“È stato tutto agrodolce”. Travolti dai torrenziali messaggi nostalgici degli habitué, i titolari di un fine dining a Nottingham hanno giustificato la chiusura, tirando in ballo le nuove abitudini degli inglesi nel mangiar fuori e la crisi dei prezzi, che colpisce ugualmente clienti e ristoratori.
La notizia
Che il fine dining sia finanziariamente una bolla, è da sempre opinione diffusa, per quanto controversa. I soldi, ripete la vox populi, si fanno in pizzeria, non certo a caccia di stelle. A corroborare questa tesi arriva ora la vicenda di World Service, storico ristorante fine dining di Castle Gate a Nottingham, prossimo ad abbassare definitivamente le saracinesche dopo 24 anni di successi, come riferisce malinconicamente la BBC.
L’ultimo servizio cadrà il prossimo 3 agosto, anniversario dell’apertura, per via dei cambiamenti nelle abitudini relative al mangiar fuori in Gran Bretagna e della crisi conseguente all’aumento dei prezzi, come ha spiegato Dan Lindsay, uno dei proprietari. Dopo l’annuncio, sono stati numerosi i messaggi dei clienti affezionati che esprimevano rammarico e raccontavano ricordi, dal gusto agrodolce per chi al ristorante era abituato a lavorare.
“Le cose per noi sono andate alla grande, ma il mercato è cambiato con riferimento a cosa cerca la gente a cena fuori. Il fine dining non è più popolare come un tempo. C’è molta scelta, con un’ampia gamma di ristoranti, ma un bacino ristretto di persone desiderose di accomodarsi a tavola in questo momento. Il costo della vita è un problema realmente assillante per la gente. E nemmeno noi siamo immuni dalla scalata inflattiva. Penso che la situazione non sia facile per nessuno”.
Rispondendo ai tristi messaggi ricevuti, Lindsay non ha potuto far altro che invitare gli habitué a varcare per un ultimo saluto l’iconica porta rossa del ristorante, cosa che in molti effettivamente hanno già fatto. “World Service è stato un’istituzione, abbiamo partecipato ai momenti speciali di moltissime persone nel corso degli anni, da noi sono stati festeggiati compleanni e matrimoni, siamo cresciuti tutti insieme. Ma a onor del vero, la reazione delle persone ci ha stupiti. Chiudere dopo tutti questi anni è stata una decisione non facile, è dura constatare quanto amore ci circondi. Siamo più impegnati che mai con la mole delle prenotazioni di coloro che desiderano godersi un ultimo pasto da noi. È stato tutto agrodolce”.