Mauro Colagreco continua a sognare e inaugurare format. Ora è la volta del suo albergo di 11 camere, che aprirà nel cuore dell’orto, senza derogare ai valori della cucina. “Ci interroghiamo su come far rientrare la natura nell’hôtellerie di lusso”, dice. Inaugurazione prevista per il 2026, ventennale del ristorante.
La notizia
È dal 2006, quando è arrivato in Costa Azzurra, che Mauro Colagreco dissoda il suo orto a Villa Rosmarino, poco distante dal Mirazur, ai piedi della montagna con vista sul blu. In tutto sono cinque ettari coltivati in biodinamica e permacultura, dove crescono 1500 varietà di vegetali, che coprono l’80% del fabbisogno del ristorante. È notizia recente, come riporta Press Reader, che proprio qui ha deciso di edificare il suo piccolo hotel da 11 camere, per propiziare un’esperienza integrale dei luoghi e della cucina. Il progetto dell’edificio è stato appena svelato nelle sue linee generali.
“L’idea è quella di proporre un’immersione nel nostro universo. Da noi la cucina inizia nei campi. L’approccio verso il cibo si è evoluto, la gente vuole tornare al ‘molto naturale’. Noi con il Mirazur abbiamo fatto evolvere i codici della gastronomia. Con questo albergo vogliamo restare all’avanguardia e rappresentare un esempio per gli altri. L’interrogativo che ci motiva in questo progetto è scoprire come far rientrare la natura nell’hôtellerie”, confida il grande chef franco argentino.
Si sa che ci saranno 11 suite dotate di balcone o giardino, orientate verso l’orto, per un concetto “100% natura”, in piena continuità con la filosofia del Mirazur. La realizzazione sarà compito di Naço Architectures e Alep (Atelier lieux et paysages), chiamati a integrare l’edificio nell’ambiente. Completeranno il soggiorno la visita dell’orto e diversi atelier a tema.
“Oggi desidero condividere questo piacere di vivere l’esperienza dell’orto. Vogliamo associare il concetto di ospitalità all’impegno per l’ambiente attraverso i codici di una moderna hôtellerie di lusso”. I lavori, che partiranno già quest’anno, dovrebbero concludersi entro l’estate del 2026, in concomitanza con il ventennale del ristorante.