Shenarri Freeman è il nuovo astro nascente nel mondo culinario total green, dopo aver ottenuto la nomination a James Beard come miglior nuova chef nel 2022.
La storia
Attualmente, un ristorante vegano a Los Angeles non è una novità. Ma il locale plant based di Shenarri Freeman di Overthrow Hospitality fa decisamente eccezione: la giovane chef dietro il Cadence di New York è diventata una vera celebrità nel mondo culinario dopo aver ottenuto una nomination al James Beard come miglior nuova cuoca nel 2022. Quindi per Ubuntu, il suo ultimo progetto a West Hollywood aperto il primo agosto, è meglio riservare un tavolo con largo anticipo.
"Ubuntu", che significa"umanità" in Zulu, è la visione vegana di Freeman della cucina dell'Africa occidentale. Tra i piatti proposti al ristorante ci sono gli arancini jollof con curry, pomodoro e miso e il jackfruit yassa (un’interpretazione di un piatto senegalese fatto con cipolle caramellate, limone e una miscela di spezie). Per dessert, i commensali possono scegliere tra una crostata al cardamomo e una sfoglia di pane con chutney di ananas e zenzero.
Freeman si è sentita pronta a sviluppare un menu vegano inerente ai prodotti dell'Africa occidentale dopo aver trascorso del tempo a Lagos, Accra e Dakar. Mentre cenava in queste località, è rimasta colpita da quanto i piatti somigliassero a quelli che aveva sempre gustato crescendo a Richmond, in Virginia, compreso l'uso di riso, gombo, fagioli e farina di mais. La domenica, Ubuntu offre un menu soul-food dal ristorante gemello, Cadence, per educare i commensali attraverso il cibo. "Voglio che le persone siano in grado di unire i punti tra diverse cucine e regioni del mondo", afferma Freeman.
Anche la carta delle bevande è ricca e variegata. I cocktail vengono preparati con ingredienti tropicali. La "Jam Afrique", ad esempio, è composta da D'usee cognac, citronella, creola e bitter al cacao, mentre la "Sobolo Sangria" è fatta con ibisco-granatina, liquore all'arancia, succo d'arancia e martini brut. Per quanto riguarda i vini, "la nostra missione è inserire nel menu tutti quelli di origine africana", afferma Freeman.
Per gli interni, Freeman e Ravi Derossi di Overthrow Hospitality hanno invece puntato su colori ricchi e audaci: i separé sono in velluto verde intenso, mentre le sedie color zafferano. Lampade intrecciate e ventagli palmeral scendono eleganti da un soffitto azzurro. Un ulteriore vantaggio? Durante il servizio della cena, troverai Afrobeat che pompano attraverso gli altoparlanti per portare un'energia contagiosa nello spazio. "Vogliamo assicurarci che le persone vivano un'esperienza completa", afferma la chef.