Alla presentazione della guida Michelin Singapore 2023, Seroja fa tripletta, accaparrandosi in un colpo solo stella, stella verde e premio per il miglior giovane chef. Un autentico trionfo, che però non sorprende, arricchendo un palmarès già fitto.
La notizia
L’ultima edizione della guida Michelin Singapore, presentata lo scorso 27 giugno, ha un vincitore: si tratta di Seroja, ristorante specializzato nella cucina dell’arcipelago malese, che ha fatto incetta di premi ad appena 8 mesi dall’apertura in Duo Galleria. Non solo la stella, sogno di ogni cuoco; ma anche la stella verde per la sostenibilità, prima in assoluto a Singapore, e il premio speciale per lo chef emergente under 36. Festa grande quindi per il malese Kevin Wong, improvvisamente sbalzato nella celebrità.
Nato a Port Klang, ma residente a Singapore, Wong si è formato per tre lustri in alcuni ristoranti pluristellati della Francia e della California, fra cui Benu: ne ha tratto un armamentario di tecniche, che impiega per nobilitare sapori e profumi dei piatti della memoria malese, contraddistinti da precisi marker in termini di spezie ed erbe aromatiche. Ex chef dello stellato Meta, dove ha lavorato 5 anni, si era già distinto piazzandosi sul podio del San Pellegrino Young Chef Award nel 2021; oltre a riportare le edizioni continentali nel 2019, 2020 e 2021; ottenere ottimi piazzamenti e il premio One to Watch da parte di The Asia’s 50 Best Restaurants, sempre nel 2021.
“Siamo felicissimi ed è un’enorme sorpresa. Quando ho lasciato la Malesia per la Francia, spinto dal desiderio di perseguire i miei sogni culinari, ho trovato ispirazione nelle storie del prestigio Michelin. È un immenso onore conquistare questi tre riconoscimenti per Seroja e la cucina in cui crediamo”, ha dichiarato. “Sono profondamente grato a ogni componente della mia squadra ed entusiasta per il fatto che il nostro duro lavoro e la nostra dedizione siano stati riconosciuti, assicurandoci la certezza che stiamo percorrendo la strada giusta”.
Il resto della guida non ha lesinato sorprese, regalando altre quattro stelle nuove di zecca, espressione di diversi stili e tradizioni: la contemporaneità di Willow di Nicolas Tam e di Born di Zor Tan, allievo di André Chiang; il new Nordic di Poise di Steve Lancaster; l’omakase di Sushi Sakuta di Sakuta Yoshio. Fra i decani l’unico esercizio di street food: Hill Street Tai Hwa Pork Noodle, stellato dal 2016. In tutto sono 46 i ristoranti insigniti dell’ambito riconoscimento, 3 in più della scorsa edizione. Uno dei sette due stelle del 2022, tuttavia, è stato declassato: si tratta di Shisen Hanten, ristorante di cucina del Sichuan; invariati i tre stelle, che restano tre (Les Amis, Odette e Zén). 79 infine i destinatari del Bib Gourmand, accolti per la prima volta sul palco.
Fonte: The Peak Magazine