Dopo i fratelli Roca e Alain Ducasse, anche Albert Adrià punta sul gelato: l’idea è quella di lanciare una serie di locali tematici, che si estenderanno nel tempo a biscotti e caffè.
La notizia
È da quattro anni che Albert Adrià e il suo socio Alfredo Machado lavorano su un progetto dedicato al dessert freddo per eccellenza, oggi concretizzatosi nell'apertura di Gelato Collection, piccola gelateria con laboratorio sulla Rambla, vicino alla bottega di Torrons Vicens. Sono una ventina di gusti, disponibili tanto come terrina che come cono, fra cui lo chef spagnolo predilige il caffè, dal finale di bocca leggermente caramellato.
Ma risaltano anche i gusti di frutta, preparati con la materia prima della vicina Boqueria e scarichi di zuccheri aggiunti, dalla testura straordinariamente cremosa. In pratica si può scegliere fra quattro tipologie: classici, di stagione, d’autore e con alcol. Le ricette, parzialmente in esposizione, ammontano invece a una sessantina. L’idea è quella di catalogarle, sul modello dell’industria dei profumi.
Era da tempo che i due avevano in mente di avviare il mantecatore, ma Enigma assorbiva ogni loro energia. A cambiare le cose è stata una conversazione con Angel Velasco, titolare di Torrons Vicens, con cui Adrià collabora da 12 anni. Il caso ha voluto che questi disponesse già dei permessi e dello spazio adatto, proprio a fianco della sua bottega. A interpretarlo in uno stile affine a Enigma ha quindi provveduto El Equipo Creativo, che già aveva firmato Pakta e Tickets. “In generale, le gelaterie sono sempre un po’ datate a livello estetico, quindi ho voluto attualizzarle. Ecco perché ci siamo ispirati alle profumerie e alle gioiellerie", spiega il grande chef.
I prezzi? Fra i 3,80 e i 5,80 euro, per un assortimento di prodotti di diversi formati disponibili in coni o coppette, come di consueto. “È comunque il progetto più popolare che abbia mai realizzato", precisa Adrià. I gusti, invece, spiccano per ricerca ed elaborazione creativa (vedi il gelato al limone intero, con una discreta percentuale di buccia reimpiegata per minimizzare lo scarto, o la combo lampone, litchi e rosa, già rodata da Tickets in foma di amuse bouche).
“Barcellona è una città che vanta ottimi cocktail bar, pizzerie, hamburgerie e ora gelaterie. Volevamo aggiungere il nostro granello di sabbia con questa apertura”, ha dichiarato Adrià a La Vanguardia, enfatizzando come la competizione possa solo giovare alla città. E il nome “collection” non è casuale, visto che nei piani c’è l’apertura di altri locali dedicati ai biscotti o al caffè, chiamati appunto “Cookie Collection” e “Coffee Collection”, sul modello delle manifatture di Ducasse. “Perché il futuro della gastronomia sta nella specializzazione”.
