In una recensione online viene presa di mira la giovane cameriera del locale, ma il proprietario non ci sta: la sua reazione.
La notizia
Cuochi troppo duri con lo staff? Capita, ma è pur vero che spesso assistiamo ad altrettanti episodi opposti. L'ultimo vede protagonista lo chef pluripremiato Gary Usher, che ha preso le parti di una giovanissima cameriera del suo pub del Cheshire dopo che era stata sottoposta a quella che lui stesso ha in seguito definito "un'offesa vile". Il noto titolare del locale The White Horse a Churton, vicino a Chester, si è infatti rivolto ai social media per denunciare una recensione negativa sull'insegna, che anziché descrivere il servizio (anche criticandolo, perché no) con toni civili, prendeva di mira specificatamente la ragazza 21enne a cui era stato affidato il tavolo.
Ripubblicando la recensione (lapidaria) su X, ex Twitter, racconta Manchester Evening News, il ristoratore ha mostrato il proprio sostegno nei confronti della giovane dipendente, Jemma, esaltandola come "un vanto assoluto" del pub, aperto poco più di un anno fa. Non solo: lo chef ha anche assicurato che da oggi in poi si scontrerà apertamente con chiunque osi turbare la sua squadra, e che annoterà i dati dei clienti indesiderati per riconoscerli in caso di future prenotazioni, impedendo loro di entrare. Ma cosa lamentava la recensione del commensale insoddisfatto? L'esperienza nel pub viene bollata come "terribile", bersagliando la cameriera e accusando poi l'intero team per aver addebitato il costo del servizio "senza mostrare una ricevuta. Un atto scortese, connivente e ingannevole". Le dinamiche risultano lacunose, poiché è prassi comune includere nel conto l’eventuale coperto (in Italia), o la mancia, a seconda del paese; quel che è certo è che, in caso di presunte scorrettezze, vale sempre la regola non scritta dell'educazione: puntare il dito contro una nuova leva, probabilmente inconsapevole, serve a poco.
Dopo aver chiarito che la sua reazione "non ha nulla a che fare con la recensione in sé" ma con l'atteggiamento "vile" nei confronti di Jemma, Gary ha precisato che ospiti del genere fanno solo "danni" ai giovani e alle attività in cui lavorano. Certo, la sua ricondivisione social ha giovato non poco all'immagine pubblica del pub, visti gli utenti intervenuti per difendere appassionatamente la giovane promessa di sala. "Jemma ci ha servito ieri sera ed è stata meravigliosa. È esaltante vedere quanto sia cresciuta la sua consapevolezza da quando siamo venuti a trovarvi un anno fa. È già una star", scrive qualcuno. E giù di lì, commenti simili. Resta il fatto che l'insegna è già stata nominata nella lista dei 50 migliori gastropub del Regno Unito a meno di un anno dall'apertura. Inoltre, Jemma, qualsiasi cosa sia accaduta, non meritava certo la gogna online. E se il reale motivo della recensione fosse un altro? Potrebbe benissimo darsi.