Innamoratosi dell’alta cucina sbirciando da una plonge, il trentenne Stuart Barber ha infine coronato il suo sogno di conquistare la stella entro i trent’anni. Per riuscirci ha percorso 450mila miglia e sgobbato in stabilimenti da una a tre stelle Michelin, fino al Fat Duck di Heston Blumenthal. Poi galeotta è stata una stagione estiva in Norvegia...
La storia
C’era una bella sorpresa per lo chef britannico Stuart Barber, al termine di un viaggio lungo 450mila miglia: la stella Michelin, conquistata quest’anno presso l’Hermetikken di Stavanger, in Norvegia. “Sono stati un paio di giorni di follia”, ha dichiarato entusiasta, anche perché da appena cinque mesi lavorava per lo stabilimento scandinavo e in zona sono stati pochissimi i riconoscimenti. “La cerimonia è stata magnifica e i giornali sono impazziti. Ora siamo già prenotati per diversi mesi”, ha dichiarato a Yahoo News.
Raggiungere la stella entro i trent’anni era da sempre il sogno dello chef, nato e cresciuto a Bristol. Dopo aver terminato le scuole superiori e aver tentato la strada della falegnameria, un lavoro da lavapiatti e The Pheasant di Kelling lo aveva folgorato, portandolo a perseguire la sua strada a The Pigs di Edgefield e Byfords a Holt, fino a diventare per la prima volta cuoco di uno stellato, Morston Hall under Galton Blackiston, ad appena 19 anni, al fianco di chef come Richard Bainbridge e Greg Anderson, che considera il suo maestro. Poi sempre più in alto, al bistellato Story di Londra e al Fat Duck di Heston Blumenthal in veste di capopartita.
In Scandinavia è arrivato per un lavoro stagionale fra i fiordi, nell’intenzione di trascorrere un’estate differente, ma qui ha trovato l’amore in una giovane sommelier di Stavanger. Contattato per preparare qualche snack in un wine bar appena aperto, via ha riscosso un tale successo, che nel giro di qualche mese questo è stato convertito in fine dining.
Situato nella zona sud occidentale della Norvegia, Hermetikken oggi offre menu degustazione da 7 e 12 portate ad un massimo di trenta ospiti. In cucina si affaccendano solo 3 cuochi e gran parte delle materie prime sono eccellenze scandinave, per esempio i frutti di mare, ben presenti anche sulle coste di Norfolk e sulle tavole dei fine dining britannici, dove Barber ha imparato a cucinarli.
Lapidario il giudizio della guida rossa: “Il talento dello chef sta nel centrare contrasti ben ponderati e nello scavare a fondo dentro il sapore partendo da pochi ingredienti; l’anatra servita in tre modi è la perfetta incarnazione di queste abilità”.