Il premio è stato assegnato a C40 Systems, un'organizzazione che mette in contatto i sindaci di oltre 100 città, in rappresentanza di oltre 700 milioni di persone.
L'evento
Quando nel 2019 lo chef Magnus Nilsson ha chiuso le porte del suo leggendario ristorante tre stelle Michelin Fäviken all'apice delle sue potenzialità, si pensava che gli sarebbe mancato il fermento creativo della cucina e che, una volta annoiato del tutto, avrebbe aperto un altro ristorante. Ma così non è stato. Lo chef, infatti, ha altro di cui occuparsi: un meleto biologico, con l'intenzione di produrre sidro per la maggior parte del suo tempo, ed altri importanti incarichi. Non ultimo quello di amministratore delegato della Fondazione Curt Bergfors, che gestisce il Food Planet Prize, il più grande premio ambientale al mondo dedicato al cibo e al sistema alimentare.
Quando gli viene chiesto se ha intenzione di tornare prima o poi in cucina, risponde: "No, non mi manca. Penso di aver chiuso con i ristoranti, e poi sono così impegnato a fare cose che trovo appassionanti, come il Food Planet Prize. Certe somme di denaro sono determinanti per un'organizzazione no-profit e credo sia molto gratificante farne parte". Durante una cerimonia a Stoccolma l’anno scorso, il premio è stato assegnato a C40 Systems, un'organizzazione che mette in contatto i sindaci di oltre 100 città, in rappresentanza di oltre 700 milioni di persone. Il mondo è sempre più urbanizzato, la gente vive nelle metropoli, che continueranno a crescere perché i cambiamenti climatici e i problemi socio-economici spingono le persone dalle aree rurali verso contesti urbani. Oggi si ritiene che il 44% della popolazione mondiale viva in città e che la percentuale sia destinata ad aumentare.
Le città sono sì, grandi centri di residenza, ma anche spazi dinamici e creativi. Non è facile creare un sistema urbano fiorente che tratti tutti in modo equo e paritario, che risponda alle crisi in modo efficace e che fornisca servizi unanimi anche sotto le inevitabili pressioni dell'economia. Eppure questi sistemi, incredibilmente complessi e sofisticati, vengono alimentati continuamente dalle amministrazioni locali. Il cibo, il suo approvigionamento, la sua distribuzione e la gestione dei rifiuti sono fondamentali per il funzionamento di una città. Le persone hanno la necessità di nutrirsi, e le infrastrutture devono essere predisposte per consentire loro di mangiare in modo sostenibile e sano. È il governo locale che si occupa di ciò, e i sindaci sono funzionari potenti in grado di produrre cambiamenti reali in questo settore. La C40 è stata fondata nel 2005, quando Ken Livingstone, all’epoca sindaco di Londra, ha riunito i rappresentanti di 18 megalopoli per siglare un accordo sulla riduzione collettiva dell'inquinamento climatico e ha creato il "C20". Da allora l'organizzazione è cresciuta fino a comprendere i Primi Cittadini di oltre cento città di tutto il mondo, facilitando la discussione e la condivisione di idee, insegnamenti e, naturalmente, di dati tra i sindaci, per consentire loro di lavorare in modo più efficace.
Grazie a questo, hanno ricevuto a Stoccolma il premio dal Food Planet Prize, che comprende un fondo di 2 milioni di dollari per aiutarli a sviluppare le loro attività. Il FPP è diverso dal Premio Nobel, che premia i risultati ottenuti, e si concentra invece sul potenziale dell'iniziativa, con l’idea che abbia un impatto duraturo. C40 si è classificata al primo posto davanti a una rosa di candidati provenienti da tutto il mondo, ciascuno impegnato in un incredibile lavoro di cambiamento del sistema alimentare. Organizzazioni come Aquagrain, che ha sviluppato un prodotto in grado di rigenerare il suolo degradato, o Transfarmation, un gruppo che si occupa di aiutare e sostenere gli agricoltori che vogliono abbandonare gli allevamenti animali per passare al plant based. "Non ci aspettavamo di vincere", ha dichiarato Zachary Tofias, direttore del programma Food and Waste di C40, "Perché, anche se siamo consapevoli di tutto il lavoro che stiamo facendo, abbiamo incontrato così tante persone incredibili qui al Food Planet Prize, che ci hanno aperto gli occhi su altri aspetti di questo tema. Ci stiamo concentrando solo su una fetta della torta e quello di cui ci siamo resi conto qui è che esistono numerose altre realtà. Siamo in grado di rispondere alla domanda, quindi stiamo già parlando con i nostri partner per coinvolgerli nelle città. Le città sono luoghi di consumo, ma anche di innovazione".
I sindaci hanno un mandato limitato nel tempo, ma le politiche che mettono in atto quando sono in carica rimangono in vigore, quindi i cambiamenti sono permanenti ed efficaci. C40 vuole contribuire alla promozione di azioni relative al modo in cui le persone mangiano nelle città. Ogni successo, ogni lezione e ogni dato raccolto dai team dei sindaci può essere condiviso e messo in atto in un'altra città."Quello che stiamo mettendo in atto è un insieme di attività di supporto concreto, ma anche di appoggio alla politica locale. Le città sono sistemi complessi di per sé, e i sindaci hanno un enorme margine di manovra per ottenere un impatto positivo. Poiché lavoriamo con quasi 100 città che contano oltre 700 milioni di persone e più di un quarto dell'attività economica mondiale, abbiamo l'opportunità di lavorare con team influenti a livello locale, e che ci stanno aiutando a condividere tale operazione e a diffonderla in tutto il mondo.
"Abbiamo bisogno di più dati per poter continuare a costruire la nostra parabola etica", ha dichiarato Stefania Amato, che supervisiona la Strategia Alimentare di C40, “Il reperimento dati è difficile se non vi sono persone dedicate che ne selezionano di giusti al momento giusto e nei posti giusti, quindi questa è la prima cosa che esamineremo. È fondamentale per quello che facciamo, perché la nostra organizzazione è lì per sostenere i sindaci e i loro team, ma, nel concreto, tutto dipende dai dati che condividiamo all'interno del network". "C'è in gioco un'enorme somma di denaro che cambierà le carte in tavola per fornire maggiori risorse ai sindaci leader, affinché intraprendano più azioni", ha dichiarato Zach Tofias. “Siamo sorpresi di aver vinto e abbiamo molte idee, quindi dobbiamo prendere fiato e pensare a come impiegare questi fondi nel modo più efficace. Abbiamo un'enorme responsabilità che deriva da questo premio e non abbiamo molto tempo, perché siamo nel bel mezzo di una crisi climatica. Quello che faremo è fornire più strumenti utili, per consentire a più città di intraprendere azioni d'impatto capillare. Non è solo un problema del Nord globale, non è un problema del Sud globale, noi lo riteniamo un problema dell'umanità.
D'altra parte, sembra che in questo momento vi siano molti cambiamenti in politica, come non si vedevano da decenni. Sicuramente ciò rende difficile il coordinamento tra sindaci di ideologie politiche diverse e in competizione tra loro. Ma noi siamo in una posizione favorevole: siamo un'organizzazione per il cambiamento climatico e siamo un gruppo esclusivo, creato da sindaci per altri sindaci", dice Zach, "Abbiamo uno standard di leadership che i sindaci devono rispettare e se non lo soddisfano, non fanno più parte dell'organizzazione. Ci concentriamo sul cibo, sull'equità alimentare e sull'inclusività, e vogliamo rendere le città del mondo un posto migliore per tutti coloro che vi abitano. I sindaci sono la branca di governo più vicina alla gente e per questo rispondono sempre delle difficoltà attuali. Quando vi sono allagamenti nelle strade, devono occuparsi anche della gestione dei rifiuti, della criminalità... e di così tanti problemi contemporaneamente, che noi possiamo aiutarli ad affrontare al meglio le questioni alimentari all'interno dell'amministrazione".
Stefania Amato ha base a Milano, in Italia, una città che negli ultimi anni è stata all'avanguardia in termini di miglioramento del sistema alimentare. "Milano sta procedendo molto bene in questa direzione", afferma l'esperta. "Il cambiamento coinvolge tanti settori diversi, le scuole, i trasporti pubblici, l'ottimizzazione delle risorse alimentari in città- e l'amministrazione sa che il 20% delle emissioni di carbonio nel 2021 è legato al cibo. Questo ha aperto gli occhi a tutto il mondo. A Milano stanno ingranando nuove app che fungono da piattaforma logistica per riutilizzare le eccedenze alimentari dei rivenditori a favore delle persone bisognose. È un modello vincente e lo stanno sviluppando: proprio la scorsa settimana ne hanno lanciata una nuova, la sesta in città. I rivenditori e le ONG possono parteciparvi e c'è una rete di mense per i poveri che utilizzano gli scarti alimentari, coordinando la domanda e l'offerta in modo intelligente". Naturalmente, gli chef hanno un ruolo importante in tutto questo. Si trovano in una posizione unica per fare da tramite tra i fornitori e i consumatori. "Il ruolo degli chef è fondamentale", afferma Stefania. "Possono essere loro a cambiare le carte in tavola. Bottura, per esempio, ha fatto un grande lavoro sullo spreco alimentare, ha cambiato il modo in cui la gente pensa al cibo, non solo a Milano o in Italia, ma nelle città di tutto il mondo".