Esplode a Biarritz il caso del nonnismo nella ristorazione stellata: il lussuoso Hotel du Palais ha licenziato in tronco lo chef Aurélien Largeau dopo l’inchiesta scandalo del quotidiano “Sud Ouest”. Ma anche la giovane vittima, perseguitata dai gossip, è scappata a Parigi.
La notizia
Che cosa succede veramente nelle cucine professionali? Esiste ormai tutto un genere di letteratura gastronomica in materia, da Marco Pierre White ad Anthony Bourdain, mentre l’aneddotica fra il pulp e lo splatter impazza. Talvolta, tuttavia, si tratta di arida cronaca giudiziaria. Come nel caso di Aurélien Largeau, chef francese insignito della stella Michelin presso l’Hotel du Palais di Biarritz, sul quale è stata recentemente aperta un’indagine ufficiale.
L’uomo ha abbozzato una linea di difesa: “Contesto formalmente le accuse che alcuni media hanno mosso nei miei confronti e sostengo con forza che i fatti riportati sono totalmente falsi”. “Devastato”, ha detto di condannare con fermezza qualsiasi atto di nonnismo o umiliazione negli ambienti di cucina. Il gruppo Hyatt, tuttavia, non gli ha creduto e lo ha immediatamente messo alla porta, parlando di un “incidente preoccupante”, non in linea con i propri valori.
La carriera del giovane chef sembrava andare a gonfie vele: chiamato a dirigere il fine dining dell’albergo di lusso nel 2020, l’anno scorso aveva incassato la prima stella, che lo aveva lanciato fra gli emergenti più promettenti del paese. Fino allo scorso 2 dicembre, quando un giovane collaboratore sarebbe stato legato nudo a una sedia, con una carota nel sedere e una mela a tappare la bocca, davanti al resto della brigata, attonita. La scena sarebbe stata anche filmata e condivisa sui social, da cui poi è stata rimossa.
La stessa vittima, di nome Lucas, butta acqua sul fuoco, parlando di un semplice scherzo fra amici e ben più leggero, senza l’umiliante utilizzo di vegetali che viene riferito. Racconta anzi che lo chef lo cerca spesso per chiedergli come stia vivendo l’accaduto. La pressione è stata così forte da spingerlo a lasciare il lavoro, per intraprenderne uno nuovo a Parigi, dove però la sua fama lo avrebbe preceduto. “Tutto quello che posso dire è che me ne sono andato di mia spontanea volontà. Si trattava di un innocuo scherzo fra amici, che ha assunto proporzioni mediatiche assurde”.
E anche la magistratura si muove: la procura di Bayonne, pur non avendo ricevuto alcuna denuncia, ha già aperto un’inchiesta per aggressione sessuale e violenza in base agli elementi ricavati dal quotidiano “Sud-Ouest”.