina stellata è una risorsa economica per tutto il territorio, anche in termini turistici". Anche Marco Do, Direttore Comunicazione e Relazioni Esterne Michelin, è entusiasta: “Siamo presenti in 45 Paesi nel mondo e abbiamo un sistema chiaro, un linguaggio preciso: una Stella merita la tappa, due Stelle merita la deviazione del viaggio, tre Stelle merita addirittura di organizzare un viaggio. È lecito immaginare che buona parte di questi flussi turistici che si muovono per andare a provare dei ristoranti di livello, lo facciano seguendo i consigli di Michelin. La cena evento di ieri sera a Torino non esiste in natura. Diamo i numeri: 13, 26, 39. Vuol dire che erano presenti tutti e tredici gli chef che hanno tre Stelle in Italia, che hanno cucinato 26 piatti, per un totale di una cena con 39 stelle”.

guida michelin 2024 09 19 00 52 07
 

Come ci si approccia alla vostra guida?

“La Michelin non è una guida di critica gastronomica, ma dei consigli che vengono dati a chi viaggia. Noi siamo dei fotografi. I nostri colleghi, gli ispettori, tutti dipendenti Michelin, provano i ristoranti in anonimato, pagano i conti e poi giudicano in totale indipendenza. La fotografia che ne viene fuori è estremamente interessante. Da anni la Guida italiana è la seconda più stellata nel panorama Michelin e questo dato rende merito al livello della ristorazione italiana”.

Perché le visite degli ispettori sono a sorpresa?

“La visita degli ispettori avviene in totale anonimato, come fossero dei clienti qualunque. Questa scelta non è fatta per sorprendere gli chef o i ristoratori, ma per permettere da un lato a noi di essere liberi e indipendenti nella valutazione e dall’altro alle brigate di lavorare in totale serenità, durante la prova a tavola, facendo esprimere i cuochi in totale scioltezza. Questi i nostri fondamenti che ci hanno portato negli anni ad avere l’autorevolezza che abbiamo. La nostra è considerata la Bibbia dei gourmet non a caso”.

GettyImages 1127555541 2024 09 19 00 52 07
@Getty Images

Parte da lontano il legame tra il Piemonte, Torino e la Michelin.

“L’Italia è un Paese importante nella strategia del gruppo Michelin. Ieri abbiamo festeggiato i 70 anni della Guida, lo scorso anno i 60 dello stabilimento di Cuneo, il più grosso che Michelin ha in Europa Occidentale. La presenza di Michelin in Italia con i suoi stabilimenti di produzione di pneumatici inizia nel 1906 proprio a Torino, con il primo stabilimento che Michelin ha aperto fuori dalla Francia e oggi a distanza di quasi 120 anni siamo molto orgogliosi di dire che siamo il primo fabbricante di pneumatici in Italia, il primo datore di lavoro con oltre 3.800 dipendenti del settore, principalmente radicato proprio in Piemonte. Ed ecco che il cerchio si chiude”.

copertina michelin 2024 09 19 00 52 07
 

A Giuseppe Lavazza, presidente della storica industria, naturale evoluzione della torrefazione artigianale nata del centro di Torino e padrone di casa in Nuvola Lavazza, il compito di rompere il ghiaccio: “Siamo nel cuore del nostro gruppo, del nostro pensiero, della nostra attività, nello spazio della Centrale, un tempo dedicata alla produzione di energia, non pulita, ma a carbone. Qui c’erano delle grandi turbine, dei fumaioli che fornivano energia alla città di Torino. Oggi questo posto serve per dare energia a tutti noi, al pensiero evolutivo positivo, alla voglia di creare, fare, puntando sempre all’eccellenza e questa occasione ben lo testimonia. Conosco Michelin, la guida, da tantissimi anni, ed è un grande onore poter ospitare una ricorrenza così speciale, che rende omaggio a tutte quelle persone che dedicano tempo, passione e anche denaro a questo meraviglioso settore che rappresenta così bene il nostro Made in Italy”. 

guida michelin 2024 09 19 00 52 07 2024 09 19 00 52 07
 

A Fabrizio Mellino, alla guida del ristorante di famiglia I Quattro Passi, le tre Stelle sono state assegnate nell’ultima edizione della guida Michelin: “È la prima volta che mi ritrovo a vivere qualcosa del genere. È emozionante, siamo chiamati a divertirci all’insegna del buon cibo, e nel mentre stringiamo rapporti con i colleghi che per il lavoro che facciamo è difficile incontrare; tutti insieme, poi, è quasi impossibile che accada. Il mio omaggio alla serata sono due piatti che servo anche al ristorante: spigola, acetosella e limone di Amalfi e come dessert riso al latte, pistacchio e zafferano”.

Quasi 365 giorni con le tre Stelle cucite sul petto. Cosa è cambiato?

“Non è cambiato il nostro modo di intendere la cucina, già c’era un’idea ben chiara di dove volevamo andare; la clientela è aumentata, nonostante chi frequenti la Costiera sia già gente di un certo spessore. Stiamo lavorando con più continuità e questo ci ha portato a prolungare l’apertura del ristorante. L’idea è di arrivare fino a Natale”.

michelin scaled
 

Federico Zanasi, è in qualche modo il padrone di casa nel quartier generale di Lavazza, lui che nella porta accanto alla Nuvola, dirige la sua squadra di cuochi nelle cucine del Ristorante Condividere, una Stella Michelin: “Ieri a Torino c’erano i cuochi che hanno fatto la storia della cucina italiana. Vuoi sapere che effetto mi ha fatto? Hai presente quando da piccolo giochi a pallone e sul letto hai i poster di Roberto Baggio e poi un giorno te lo trovi accanto a palleggiare con te? La stessa sensazione. Ci sono persone che, quando io ero ragazzino erano già degli chef famosissimi. Bisogna ricordare, sempre, che solo la costanza e il duro lavoro sono in grado di ripagare per tutti gli sforzi fatti e ognuno di quei 13 cuochi è la dimostrazione di quanto in alto si possa arrivare perseverando nei propri obiettivi”.

Ci vediamo il 5 novembre a Modena?

“No, non è previsto che io vada a trovare i miei genitori quel giorno! Siamo molto torinesi per certi aspetti, molto umili nell’approccio, cerchiamo di fare il meglio, di far felici i nostri clienti, continuando a divertirci e a rimanere accessibili e golosi. Ho ragazzi con me in brigata da tanti anni, sono bravissimi, si meritano il mio rispetto ad ogni servizio. Sento di avere tutto ciò che un cuoco potrebbe volere dalla vita”.

Sito ufficiale della Guida Michelin Italia

michelin guide
 

Ultime notizie

mostra tutto

Rispettiamo la tua Privacy.
Utilizziamo cookie per assicurarti un’esperienza accurata ed in linea con le tue preferenze.
Con il tuo consenso, utilizziamo cookie tecnici e di terze parti che ci permettono di poter elaborare alcuni dati, come quali pagine vengono visitate sul nostro sito.
Per scoprire in modo approfondito come utilizziamo questi dati, leggi l’informativa completa.
Cliccando sul pulsante ‘Accetta’ acconsenti all’utilizzo dei cookie, oppure configura le diverse tipologie.

Configura cookies Rifiuta
Accetta