Licenziato un sous chef dal Savoy Grill di Gordon Ramsay dopo aver inviato una serie di messaggi razzisti sui social media.
La notizia
La vicenda è stata resa pubblica dalla sua stessa vittima, lo chef Jason Howard, che in un post (ora cancellato) aveva condiviso una serie di messaggi razzisti e pieni d'odio ricevuti online da un dipendente del Savoy Grill di Gordon Ramsay. Parliamo di commenti offensivi, insulti razzisti e persino minacce di morte nei suoi confronti, mostrate dal sito web The Staff Canteen per documentare l'episodio.
Il risultato? Da quando questi gravi messaggi sono venuti alla luce, i Ristoranti Gordon Ramsay hanno agito in breve tempo, individuando nel sous chef del Savoy Grill il "colpevole" e licenziandolo con effetto immediato; non solo: hanno subito avvisato la polizia e condannato pubblicamente il suo comportamento.
In una dichiarazione, il brand Gordon Ramsay Restaurants ha affermato: “Non tolleriamo alcuna forma di comportamento offensivo o discriminatorio in pubblico o in privato. Le conversazioni condivise sui social media erano inaccettabili, razziste e piene di odio. Hanno violato i nostri valori di eguaglianza e rispetto reciproco. Abbiamo denunciato l’accaduto alla polizia e abbiamo deciso di licenziare immediatamente il sous chef in questione”.
La dichiarazione, condivisa anche dal Savoy Grill, è stata accolta con favore da chef di tutto il settore dell'ospitalità, tra cui Jason Howard, che ha pubblicato i messaggi sul suo account Instagram. In un post ha poi dichiarato: “È di immenso conforto, per me, vedere che questo tipo di comportamento non viene tollerato nella nostra società e negli ambienti di lavoro. E al Savoy Grill grazie: nessuno vuole vedere qualcun altro perdere il lavoro, ma dobbiamo difendere ciò che è giusto”.