La nuova Rossa dedicata alla piccola repubblica asiatica comprende ben 343 stabilimenti, su cui piovono stelle: sono 49 a vantare tre, due o una distinzione (nuova di zecca in 10 casi) e c’è perfino una gelateria con menu degustazione, Minimal a Taichung.
La notizia
È destinata a far discutere nel Belpaese la nuova guida Michelin dedicata a Taiwan. Quasi diecimila chilometri di distanza non attutiscono il clamore di una decisione clamorosa: per la prima volta una gelateria, Minimal a Taichung, viene promossa da Bib gourmand a stellato Michelin, in virtù di un degustazione composto di 7 corse, che toccano gelati e granite.
Decisione che potrebbe rappresentare un clamoroso precedente nel paese dove il gelato è nato e continua a eccellere (ma in Asia sono già stati premiati stabilimenti di street food, contrariamente al vecchio continente, dove pare vigano altre regole). Va detto che da Minimal il gelato diventa un autentico piatto, in cui studiate combinazioni di sapori, temperature e consistenze strutturano l'assaggio in modo analogo alle creazioni tipiche della cucina di ricerca. Il tasting dura circa 2 ore e mezza, include anche una bevanda e costa 33 euro a persona, prezzo fra i più accessibili del mondo per "mangiare stellato". Si può comunque ordinare anche il "dessert freddo" d'asporto.
A fare i conti sugli altri premi è lo stesso magazine della guida: gli stabilimenti variamente recensiti nella repubblica sono 343, contro i 321 dell’edizione precedente, e si collocano prevalentemente a Taipei (157), ma anche a Taichung, Tainan e Kaosiung. Di questi 49 ottengono una distinzione singola, doppia o tripla, segnando un +44 sul 2023. Dieci stelle singole, in particolare, sono nuove di zecca, 7 delle quali al loro esordio assoluto in guida; ma ci sono anche 6 stelle verdi, premiate per la sostenibilità e l’impegno in favore dell’ambiente.
“Taiwan è una magnifica isola che vanta in abbondanza ingredienti di ogni tipo e chef di talento. La nostra selezione per il 2024 include oltre 50 stili di cucina da tutto il mondo, che sottolineano la varietà e la maturità della scena gastronomica taiwanese”, ha commentato il direttore internazionale delle guide Gwendal Poullennec. “In particolare riflette la notevole capacità di Taiwan di onorare le radici della cucina e abbracciare al tempo stesso nuove tendenze, mostrando un mix armonioso di innovazione e tradizione, che non si pone confini”.
“I nostri ispettori hanno rilevato che il settore gastronomico a Taiwan sta sbocciando, con numerose nuove aperture, non più circoscritte a locali di piccole dimensioni, come in precedenza; inoltre il fine dining non si limita più a una cucina di stampo occidentale, ma abbraccia in chiave contemporanea la gastronomia taiwanese e quella asiatica in generale. I nostri ispettori sono rimasti impressionati dal talento degli chef e dal patrimonio di tecniche, creatività e personalità presente nelle loro opere gastronomiche”.
Fra gli altri neostellati figurano Yuen Jin a Taichung, Gen a Kaohsiung, A, Circum, Eika, Nobuo e Wok by O’Bond a Taipei. Invariate le stelle plurime: due per L’Atelier de Joël Robuchon, Iogy, Molino de Urdaniz, Mudan e Raw; tre per JL Studio a Taichung, Le Palais e Taîrroir a Taipei.