Ristoranti di tendenza

Villa Calini: l’ex dimora del ‘600 che ora è fra le mete più gourmet della Franciacorta

di:
Chiara Di Paola
|
copertina villa calini

Un’antica dimora storica, immersa in un paesaggio senza tempo che fa da scenario a un costante dialogo tra architettura, arte e Natura, e trova la sua massima espressione nel ristorante “a km vero” gestito dallo Chef Alessandro Cappotto.

Una location multifunzionale, ma dal fascino unico

Espressione di un’eleganza sobria e signorile, romantica e raffinata, Villa Calini è una dimora costruita tra Seicento e Settecento, immersa in un paesaggio campestre e bucolico, garbatamente addomesticato dall’uomo. La sua struttura, erede di un opulento passato agricolo, conserva un fascino unico d’antan, ma può contare su spazi moderni, coerenti tra loro seppur distinti l’uno dall’altro, che la rendono (sia all’interno che all’esterno) una cornice incantevole, ideale per accogliere diversi tipi di eventi: da una grigliata in compagnia di amici a un business lunch, fino a matrimoni civili e ad altre ricorrenze che meritano un’ambientazione da fiaba principesca. 

villa calini esterni
 
villa calini limonaia 1
 

A seconda del numero di invitati, della stagione e del tipo di evento da celebrare, è possibile scegliere tra 8 sale tutte diverse tra loro, accomunate da un’atmosfera serena e accogliente, nonché da un’estrema cura dei dettagli: partendo dalla corte centrale della Villa si incontra la Sala del Conte, un ambiente elegante, adatto agli eventi più formali, mentre spostandosi nelle aree laterali si può scegliere tra la Sala Granaio, luminosa e dai colori caldi; la Sala da Ballo, uno spazio rustico, che conserva alcuni tratti caratteristici dell’antico fienile, come il muro in pietra e le travi a vista; la Sala Biblioteca e la Sala Galleria della Musica, caratterizzate da un ambiente suggestivo e un allestimento hi-tech perfetto per ospitare eventi aziendali e organizzare buffet e open bar che lascino agli ospiti libertà di movimento.

Sala interna villa calini
credits Pietro Paletti
villa calini limonaia 2
 
caminetto villa calini
 

Infine c’è la Dependance, uno spazio intimo, arredato di recente e adatto per festeggiare compleanni, addii al celibato e al nubilato oppure per ospitare cene romantiche. Spostandosi verso l’esterno si trova la Sala Portico Limonaia, ampia e arredata in modo da rappresentare una continuazione del giardino sul quale si affaccia attraverso ampie vetrate e consente, se necessario, di godere del verde e della natura anche restando al chiuso. La Veranda Giardino è invece uno spazio senza soluzione di continuità con il giardino principale, ideale per ricevimenti, banchetti e momenti di festa durante la bella stagione, così come il Parco di piante secolari che circonda la struttura.

serata aziendale villa calini
 

Inoltre, grazie alla presenza della Cappella di San Gerolamo (consacrata e in grado di ospitare fino a 50 persone) e all’elezione di Villa Calini a “Casa Comunale della Franciacorta”, in questa location è possibile celebrare cerimonie civili con valore legale, che in molti casi vengono ospitate nell’Orto: una vera e propria oasi suggestiva, in cui l’espressione della Natura fertile e la mano garbata dell’uomo si incontrano e si esaltano a vicenda attraverso un romantico corridoio erboso coperto da un pergolato di vite e circondato da aiuole coltivate per fornire prodotti vegetali freschi e stagionali alla cucina dell’adiacente ristorante.

villa calini matrimonio
 

Un ristorante in cui la cucina dialoga con il territorio

Allestimento elegante e curato, in armonia con il contesto, e proposta coerente con l’attaccamento alla terra: il cuore di Villa Calini è l’omonimo ristorante, che con il suo dialogo diretto con l’orto, restituisce immediatamente all’ospite il senso di una nuova filosofia culinaria,  frutto di una continua “ricerca del genuino” e basata sul concetto di “km vero”: uno slogan attuale e provocatorio che, in realtà, indica il legame con il territorio in senso più ampio (a “km zero” ma non solo), il rispetto della materia prima, ma anche la volontà di esaltarla al meglio attraverso la capacità di creare abbinamenti enogastronomici di pregio. La proposta di Ristorante Villa Calini soddisfa questi requisiti e, in più, è equilibrata e completa: una cucina mediterranea “diversa”, pulita ed essenziale, che affonda nella semplicità degli stati d’animo, delle ispirazioni estemporanee e delle emozioni tratte da uno spunto improvviso, per esempio un colore, un profumo, un nuovo fiore sbocciato in giardino.

villa calini
 
alessandro cappotto piatto
 

Il menù di Ristorante Villa Calini ha un’inclinazione vegetariana o macrobiotica, legata alla stagionalità e guidata dall’intenzione di manipolare i cibi il meno possibile per mantenerne intatta la ricchezza nutrizionale, che però non esclude portate di carne e pesce.

alesssandro cappotto risotto
 

Questi spaziano tra le varietà e i tagli più o meno pregiati, ora fortemente legate alle tradizioni del territorio (come la Battuta di petto di faraona ripieno, in camicia croccante di pancetta su gratin di patate e la rivisitazione del manzo all’olio rappresentata dal Crumble di mandorle, fondente di coniglio all’olio EVO, uovo di quaglia e asparago croccante, ma anche i Casoncelli di pasta fresca ripieni di capretto alla bresciana con crumble di pane ed erbe aromatiche e i Cubi di salmerino alpino e polenta semintegrale, crumble di capperi e olive taggiasche) ora frutto di contaminazioni esotiche (come il Tomahawk di angus australiano, servito con caponata di verdure, patate americane, salsa bernese, la Battuta al coltello di struzzo, senape in grani, insalatina di noci e mirtilli, il Cuore di baccalà Ràfols arrosto su crema di patate violette e germogli dell’orto o la Scaloppa di foie gras e noci di capesante arrosto con asparagi e nocciole tostate).

antonio cappotto Battuta al coltello di struzzo senape in grani insalatina di noci e mirtilli
credits Pietro Paletti

Anche in questi piatti, in primo piano c’è sempre la forte presenza dell’elemento vegetale, da quello più “addomesticato” come i fiori di zucca, protagonisti insieme a fave, pancetta e pecorino, dei Mezzi paccheri (presenti in menù con esplicita dicitura “Mancini” dal nome dell’azienda marchigiana che fornisce la pasta) a quello più spontaneo come il loertis, una sorta di asparago selvatico rampicante che viene ridotto in spuma e utilizzato per mantecare il Risottino con spuma di formaggella e polvere di Sommacco.

antonio cappotto Mezzi paccheri Mancini mantecati con fiori di zucca fave pancetta e pecorino
credits Pietro Paletti
antonio cappotto Risottino mantecato con crema di loertis spuma di formaggella e polvere di Sommaco
credits Pietro Paletti

Il focus è sempre concentrato sulla scelta di materie prime di qualità, ma anche sostenibili e rispettose dell’ambiente: da quelle a “metro zero” (come le erbe aromatiche e i frutti raccolti direttamente dall’orto di Villa Calini, per arricchire ogni pietanza con i sapori della terra) a quelle fresche, naturali e locali provenienti da piccole realtà vicine che producono nel rispetto del territorio.
A questa cura nella selezione degli ingredienti, si associa la passione per gli abbinamenti e la sapiente applicazione di tecniche di lavorazione moderne (dal sottovuoto all’abbattimento, dall’affumicatura al momento, fino alle cotture prolungate a bassa temperatura) in grado di mantenerne le caratteristiche organolettiche e di esaltarne al meglio il sapore genuino, coerentemente con il concetto di “riconsiderazione dell’essenziale”, ovvero ricerca di ciò che davvero conferisce un valore aggiunto alle preparazioni.

antonio cappotto Guscio di meringa con primi frutti e gelato allo zenzero
credits Pietro Paletti

Il risultato è una cucina di alto livello, con pietanze creative, pregiate e raffinate nella loro semplicità, ricche di gusto, dai colori vivaci (quelli delle stagioni) e dai profumi intensi, capaci di farsi espressione di un percorso di vita, all’insegna dell’autenticità che abbraccia tutti gli aspetti del quotidiano. Oltre al menù à la carte è possibile scegliere tra una serie di proposte diversificate in base alle occasioni: dai menù a tema che cambiano ogni mese a quelli pensati per business lunch, fino alle degustazioni elaborate per serate speciali dedicate ad alcuni prodotti specifici che si rincorrono da una portata all’altra. 

villa calini dessert
 

Uno chef “filosofo naturalista”

Alla guida della “vision” portata avanti dalla cucina nonché della “mission” ristorativa a 360 gradi di Villa Calini c’è Chef Alessandro Cappotto, romano di nascita e bresciano di adozione, giornalista pubblicista specializzato in food, nonché docente in primari istituti e scuole alberghieri e di cucina (tra i quali  CAST Alimenti), dal 1992 coinvolto nella gestione di realtà ristorative di primo piano della città ospitante (tra cui Castello Malvezzi, di cui per più di tre lustri è socio titolare, nonché responsabile della proposta gastronomica che ha portato il ristorante nel novero dei migliori locali del territorio).

alessandro cappotto chef
 

Dopo diverse esperienze internazionali (a Londra, Ginevra, Francoforte, Hong Kong), premi (Medaglia d’oro al concorso nazionale per la migliore pasticceria da ristorazione nel 1997 e Medaglia d’argento nel concorso regionale per piatti da buffet nel 1998) e numerosi riconoscimenti per la sua competenza peculiare nella selezione delle materie prime in genere e per la straordinaria capacità di creare abbinamenti enogastronomici di pregio, dal 2009 Alessandro Cappotto vive e gestisce insieme alla moglie (nonché Event Planner di Villa Calini) Rossella Barbato il ristorante gourmet della struttura. Qui egli è chef, “filosofo” e “contadino”, ideatore di una cucina fortemente identitaria, senza un’etichetta precisa ma frutto delle influenze familiari legate alle tradizioni della costiera napoletana, più 40 anni di studio e passione personali, nonché espressione della sua filosofia di vita e di cucina, lontana dal condizionamento delle mode e dalle pretese della società dell’apparenza.

alessandro cappotto chef2
 

Il suo menù “dall’orto alla tavola” non ambisce ad essere “sperimentale” nel senso dadaista del termine, ma è impostato piuttosto sull’originalità creativa che nasce dalla capacità di lasciarsi ispirare da ciò che la terra e mette a disposizione nei vari periodi dell’anno; nonché sull’artigianalità dell’esecuzione, rispettosa degli ingredienti e pensata per valorizzarli, con in più un’attenzione all’estetica che renda ogni piatto un pretesto per la celebrazione del bello, soprattutto attraverso l’utilizzo del colore. Cifra stilistica di Chef Cappotto è il sapiente uso delle spezie, dei germogli, delle erbe aromatiche e dei fiori, introdotti tanto nella mise en place quanto nelle ricette, non solo per esaltare il gusto degli altri ingredienti ma anche per la loro capacità di aiutare l’essere umano a riconnettersi con i ritmi e i doni della Natura.

alessandro cappotto chef ritratto
 

Di qui l’attenzione per le proprietà medicamentose (antinfiammatorie, antiossidanti, digestive, metaboliche) attribuite ad alcuni ingredienti, la scelta di ridurre l’uso dei grassi e del sale, e la predilezione per le tecniche di cottura delicate, che consentano di mantenere il valore nutritivo e le caratteristiche organolettiche degli alimenti. Insomma, una proposta ristorativa pensata per aiutare l’ospite a vivere in armonia con il paesaggio che lo circonda e a “stare bene” in tutti i sensi, e portata avanti in una dimensione nella quale l’aspetto umano e quello professionale si trovano uniti in una sinergia nuova, fatta di accoglienza, dialogo, familiarità e crescita quotidiana condivisa (anche attraverso il confronto con realtà esterne ed estere). 

scuderia villa calini
 

La carta dei vini

Per accompagnare la sua offerta gastronomica, Chef Cappotto (che è anche sommelier professionista, nonché profondo conoscitore del mondo vitivinicolo e dell’Olio Extra Vergine d’Oliva) ha previsto un’ampia proposta di etichette italiane e francesi, con una forte impronta data dal territorio e, naturalmente, un occhio di riguardo alla Franciacorta. E proprio come l’offerta gastronomica vuole essere in armonia con i ritmi delle stagioni, quella enologica segue i ritmi della vita umana, tanto che spesso gli abbinamenti sono pensati non solo in funzione della portata da accompagnare ma anche dell’età del cliente: per i giovani sì a vini caldi e avvolgenti o, al contrario, stuzzicanti e irriverenti; mentre per gli avventori più maturi è consigliata l’eleganza, rassicurante e soddisfacente. Per chi invece ama sperimentare, ci sono le “degustazioni” ad hoc, pensate per far conoscere le realtà produttive del territorio ma anche i possibili pairing tra prodotti locali e vitigni stranieri e, viceversa, i migliori abbinamenti tra vini autoctoni e piatti che vedono una presenza importante di ingredienti esotici (tra cui le spezie). 

alessandro cappotto chef piatto 2
 

Futuro prossimo

Capolavoro di recupero strutturale dopo un destino di abbandono, Villa Calini oggi è già perfetta per un’esperienza immersiva nella Natura e nella dimensione umana e affettiva di chi ha scelto di vivere a contatto diretto con la terra e con il passato storico di un territorio.  Un luogo in cui si va non solo per mangiare bene, ma anche per rigenerarsi in un’atmosfera rilassante, per assistere a esposizioni d’arte, mostre di auto d’epoca e diversi altri eventi culturali e artistici, per divertirsi grazie a cooking lab, e “mini corsi” di cucina per bambini. Tuttavia i progetti della famiglia Cappotto non si fermano, e per il prossimo futuro sono già in previsione la realizzazione un’ala per la ricettività alberghiera e un’altra per ospitare una scuola di cucina. Insomma: Villa Calini è un luogo in cui fermarsi, lasciare il cuore e tornare per prendersene cura.

Indirizzo

Villa Calini

Via Ingussano, 19, 25030 Coccaglio BS

Tel: 030 724 3574

www.villacalini.com

Ultime notizie

mostra tutto

Rispettiamo la tua Privacy.
Utilizziamo cookie per assicurarti un’esperienza accurata ed in linea con le tue preferenze.
Con il tuo consenso, utilizziamo cookie tecnici e di terze parti che ci permettono di poter elaborare alcuni dati, come quali pagine vengono visitate sul nostro sito.
Per scoprire in modo approfondito come utilizziamo questi dati, leggi l’informativa completa.
Cliccando sul pulsante ‘Accetta’ acconsenti all’utilizzo dei cookie, oppure configura le diverse tipologie.

Configura cookies Rifiuta
Accetta