Non ha perso tempo Iago Martinez, enfant prodige della gastronomia spagnola: aveva 17 anni quando è stato selezionato per lavorare sul Food Truck di Dabiz Muñoz, che a sorpresa ha lasciato a stretto giro. Per lui era già pronta la pasticceria Delicatessen Bakery & Coffee di Rivadabia, come responsabile della gestione e del laboratorio.
L'emergente
Macché pettinare le bambole, altro che smacchiare i giaguari. Non era ancora maggiorenne Iago Martinez, quando ha spedito speranzoso il suo curriculum a Dabiz Muñoz, il quale l’ha prontamente imbarcato sul food truck GoXO, che questa estate ha attraversato diverse regioni spagnole. Un posto per cui ogni aspirante qualcosa avrebbe fatto carte false e dal quale invece è sceso a stretto giro, per inaugurare un locale tutto suo il primo novembre, appena compiuta la maggiore età, come racconta alla testata El Español.
Diplomato a La Coruña in panificazione e pasticceria, passato per la confiteria Cerviño di O Carballino, a bordo di GoXO racconta di aver fatto di tutto, dalla torta di formaggio alla salsa per le gaufre, in uno spazio raccolto ma ben organizzato. I piani dello star chef erano di trattenerlo a oltranza, ma lui aveva messo gli occhi su una pasticceria di Rivadabia, a un tiro di schioppo dal suo paese di origine, San Amaro. Qui abitano i genitori d’arte Purificacion e José, che portano avanti con la sorella Xeila il ristorante O Escondite. Servono i piatti della tradizione, dal baccalà ai calamari, insieme ai dolci di sempre, tutti caserecci.
“Nascere fra le stufe ti riporta fra le stufe”, ripete Iago. Perché tutto viene da lì. È stato il successo delle sue prime prove a spingere la famiglia a intraprendere la commercializzazione di panettone artigianale e ciambella dei Re Magi. La sua fiducia si è gonfiata come un lievitato, finché non ha trovato il posto giusto per realizzare il suo sogno ed è rimasto per sei mesi appostato. In pieno centro, in posizione strategica rispetto agli eventi del paese, era già una pasticceria, praticamente pronta per il trasloco. In agosto la prima visita, in settembre il contratto, il primo novembre l’inaugurazione.
Il tempo di comprare qualche nuovo macchinario e apportare qualche modifica al locale, che oggi offre dieci posti a sedere. Iago si occupa di tutto: è solo nel laboratorio, ma segue anche la gestione, tanto che gli resta appena il tempo per dormire (racconta di sfiorare le 15 ore di lavoro). E la clientela lo premia, accorrendo per la ciambella all’extravergine e i cannoli, la viennoiserie e la torta al formaggio.