Dopo quasi trent’anni spesi nella sua bancarella a Singapore, Foo Kui Lian sarebbe rimasta in pensione, se la vittoria in un concorso a spese di Gordon Ramsay non l’avesse proiettata nella fama mondiale. Oggi la sua è una piccola catena segnalata da Michelin, per cui la gente si mette in coda per ore.
La storia
C’è stato un tempo in cui Foo Kui Lian ha pensato seriamente di ritirarsi. Da quasi trent’anni portava avanti insieme al marito la sua bancarella in un mercato all’aperto, il Maxwell Food Center della Chinatown di Singapore, dove dalle 6 di mattina alle 10 di sera serviva riso col pollo, praticamente lo street food nazionale, composto di bocconi di carne al vapore o arrostiti, riso condito e una salsa piccante di nome sambal.
L’attività, chiamata Tian Tian Hainanese Chicken Rice, era stata avviata dal fratello ed era passata di mano nel 1986, senza smettere di crescere, racconta Business Insider. Originariamente si trattava di una ventina scarsa di volatili, smerciati fino all’ultima scodella, a costo talvolta di sfidare le intemperie. Poi la fama si era diffusa, soprattutto grazie a una comparsata nello show televisivo No Reservations di Anthony Bourdain, anno 2008.
Ma lei aveva in animo di abbassare le serrande e avrebbe mantenuto i suoi propositi, se nel 2013 non ci fosse stato di mezzo Gordon Ramsay, sonoramente battuto proprio nella preparazione della specialità asiatica in un concorso chiamato “Hawker Heroes Challenge”, per quanto attorniato da rumorosissimi fan.
Nel 2016 è arrivato addirittura il Bib Gourmand sulla guida Michelin, distinzione che è stata puntualmente confermata. Tanto che oggi Foo può permettersi di vendere la porzione piccola della sua delizia a 3,7 dollari, contro una media di 2,7 nella città stato. I numeri del resto sono cambiati: la brigata ha per le mani almeno 200 polli al giorno, ciascuno dei quali viene suddiviso in 10-15 piatti, per un totale di 2 o 3000 pasti serviti. Per accaparrarseli si fa fino a un’ora di ordinatissima fila dal martedì alla domenica, dalle 10 di mattina alle 8 di sera (la chiusura è anticipata, solo se la carne finisce), nonostante tutt’intorno la concorrenza non manchi. Le bancarelle nel mercato sono infatti un centinaio.
La figlia quarantottenne di Foo nel frattempo ha lasciato il suo lavoro da contabile per proseguire l’attività, ma lei non si fa da parte, anche perché le bancarelle sono diventate quattro, dislocate in diversi punti della città stato, per un totale di quaranta dipendenti. “L’unica cosa che non ho cambiato è il menu, che contiene tanti bei ricordi per me”.