Ravneet Gill si rivela e dichiara di non aver fretta nell’aprire la sua bakery dopo anni di maltrattamenti in cucina. Ora si dedica al figlio e alla scrittura.
La storia
La pasticciera Ravneet Gill coltiva un sogno: aprire una bakery tutta sua. Ma niente fretta, perché gni svolta nella vita richiede tempo. E lei ha alle spalle una storia difficile -di umiliazioni costanti ai fornelli delle cucine professionali- che da qualche anno prova a raccontare ai media nella speranza di cambiare la situazione.
"Ricordo di essermi lamentata del modo in cui un collega mi trattava e di quello che stavo subendo in brigata. Allora inviai un'email all'head chef con un rapporto su quanto ritenessi la cosa inaccettabile", afferma Gill in un'intervista al The Independent, “Lo chef si limitò ad inoltrare la mail al cuoco a titolo informativo, senza intervenire". Oggi che ha lasciato il fine dining per dedicarsi al food writing quasi ride per l'assurdità del ricordo, e continua: "Sono stata costretta ad abbandonare seduta stante quella cucina. Non credo che sarei potuta restare lì un altro minuto”.
Invece di unirsi alla folla di giovani chef disillusi che rinunciano ai propri sogni, lei, formatasi al Cordon Bleu, ha trovato lavoro lanciando Countertalk, una piattaforma che mira a promuovere ambienti di lavoro sani ospitando eventi formativi. "È stata fondata in seguito al maltrattamento in cucina", afferma Gill, nata a Londra da genitori indiani e diventata giudice di Junior Bake Off nel 2020. “Volevo creare una piattaforma che difendesse i luoghi che cercano di trattare meglio le persone e che dimostrasse anche che quei luoghi esistono. Se ti trovi a lavorare in un brutto ambiente, quell’esperienza potrà scoraggiarti per tutta la vita." Tuttavia, Gill ci tiene a sottolineare che la resilienza è fondamentale se vuoi farcela nello spietato mondo culinario. "Devi affrontare sfide difficili, perché è così che cresci e così migliori", afferma lei, che ha lavorato nel reparto pasticceria di rinomati ristoranti tra cui St John e Wild by Tart.
“Quando mi sono resa conto sul lavoro di tutto ciò, sono diventata una chef migliore. Se vieni costantemente coccolato, quando le cose si mettono male e te ne vai, non va affatto bene per te.” Anche se un giorno la chef londinese “adorerebbe” aprire il suo locale, è cauta nel fare questo passo, avendo lavorato al lancio di molti ristoranti: “Ho visto quanto può andare male e tutti i soldi che servono; tutti i continui ostacoli che devi affrontare mi hanno scoraggiato un po’, non mento”. Inoltre, ha parecchio da fare in questo momento. Gill ha recentemente dato alla luce il suo primo figlio, Donnie (abbreviazione di Donato, dal nome del nonno italiano), ed ha appena lanciato il suo terzo libro di ricette, Cooking For Pleasure. "È stato un vero e proprio turbine", dice la 32enne, che quest'anno ha sposato il collega chef Mattie Taiano. "Pensavo che avrei potuto avere questo bambino e poi andare avanti con il mio lavoro allo stesso tempo, ma a volte passo l'intera giornata a tenerlo in braccio, dargli da mangiare, lavare i piatti...è come se non capissi dove tutto il mio tempo se ne va".
Mentre i primi due libri di Gill erano rivolti ai panettieri che volevano realizzare creazioni di pasticceria di livello professionale, Baking For Pleasure si adatta al nuovo capitolo della vita dell’autrice: “È il primo libro che ho scritto per le persone normali, casalinghi e casalinghe. Questo perché tutta la mia vita è cambiata e sono sempre più spesso a casa". Le nuove ricette insegnano come “non usare troppe pentole e padelle, realizzare piatti che possono essere conservati molto bene o che si possono preparare in anticipo. E cose che non occupano molto spazio nel frigorifero.”
Avendo raggiunto un pubblico molto più vasto con Junior Bake Off, Gill afferma che lo show televisivo "ha cambiato la mia intera carriera e la mia vita. Mi sento molto, molto grata per questo. Non sono una persona a cui piace prendersi del tempo libero, ma il mio corpo a volte mi dice che ne ho bisogno”.
Foto dal profilo ufficiale della chef
