A Los Angeles è sempre stato un cliché, quello del cameriere che sogna la carriera di attore. Francesca Xuereb ha fatto il grande salto e ritorno, in tempi di incertezza a causa dello sciopero dello spettacolo. “Non è il mio sogno, ma ci sta: si tratta di lavorare per mettersi in condizione di fare ciò che si ama”.
La notizia
Sembrava fosse finalmente arrivato il momento di Francesca Xuereb: dopo un ruolo nella serie TV The Sex Lives of College Girls e uno show sulla piattaforma Peacock, la sua agenda era un puzzle di appuntamenti con produttori e provini. Chi l’avrebbe detto, che in seguito agli scioperi indetti dalle associazioni degli sceneggiatori e degli attori, sarebbe tornata a indossare la sua uniforme da cameriera?
Chelsea Randon dal canto suo, che aveva recitato dall’età di 5 anni, già a causa dei rallentamenti da covid aveva assunto il suo primo impiego presso Roadside Taco. Poi c’è chi, come John Dellaporta, non aveva mai del tutto abbandonato il ruolo di extra, ma oggi è a tutti gli effetti un dipendente a tempo pieno di Miceli’s, il più vecchio ristorante italiano di Hollywood, dove non rinuncia a esibirsi per gli ospiti, cantando e raccogliendo applausi. E ci sono le storie degli sceneggiatori, come Hillary Handelsman, che ha trovato impiego presso Cookie Good, azienda fondata a suo tempo da un collega. E così via…sono le testimonianze riportate proprio in questi giorni dal New York Times per raccontare il forte disagio dei protagonisti dello spettacolo (a seguito dei massicci scioperi dell'ultimo periodo) con inevitabile ricerca di un nuovo impiego.
Di fatto l’agitazione pare aver riversato sul mercato del lavoro della ristorazione, che sembrava languire, una massa di attori e creativi vari, scrittori, registi, truccatori. Perfino un posto da lavapiatti, dicono gli addetti delle agenzie, ha iniziato a essere ambito. E l’imbarazzo si fa palpabile quando qualcuno associa i due ruoli, sullo schermo e fra i tavoli, anche se come dicono loro, non c’è nulla per cui essere imbarazzati, l’importante è mantenere le due vite ben separate.
Non è più come un tempo, quando ritagliarsi un piccolo ruolo di tanto in tanto, a corollario di una star, poteva bastare per mantenere una famiglia. Lo sciopero prima o poi finirà, ma in quel momento si accalcheranno le file di chi cerca di rientrare nel settore e di fatto occorreranno mesi perché arrivino i primi guadagni. Quindi chi ha un posto fisso nella ristorazione, se lo tiene ben stretto. Per esempio Francesca, che non prevede grandi cambiamenti nel prossimo futuro. “Non è il mio sogno”, ammette. “Ma ci sta: si tratta di lavorare per mettersi in condizione di fare ciò che si ama”.