Fondata nel 1924, due anni prima della nascita di Paul, la Maison Bocuse gli è sopravvissuta, pur perdendo una stella. Oggi festeggia il suo centenario con un menu speciale, una rappresentazione teatrale e un libro dedicato alla saga familiare.
Foto di copertina: @Le Progrès-Joël Philippon
La notizia
Nel 1924 Paul Bocuse, il papa dei gastronomi, non era ancora nato. Eppure già esisteva la maison, in cui due anni dopo sarebbero risuonati i vagiti del predestinato. La famiglia, a dire il vero, esercitava la professione dal 1765, quando un tale Michel Bocuse, pescatore, aveva installato la sua “guinguette” sulle rive della Saona; poi era stato il nipote Nicolas nel 1853 ad acquistare la tenuta di Collonges-au-Mont-d’Or, dove già nel 1924 esercitava il padre di Paul, Georges.
Il resto è storia, ricorda il sito Lyon Capitale: la riapertura dopo la seconda guerra mondiale, il duro apprendistato dai grandi, Point e Brazier, il ritorno a casa nel 1957 e poi 55 anni ininterrotti di tripla stella Michelin, durante i quali Paul Bocuse ha rivoluzionato più che la cucina, i costumi e l’immaginario del settore.
In occasione del centenario, il ristorante di Collonges-au-Mont-d’Or ha organizzato una serie di festeggiamenti: tanto per cominciare, il primo febbraio è stato riesumato il menu Elysée del 25 febbraio 1975, servito in occasione del conferimento allo chef della legion d’onore. Chi non ha mai sentito parlare di quell’iconica zuppa ai tartufi neri, servita in un ramequin coperto di pasta sfoglia dorata? Ma c’erano anche la scaloppa di salmone all’acetosella dei fratelli Troisgros, l’anatra Claude Jolly di Michel Guérard, i formaggi di Renée Richard e lo scenografico dessert Le Président di Philippe Bernachon. Una squadra di chef si è adoperata per riprodurre l’intera esperienza in un viaggio nel tempo, al costo di 660 euro a persona, vini compresi.
Tutto l’anno verrà invece servito il menu speciale del centenario, composto di signature e nuove ricette, che possono variare secondo la stagione e saranno accompagnate da vini scelti dai sommelier, che hanno officiato nella grande maison. Al momento gli ospiti ricevono astice blu, cremoso di carota, zuppa ai tartufi e quenelle di lucioperca.
Ma l’omaggio non si fermerà a tavola: l’abbazia di Collonges ospiterà nel mese di maggio una rappresentazione teatrale esclusiva di “Monsieur Paul”, opera composta dal biografo e regista Philippe Bulinge nel 2023, un lustro dopo la scomparsa del grande chef. Ed è in arrivo anche un libro pubblicato da Bocuse Edition, che racconterà un secolo di storia familiare al prezzo di 49 euro.