“Smetto di essere ristoratore per diventare albergatore. È più facile che lasci un ristorante piuttosto che Resid”: Alex Atala annuncia con entusiasmo il suo ingresso nell’hôtellerie, attraverso l’adesione a una società di club esclusivi.
Foto di copertina: @Matt Turner
La notizia
Il grande chef brasiliano Alex Atala progettava da tempo di aprire un hotel: avrebbe avuto sede a San Paolo, in Alameda Franca, e sarebbe stato una struttura imponente, dotata di 145 camere e 21 appartamenti. Chiamato D.O.M., come il ristorante, per la sua realizzazione avrebbe richiesto un investimento di 160 milioni di real, pari a quasi 30 milioni di euro. Le cose tuttavia non sono andate a buon fine ed ecco che oggi il sogno rinasce, come racconta exame.com.
Atala sta infatti entrando a far parte in qualità di socio di Resid Club & Hotels. Si muoverà su tre fronti: Resid Destinations, con la realizzazione di strutture alberghiere proprie nelle località nevralgiche del paese; Resid Exclusive Selection, selezione di hotel di alta fascia (34 in Brasile e 71 nel resto del mondo), con condizioni privilegiate per gli associati; infine Resid Experience, che si occuperà di organizzare “esperienze” quali mostre, degustazioni, workshop e visite guidate.
Il primo sarà il Nas Rocas a Buzios, Rio de Janeiro, già frequentato da vip come Madonna e Gianni Agnelli, chiuso dai primi anni 0. È già in corso la ristrutturazione, concepita per minimizzare l’impatto ambientale, mentre il nome, pregno di storia, resterà invariato. L’apertura è prevista per la seconda metà del 2024. Seguiranno l’hotel a Fernando de Noronha e altre tre strutture ubicate a Paraty, Foz do Iguaçu e Pantanal. Ma l’intenzione è quella di andare a coprire via via tutte le aree più attrattive del paese.
Sullo zoccolo duro di 250 soci fondatori, si prevede che l’associazione cresca per via di affinità e raccomandazioni sino a un totale di 2500 membri; finora si sono tenute due presentazioni, a San Paolo e a Parigi, durante le quali sono state presentate già cento richieste, partendo da una tariffa base di oltre 60mila euro. I membri potranno anche riservare su una piattaforma propria e godere di condizioni esclusive nelle strutture Resid Selection.
Atala, che da lungo tempo lamentava il potenziale turistico inespresso del paese nella fascia luxury, si è aggregato con entusiasmo: “Viviamo nel momento, in cui finalmente i club stanno arrivando anche qui”, esulta su Exame. Come accennato, il grande chef aveva già pensato di lanciarsi nel settore, ma la pandemia lo aveva costretto a vendere, senza rimetterci grosse cifre, ma lasciandolo insoddisfatto. “Non ho mai voluto avere una catena di ristoranti, ma sogno da sempre di entrare nell’hôtellerie. Quando mi hanno contattato, ero già pronto. Era esattamente quello che volevo sentire”. Non si tratterà peraltro solo di strutture di lusso, dove mangiare fine dining: l’intenzione è quella di coinvolgere le comunità locali, esercitando un impatto positivo sull’ambiente.