Dinara Kasko è una pasticcera molto nota sul web che, insieme ad altre colleghe, sta raccogliendo fondi per aiutare l’Ucraina, messa a dura prova dalla guerra in atto.
La storia
Dinara Kasko è una pasticcera che utilizza Instagram, la piattaforma che l’ha resa famosa, come motore per sensibilizzare il mondo sulla guerra russo – ucraina. I post di questa graziosa pastry chef trentaquattrenne sono ambivalenti; da un lato, indossa un seducente rossetto rosso e mostra le sue creazioni; dall’altro, compare uno scatto che la ritrae rannicchiata in una sorta di bunker insieme ai due figli piccoli. Lo stacco tra i contenuti social è forte e probabilmente voluto, per far arrivare a chi la segue il dolore e la violenza a cui, ormai da mesi, è sottoposto il suo popolo.“La sera del 23 febbraio sono andata a un incontro di lavoro, poi a un ristorante. Abbiamo bevuto cocktail e il clima era abbastanza tranquillo", racconta la pasticcera, che ora vive con i suoi figli nel nord dell'Inghilterra. La mattina dopo ha dovuto evacuare di corsa l’appartamento a Kharkiv, lasciandosi alle spalle i suoi affari. "Ho perso il mio studio; Ho perso tutto", constata Dinara. Adesso utilizza la piattaforma social che l’ha resa famosa e mostra le sue torte realizzate con la stampante 3D ai 735.000 followers, per raccogliere fondi e donazioni a sostegno dell’Ucraina dilaniata dal conflitto bellico in corso.
"Abbiamo comprato antitumorali e altri farmaci o attrezzature", dice. "Continuo a raccogliere fondi perché la guerra è ancora in corso in Ucraina e la gente ha bisogno del nostro aiuto". E in palio per i suoi seguaci, che decidono di donare anche somme modeste, ci sono gli ambiti stampi di silicone con cui realizza i dolci che l’hanno resa celebre. La pasticcera ha anche donato la maggior parte degli ingredienti acquistati per portare avanti la propria attività, sfamando così la sua gente.
Ma non è l’unica ad avere intrapreso un percorso per dare una mano al proprio paese; diversi suoi connazionali hanno, infatti, messo in atto varie iniziative per sostenere l’Ucraina economicamente. C’è il suo collega chef Levgen Klopotenko, che con i suoi piatti nutre i soldati al fronte e i rifugiati che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni, e la scrittrice di libri di cucina Olia Hercules che, insieme a un’amica e collega russa, ha raccolto più di 1 milione di sterline in favore della sua patria. Ecco come la cucina sta aiutando l’Ucraina a risollevarsi dal conflitto bellico.
Fonte: theworlds50best.com
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