I protagonisti dell'enogastronomia Top Chef

Neil Perry, da autodidatta puro a chef più iconico d'Australia: storia di un mito

di:
Alessandra Meldolesi
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copertina neil perry

Dietro un grande chef, c’è spesso un grande uomo. È il caso di Neil Perry, fondatore del fine dining australiano, che ha disseminato allievi per il paese, si è adoperato per cause benefiche e ha contribuito alla crescita delle eccellenze australiane.

Lo chef

Se c’è qualcuno che ha messo l’Australia sulle mappe dei foodies, è sicuramente Neil Perry, che calca le scene del food nazionale dai lontani anni ’80. Nello specifico presso Bluewater Grill, Rockpool, Rockpool Bar & Grill, Spice Temple e Margaret, Next Door, Baker Bleu, Song Bird e Bobbie’s a Sidney. Nella sua lunga carriera è stato il mentore di una generazione di giovani professionisti, fra cui Kylie Kwong e Corey Costello, contribuendo a far conoscere le eccellenze di artigiani, che probabilmente senza di lui non ce l’avrebbero mai fatta, come ricorda nel suo omaggio The World’s 50 Best.

Chef Neil Perry AM with East 33 EDIT
 

Quando Perry iniziò, a dire il vero, la ristorazione australiana ancora non aveva un’identità propria, ma subiva le influenze europee. È stato lui a modellarla, partendo da due punti di forza: i frutti di mare e le contaminazioni con le cucine asiatiche, come suggerivano la storia e la geografia dei luoghi. Per lui quei molluschi e quei crostacei erano semplicemente i migliori del mondo e meritavano l’attenzione globale.

neil perry piatto
 

Certo Perry era un cuoco autodidatta, ma forse proprio la mancanza di una formazione professionale gli consentiva di approcciare in piena libertà una nuova frontiera gastronomica. Per lui si trattava solo di valorizzare il prodotto, senza presentazioni arzigogolate e artificiose. Gli stessi ambienti, per quanto raffinati, veicolavano un calore tutto australiano, cosicché il rigore del fine dining europeo sposava atmosfere e prodotti del nuovo mondo, passando agilmente per l’Asia.

neil perry
 

I produttori, puntualmente citati nei menu, sono sempre stati suoi interlocutori e spesso li ha visitati con interi autobus di dipendenti al seguito. Ma il suo impegno si è allargato alle fasce deboli della comunità attraverso il sostegno a organizzazioni no profit, specie in seguito alla pandemia. “Icona, mentore, modello di ruolo, influencer, insegnante… Sono solo alcune delle parole che usiamo per descrivere quest’uomo straordinario, che ha dato così tanto alla sua famiglia, ai suoi amici, al paese e alla professione”, ha chiosato sua maestà Thomas Keller. E Kwong, che ringrazia Perry per averla resa orgogliosa del suo retaggio cinese attraverso gli incoraggiamenti e la curiosità inesauribile:Una parte così grande del successo di lunga data di Neil deriva dalla sua meravigliosa abilità di celebrare gli altri”. Per Costello, “semplicemente un uomo generosissimo. Se gli restassero gli ultimi 50 dollari, ti inviterebbe a cena e ti offrirebbe un bicchiere di vino. Lui è fatto così”.

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