Libertà e recupero: Indaco a Riccione si stacca dalle tradizioni e racconta la sua cucina fatta di ingredienti semplici valorizzati con l’interpretazione personale della cheffe Cinzia Barratta.
La Romagna è la terra dell’abbondanza: tanto cibo, tanto divertimento, tanta cordialità. Qui tutto è tanto ma mai troppo ed è la semplicità a fare la differenza, che sembra retorico e banale anche se bisognerebbe iniziare a pensarla come una risorsa. Qualsiasi bar in spiaggia vi servirà una piadina dignitosa, qualsiasi ristorante vi servirà le migliori pance di calamari gratinate, ogni locale vi farà assaporare un buon cocktail.
E l’accoglienza? Quella è di altissimo livello ovunque, dalla bancarella che vende paccottiglia al ristorante gourmet. Difficile dunque misurarsi con standard così alti. Ci ha provato (spoiler: riuscendoci), Indaco: il ristorante e cocktail bar a due passi dall’iconico viale Ceccarini.
Sebbene sia in una posizione così “centrale”, Indaco è un posto tranquillo che si defila da quella che è l’assidua movida riccionese che, a lungo andare, può stancare un certo tipo di pubblico. Si trova nell’ambiente che fino a qualche anno fa ospitava la lavanderia dello storico Grand Hotel di Riccione e già dagli spazi si intuisce la propensione al recupero. Ma andiamo per gradi.
Indaco a Riccione: gli spazi
È il 2019 quando la cheffe Cinzia Battarra, che vanta esperienze di rilievo, una fra tutte quella con Igles Corelli alla Locanda della Tamerice, insieme al suo compagno Luca Gallucci, oggi restaurant manager, decide di aprire un posto tutto suo. Il numero perfetto è il tre (così dicono) e il duo ha bisogno di un fuoriclasse nel mondo della mixologist. Alla coppia di professionisti si aggiunge dunque Francesco Ricci, bar manager orientato alla sperimentazione e alla contemporaneità.
Nasce così Indaco, location di stampo industrial chic che mescola elementi recuperati nei mercatini a oggetti di artigianato contemporaneo realizzati con materiali inusuali come cemento e vecchi pezzi di carrozzeria. Instagrammabile ma anche molto accogliente e versatile: ideale per un drink o una cena a due, ma anche perfetto con gli amici.
A predominare, sia nel curatissimo giardino con diverse specie di succulente piuttosto ricercate, è il color indaco naturalmente. Indaco, uno dei sette dell’arcobaleno e simbolicamente attribuito, nella cultura new age, ai bambini dalle doti speciali. Bellissima la vista sulla grande cucina, dove la cheffe regala ai suoi ospiti uno sguardo su quello che andranno ad assaggiare. Oltre al dehor e allo spazio ristorante verandato, ci sono anche un paio di salette private ideali per eventi riservati e raccolti.
Cosa e come si mangia da Indaco
Va detto che quella di Indaco è una cucina molto creativa e personale. La cheffe si racconta attraverso i suoi piatti a cui non mancano colori e accostamenti inusuali. Se vi aspettate gli spaghetti alle vongole, la piadina, il ragù e i famosi gratinati di pesce romagnoli, siete fuori strada. Battarra celebra il suo territorio, ma lo fa solo attraverso gli ingredienti, il resto è tutto riscritto con abbinamenti che, anche grazie alla presenza di molta frutta, rivelano l’esperienza brasiliana della cheffe.
Le contaminazioni sono diverse ma non forzate e se consideriamo che il 70% degli ortaggi arriva dall’orto di proprietà che dista una manciata di chilometri dal ristorante, il risultato è interessante. La cheffe si concentra per ogni piatto su un gusto e intorno ad esso costruisce il terreno fertile adatto ad esaltarlo. Quella di Battarra è una cucina che non vuole compiacere e piacere a tutti i costi, vuole accompagnare il commensale a comprendere il suo punto di vista che punta a trattare ogni materia prima, soprattutto quella proveniente dalla terra, con rispetto e creatività.
Interessante, fra le varie proposte, la patata dell’orto ripiena di polpo alla paprika accompagnata da salsa verde e pesto di taggiasche. Un’interpretazione personale, quella della cheffe, dell’insalata di polpo che i più amano ordinare quando si trovano in vacanza sulle nostre coste.
Una menzione deve essere fatta al tonno, tagliato e cotto con competenza, che viene servito a seconda della disponibilità con pesche o ananas. Una novità? No di certo, ma questo è il momento di creare quella che sarà la tradizione di domani, tanto vale farlo bene.
Uno dei piatti iconici, quelli che non si possono togliere dalla carta secondo gli habituè, è l’anatra marinata al cipollotto, affumicata al legno di ciliegia e servita con mela, riduzione di saba e porro fritto. La pasta fresca è gestita dalla cheffe in modo impeccabile. Sottile, callosa e ruvida, adatta ad essere ripiena o trasformata in tagliolini al nero, accompagnati da gambero crudo e peperoni.
Ricchissima la proposta del pane che viene prodotto in loco e prevede una selezione di focacce, pane alla portulaca, alla zucca uvetta e cipolla, ai cereali.
Non mancano crakers e grissini caratterizzati da quella leggerezza di chi sa cosa sta facendo mentre panifica. Dai dolci si intuisce l’esperienza della cheffe in pasticceria. Ama il mascarpone e lo dimostra il suo bignè croccante servito con gelato. Buona e particolarmente bella la piccola pasticceria.
Indaco è anche cocktail bar
La miscelazione di Indaco, gestita da Francesco Ricci, è frutto di un lavoro quotidiano di sperimentazione. Estrazioni, fermentazioni e accostamenti di ingredienti, lasciano spazio ad una ricca selezione di spirits di tutto rispetto. E se il trend degli ultimi anni era quello di presentare drink minimal, oggi stanno tornando in auge le grandi presentazioni scenografiche. In questo Ricci è un vero maestro. I cocktail possono essere degustati all’aperitivo ma anche all’after dinner.
Volendo potrete richiedere il pairing a cena, cosa saggia soprattutto nella stagione estiva. Sarebbe forse meglio avere delle mezze porzioni di drink durante il pasto, ma questa è solo una riflessione personale.
Contatti e info
Indaco
Via Antonio Gramsci 3 - Riccione
Ristorante da Lunedì a Domenica - 20:00 – 03:00 chiuso il martedì
Cocktail Bar da Lunedì a Domenica - 18.00 – 03.00
Prenotazioni: +39 347 5869649
Email: info@indacoriccione.it