A Parigi, lungo il Canal de l’Ourcq, sorge il primo ristorante nomade che si smonta e rimonta in meno di dieci giorni. Qui tutto è in movimento, anche gli chef, che si susseguono in nome di un progetto dinamico e ambizioso.
L'idea
Ventrus è un ristorante che da qualche mese si trova nel Parc La Villette, lungo la riva del Canal de l'Ourcq, a Parigi. La particolarità dell’edificio, in legno e con le sue grandi vetrate, è che è stato costruito nel giro di una settimana, all'improvviso. Si tratta, infatti, del primo ristorante nomade della Francia, e anche gli chef che vi lavorano sono "erranti". Attualmente, a guidare la cucina c’è Alberto Rebolledo (formatosi alla scuola di Paul Bocuse e con esperienze in ristoranti parigini come Les Fables de la Fontaine e Le Verre volé), ma dal prossimo anno, a prendere il suo posto, ci sarà un giovane chef il cui nome è ancora segreto.
Come è stato concepito il locale?
Prima ancora del cibo, è il concetto di questo ristorante ad essere totalmente fuori dagli schemi. Ventrus nasce da un'idea di Guillaume Chupeau che, dopo aver lavorato nel campo della pubblicità a Parigi, Londra e Los Angeles, ha messo il suo talento creativo al servizio dei suoi desideri culinari. Da tempo aveva in mente un format ben preciso: un ristorante con vista, in grado di offrire ai suoi clienti panorami insoliti che si integrassero perfettamente con l'ambiente circostante. Con l’aiuto dell’architetto François Muracciole, ha così realizzato un ristorante nomade che potesse essere montato e smontato in meno di dieci giorni, praticamente ovunque, purché fosse possibile collegarlo ad una rete idrica.
La struttura, interamente realizzata in legno di Morvan, è stata progettata per operare in modo eco-sostenibile, con un riciclo sistematico dei rifiuti e un consumo di acqua inferiore dell’80% rispetto a un ristorante tradizionale. La cucina, invece, si trova in un container più ampio per offrire il massimo comfort alle brigate che vi lavorano. Ventrus offre un ampio spazio interno, che può ospitare fino a 65 ospiti con un affaccio sulla cucina a vista da quasi tutti i tavoli. Ma il suo vero punto di forza è, ovviamente, la terrazza panoramica sul Canal de l’Ourcq. Pace e tranquillità sono garantite, con il verde intorno e le barche che passano lentamente davanti agli ospiti seduti a tavola.
La cucina di Ventrus
Da Ventrus, come già accennato, vi sarà un susseguirsi di cuochi che dovranno soddisfare le linee guida stabilite da Guillaume Chupeau e dal suo socio Mohammed el Mouaffak. L'obiettivo è quello di offrire ai clienti una cucina stagionale, semplice ma creativa, che esalti al massimo la qualità dei prodotti, senza snaturarli. La carne proviene da un allevamento della Borgogna, il pesce dall'Atlantico e la maggior parte delle verdure sono raccolte da un ortolano della regione dell'Oise. Il menu del pranzo viene rinnovato ogni giorno, mentre quello della sera cambia ogni mese. Tante, inoltre, le idee in cantiere, come quella di un secondo Ventrus, a Lille. Questa volta però ancora più facile da smontare e rimontare: una struttura in legno e una tenda in tela, ideale per essere allestita con rapidità nei vigneti o in occasione dei festival stagionali.
Foto dal sito ufficiale di Ventrus