Non mancano le novità al tristellato Lasarte di Barcellona, dove Martin Berasategui e Paolo Casagrande hanno allestito “Il Milione”, un tavolo esclusivo da 8 coperti nel privé, i cui ospiti possono degustare un menu speciale ispirato ai racconti di Marco Polo.
La notizia
Il Lasarte, casa di Martin Berasategui e Paolo Casagrande presso il Monument Hotel di Barcellona, è diventato maggiorenne e festeggia l’evento con una raffica di novità, senza abdicare al suo stile. “Ci piace seguire alcune tendenze, ma senza smettere di essere noi stessi né rinunciare alla nostra filosofia, alla nostra cucina e al nostro stile”, puntualizza lo chef italiano a La Vanguardia.
Si tratta in pratica di un nuovo menu, che si può degustare esclusivamente seduti al tavolo del privé “Il Milione”, che accomoda un minimo di 4 e un massimo di 8 ospiti. L’attenzione è già sulla mise-en-place, distinta da quella degli altri tavoli, che crea un ristorante dentro il ristorante, portando nuovi stimoli tanto in brigata che fra i clienti già passati in visita. Lo spazio, ricavato nell’ultima ristrutturazione e finora usato per esigenze disparate, ha così trovato la sua vocazione definitiva: offre una visuale preziosa sulla cucina ai fortunati ospiti, pronti a salpare per un autentico viaggio gastronomico.
Il prezzo è quello delle grandi occasioni: 480 euro per il menu degustazione, più l’eventuale pairing, che può costare 340 o 810 euro, nel caso si scelga il percorso dedicato allo Champagne Krug, di cui la casa è ambasciatrice. Il concetto si ispira a Il Milione, racconto del viaggio di Marco Polo in Cina, denominato in spagnolo El Libro de las Maravillas. Perché Casagrande è cresciuto in Veneto e si diverte a mettere in sequenza paesaggi del cuore e momenti altamente evocativi. Si chiamano “Gioie del mare” (ostriche con ajoblanco e sesamo in tre tempi), “Meraviglie” (sugo freddo di asparago bianco, fragola e gamberetti), “Profondità” (berice rosso alla brace), “Seta al palato” (croissant con burro e caviale), “Oshigaki” (un falso cachi essiccato di Gorgonzola, olive e datteri, servito in predessert).
Ma l’esperienza è polisensoriale: si gioca con le luci e con le temperature, né manca l’accompagnamento musicale, che trasporta gli ospiti dalle atmosfere silvestri alla Galizia dei pescatori e dei raccoglitori di frutti di mare, con vini scelti per enfatizzare ogni tappa dell’esperienza. Ed è curioso che l’idea sia venuta praticamente in contemporanea al formidabile duo italospagnolo e a uno dei nostri fuoriclasse, Moreno Cedroni, che l’ha declinata in modo del tutto personale.