Top Chef

Michael Caines, l'unico stellato inglese con un vigneto nel gourmet: l’idea di Lympstone Manor

di:
Alessandra Meldolesi
|
copertina lympstone manor

Con il cambiamento climatico le viti si stanno acclimatando oltremanica. Hanno trovato casa anche nei prati del primo stellato britannico che abbia tentato la produzione di vino: Michael Caines a Lympstone Manor, nella contea di Devon.

La notizia

Non è una novità, qui in Italia, lo chef/ristoratore con l’orto, né tantomeno quello con la vigna. Basti pensare a Niko Romito, Maurizio Menichetti e Lucio Pompili, che hanno impiantato le loro viti molti anni or sono. Fa invece notizia che qualcuno tenti l’impresa oltremanica, dove la pianta si è raramente azzardata. Parliamo di Michael Caines, chef di Lympstone Manor, primo stellato britannico a produrre il suo vino.

Michael Caines Lympstone manor
 

Tutto è iniziato nel 2015. Caines arrivava da 19 anni spesi a Gidleigh Park, senza guadagnare quel coinvolgimento aziendale cui aspirava. Da qui la decisione irrevocabile di guardarsi intorno per creare qualcosa di proprio e la folgorazione a Lympstone Manor (allora chiamato Courtlands Mansion), subito riconosciuto come il luogo del destino per la straordinaria location sulla foce dell’Exe, il bosco e il prato all’inglese, prontamente acquistato cercando fondi. “Ricordo sempre con grande affetto il tempo trascorso a Quat’Saisons. Ciò che ha realizzato Raymond Blanc, mi ha veramente ispirato. Non penso avrei nutrito il desiderio di realizzare un hotel di campagna, se non ci avessi lavorato”, ha dichiarato lo chef a cluboenologique.com.

Michael Caines Lympstone manor 3
 

Fin dal primo momento, l’idea era quella di produrvi vino. “La location toglie il respiro, non c’è niente di paragonabile. Quando sono arrivato, ho pensato: siamo rivolti verso sud e conosco il microclima di Exmouth, perché vi ho trascorso tutta la mia vita. Mi sono detto: pianterò un vigneto. Ed è ciò che è accaduto. Il primo impianto è avvenuto nel 2018 e oggi si contano 11 ettari di vigna, i cui frutti vengono vinificati con l’aiuto di Lyme Bay Winery, che fin dal principio ha confermato le intuizioni dello chef: si trattava di uno dei punti più vocati del paese, grazie alle primavere anticipate, alle lunghe estati, alle temperature mitigate dalla vicina foresta e dal fiume.

Michael Caines Lympstone manor 5
 

Capitolo vitigni, la scelta è caduta su 50% di pinot nero, 30% di chardonnay e 20% di pinot meunier, come in Champagne. Tanto che in tavola già arriva la Lympstone Manor Estate Classic Cuvée, che trascorre tre anni sui lieviti. Poi ci sono il rosé, plasmato sul modello del provenzale Whispering Angel, il pinot nero e lo chardonnay fermo, quando l’annata calda sconsiglia la spumantizzazione. Parliamo di piccoli numeri (per il pinot nero 2020, 2200 bottiglie, mentre lo chardonnay 2022 ne ha totalizzate appena 559), fino a un massimo di 21mila bottiglie, vendute al ristorante o sul sito aziendale.

wine bottle graphics lympstone manor
 

Non sarebbe difficile, rivendica Caines, acquistare uve del Sussex ed etichettarle come proprie, ma significherebbe derogare al valore dell’integrità, fondamentale per il vino inglese, tanto più che si tratta di dare un nuovo senso ai luoghi, abbinando la bevanda ai migliori prodotti locali, come frutti di mare e agnello. “Raymond Blanc ha dato inizio alla voga dell’orto per la cucina. Fornisce una distinzione, ma anche una provenienza, creando una connessione diretta fra il luogo di origine del prodotto e la sua vetrina. Non ho mai sentito l’esigenza di coltivare ettari su ettari di ortaggi, perché pensavo che impiantare un vigneto fosse qualcosa di unico e che fosse il futuro”.

Ultime notizie

mostra tutto

Rispettiamo la tua Privacy.
Utilizziamo cookie per assicurarti un’esperienza accurata ed in linea con le tue preferenze.
Con il tuo consenso, utilizziamo cookie tecnici e di terze parti che ci permettono di poter elaborare alcuni dati, come quali pagine vengono visitate sul nostro sito.
Per scoprire in modo approfondito come utilizziamo questi dati, leggi l’informativa completa.
Cliccando sul pulsante ‘Accetta’ acconsenti all’utilizzo dei cookie, oppure configura le diverse tipologie.

Configura cookies Rifiuta
Accetta