“Non è così che funziona il business della ristorazione. Certamente non nel mio caso.” Mark Strausman si esprime con tono critico sul fenomeno The Bear, la serie su Disney+ che racconta la tumultuosa vita nelle cucine contemporanee.
L'opinione
Jeremy Allen White e Ayo Edebiri, protagonisti di "The Bear", si sono formati con chef professionisti per prepararsi ai loro ruoli nella serie TV su una paninoteca di Chicago in difficoltà. Ma Mark Strausman, un cuoco pluripremiato che ha trascorso oltre due decenni come executive al Freds all'interno del Barneys New York prima di aprire il suo locale, Mark's Off Madison, non pensa che la serie fotografi adeguatamente l'industria della ristorazione, secondo la puntuale testimonianza di Insider.
Strausman, in verità, afferma di non aver assolutamente visto "The Bear", ma di aver sentito parlare abbastanza della trama per credere che sia una sorta di "finzione melodrammatica". "Ricordate cosa ha detto il principe Harry riguardo a 'The Crown?' È la stessa cosa", commenta schietto. Ma riavvolgiamo il nastro: in un’apparizione del 2021 al “The Late Late Show With James Corden”, il Duca di Sussex aveva definito la ricostruzione di Netflix “campata per aria”, e “vagamente basata sulla verità. Ti dà un'idea approssimativa di cosa realmente comporti quello stile di vita e di quali siano le pressioni derivanti dal mettere il senso del dovere al di sopra della famiglia e di tutto il resto".
Strausman la pensa allo stesso modo per "The Bear", uno spettacolo macabro in cui i personaggi vengono spesso mostrati mentre urlano e si rimproverano a vicenda, nello stress di gestire la caotica cucina di un ristorante. "Voglio dire, Hollywood è lì per fare soldi. Hollywood è lì per scrivere storie che la gente vuole vedere", constata. "Non si tratta di episodi reali, non è il business della ristorazione. Certamente non del mio ristorante. Trattiamo le persone con rispetto in cucina. Quindi è tutta fiction televisiva melodrammatica."
Anche se Strausman non è certo un fan della serie, altri chef hanno scritto che "The Bear" riflette bene le loro esperienze nel settore della ristorazione. In un pezzo del 2022 per Bon Appétit, Genevieve Yam, che ha studiato all'International Culinary Center prima di lavorare in cucine stellate, ha definito l'immagine tossica restituita dagli episodi come "dolorosamente reale". La chef Jane Brendlinger, invece, ha scritto su Food and Wine nel 2022 che la storia presenta "momenti di esasperazione e dramma estremo, nonché alcune svolte della trama che francamente non hanno senso", ma che al tempo stesso ha fatto rivivere a lei e ai suoi colleghi il "trauma" degli inizi. Proprio quello che Strausman nega.
Foto di copertina: @Getty Images