A sessantasette anni, Alain Ducasse è ancora uno dei cuochi più dinamici e moderni del mondo: nelle sue scuole luminari delle nuove tecnologie insegneranno a utilizzare l’Intelligenza Artificiale per la gestione dei prezzi, la composizione del menu e la creazione di contenuti per i canali social, liberando tempo per la creatività e la vita privata.
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La notizia
Intelligenza Artificiale sì, Intelligenza Artificiale no. Mentre il mondo si accinge a essere travolto e trasformato in modo irreversibile dalle ultime tecnologie, un cuoco sessantasettenne, Alain Ducasse, precorre i tempi e si prepara alla nuova era della cucina. Mondo di mestieri manuali e artigianali che sembrava essere al riparo dagli scombussolamenti, e invece potrebbe trarne un notevole profitto.
È di questi giorni la notizia che presso l’École Ducasse, rete di istituti fondata nel 1999 per trasmettere il savoir-faire francese nella cucina e nella pasticceria con il contributo di innumerevoli MOF, non si impiegheranno solo planetarie, roner e sous-vide. Il grande chef francese è andato a interpellare due autorità nel campo delle nuove tecnologie, Anaïs Guesny e Anthony Virapin, cofondatori di Copilot Works, affidando loro il compito di mettere gli allievi in condizione di conoscere e padroneggiare l’Intelligenza Artificiale nella propria attività professionale.
Grazie all’Intelligenza Artificiale Generativa, riferisce Food & Sens, sarà possibile ottimizzare la gestione del magazzino, calcolare l’impronta di carbonio, migliorare la pianificazione del menu e la comunicazione digitale con i clienti. “L’Intelligenza Artificiale ha per vocazione quella di aiutare gli chef, fornendo loro gli strumenti indispensabili affinché possano concentrarsi sulla loro vera passione: la cucina o la pasticceria”, ha dichiarato Guesny. Le ha fatto eco la direttrice generale della scuola, Élise Masurel: “All’École Ducasse siamo fermamente convinti che padroneggiare l’Intelligenza Artificiale sia una posta in gioco imprescindibile per i futuri chef. Miriamo a formare professionisti che oltre all’eccellenza tecnica, siano preparati ad affrontare le sfide dell’imprenditoria contemporanea, nella ristorazione come nella pasticceria”.
I moduli di apprendimento predisposti in materia, concepiti per le esigenze delle diverse formazioni, contemplano un 80% di pratica e un 20% di teoria, conformemente all’approccio pedagogico flessibile e pragmatico della scuola. Alla fine del corso, si prevede che i futuri cuochi e pasticcieri possano utilizzare ChatGPT e affini per stabilire i prezzi corretti dei piatti, generare contenuti per i social e comporre i menu, risparmiando tempo prezioso per le mansioni creative e la vita privata.