“Krug Les Créations 2011” è andato in scena presso Le Cattedrali Relais by LAQUA Collection di Antonino Cannavacciuolo, una delle Krug Ambassade sparse per il mondo, luoghi del buon gusto dove è possibile vivere le esperienze sensoriali legate allo champagne in maniera ancor più prestigiosa. Il menu.
L'evento
La maison Krug ha ormai abituato noi giornalisti ma anche tutti gli appassionati che fanno parte di questa grande famiglia a parlare e vivere il mondo dello champagne in maniera speciale. Varrebbe la pena ripercorrere l’ultimo decennio attraverso i numerosi eventi e presentazioni organizzati, e sarebbe difficile eleggere il migliore. Ognuno diverso e con il proprio tocco ma sempre con lo stesso stile elegante e ritmato che contraddistingue il nome dello champagne più conosciuto e famoso al mondo.
Stavolta l’appuntamento è stato battezzato “Krug Les Créations 2011” e si è tenuto presso Le Cattedrali Relais by LAQUA Collection di Antonino Cannavacciuolo, una delle Krug Ambassade sparse per il mondo, luoghi del buon gusto dove è possibile vivere le esperienze sensoriali legate allo champagne in maniera ancor più prestigiosa.
Arrivati al mattino in quest’oasi di benessere immersa nel cuore del Monferrato, sono state aperte le danze nel segno di “Les Créations de 2011”: due espressioni della natura realizzate intorno ad un’annata singolare e dedicate al fondatore della maison, Joseph Krug. Nella fattispecie la Grande Cuvée 167ème Édition e il Krug 2011.
“Joseph Krug era fermamente convinto che una buona Maison di Champagne dovesse produrre solo cuvée di pari livello. La prima di queste, lo champagne numero 1, oggi noto come Krug Grande Cuvée, è il suo sogno, la creazione originale della maison. Ogni anno viene realizzata una nuova edizione di Krug Grande Cuvée per offrire l’espressione più generosa dello Champagne, indipendentemente dalle variazioni climatiche. Il secondo, lo champagne numero 2, sarebbe stato creato solo in anni con una storia da raccontare; uno “champagne di circostanza” che oggi prende il nome di Krug Vintage”, racconta il Presidente Krug Manuel Reman.
Conosciamoli meglio: la Grande Cuvée è un blend di 191vini di 13 annate differenti, la più giovane delle quali è la 2011, mentre la più vecchia risale al 1995. La sua composizione finale è 47% Pinot Noir, 36% Chardonnay e 17% Meunier, una permanenza di circa sette anni nelle cantine Krug le dona una distintiva espressione ed eleganza (la storia completa di ogni Édition è raccontata online tramite il Krug iD, le sei cifre riportate sul retro di ogni etichetta). La 2011 ha invece dato vita ad uno champagne sorprendente, che abbina raffinatezza e potenza ad un lato spontaneo e vivace, frutto di quell’annata focosa.
Krug 2011 è uno champagne ampio, generoso e deciso; è opulento ma anche fresco e per questo motivo il Comitato di Degustazione della Maison l’ha soprannominato “Rotondità vivace”. I vintage rappresentano un ristretto ensemble di musicisti che esegue la sinfonia dell’annata, catturata da Krug; la creazione viene quindi arricchita da una permanenza di oltre dieci anni nelle cantine francesi. Saranno commercializzate in tutto il mondo solo 1500 confezioni di legno in edizione limitata: le “Les Créations de 2011”.
Il tutto, però, a dimostrare che lo champagne è a tutti gli effetti un vino e da tale va trattato, quindi consumato a tavola. Per l’occasione lo chef Gianluca Renzi del ristorante Le Cattedrali Relais ha creato un menù in grado di esaltare anche la gastronomicità delle etichette Krug: le due etichette protagoniste sono state abbinate a dei godibilissimi agnolotti di agnello, zucca e salsa al Madera, dove il numero 1 apportava freschezza e leggerezza, mentre il numero 2 maggiore complessità ad un piatto di per sé già ampio e presente in gusto e lunghezza. Abbinamento riuscito.
Chef Renzi ha poi presentato il tonno rosso in bagna cauda, katsuobushi e capperi insieme alla Grande Cuvée 167ème Édition, e il suadente Krug 2000 ha esaltato il lombo di capriolo con salsa al foie gras e invidia belga ai frutti rossi, con cenni di ridondanza ma tanta profondità.
E poi un aspetto importante molto vicino all’identità della crew Krug: la musica, tema ricorrente e filo conduttore di momenti, eventi e degustazioni. Ogni anno, nel costante impegno di arricchire l’esperienza di degustazione dei suoi champagne, la maison invita artisti che sono anche Krug lover ad un’ampia degustazione con la Chef de Caves Julie Cavil.
Ispirati da questa esperienza, gli artisti creano quindi composizioni musicali originali, denominate “Gli Echi di Krug”, che traducono in suoni le sensazioni nate dalla degustazione. Un approccio musicale alla creazione dello champagne, perché no!
Questa è anche la maniera che più apprezza chi scrive nel degustarlo, musica nelle orecchie e spettro gusto-olfattivo di Krug in maniera alternata tra naso e bocca.