Attualità enogastronomica

Harry’s Bar non trova il personale: “L’Italia è una Repubblica fondata sulle ferie".

di:
Alessandra Meldolesi
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copertina harry s bar carenza personale

L’Italia? È una Repubblica fondata sulle ferie. Arrigo Cipriani, da tempo alla ricerca di personale per il suo Harry’s Bar a Venezia, non ha peli sulla lingua: “Il lavoro è fatica, ma può essere determinante per costruirsi una vita. Oggi non c’è più questa visione”.

La notizia

Tutta colpa del reddito di cittadinanza, dei giovani choosy scansafatiche, delle mamme irredimibili chiocce. Anzi no: governo ladro, ristoratori infami, la giungla è servita. Da quando è scoppiata la bolla della manodopera specializzata, svanita come sapone sotto i colpi del covid, il dibattito è infuriato e non si è mai chiuso. I ragazzi pronti a giurare che non ci siano offerte congrue sul mercato; i titolari sulle opposte barricate a strapparsi i capelli, offrendo ricchi premi e cotillon.

arrigo cipriani harry s bar
 

Ora a dire la sua arriva Arrigo Cipriani, uno che dall’alto dei suoi novantun anni e del suo contributo alla cucina italiana (basta aprire un dizionario e andare al lemma “carpaccio”), può permettersi il lusso della sincerità. L’Italia, a suo dire, si sarebbe trasformata in una “Repubblica fondata sulle ferie” anziché sul lavoro, come vuole la carta costituzionale. L’Harry’s Bar di Venezia da qualche tempo sta infatti cercando personale, come divulgato attraverso i classici annunci: un contabile senior, un contabile junior, camerieri, pasticcieri, factotum e un autista con patente nautica. “Ce la faremmo anche senza, ma lavoreremmo meglio con 5 o 6 persone in più”, assicura il “dottore”, come viene chiamato nell’ambiente.

harry s bar pasta al tartufo
 
harrys bar venezia
 

Eppure la ricerca resta inevasa. “È davvero difficile reperire personale qualificato nel nostro mestiere. Quando chiedi di lavorare la domenica, poi, non ne parliamo. Il lavoro è fatica; non nel 100% dei casi, ma almeno nella metà bisogna fare fatica. Oggi però nessuno è più abituato a pensare che possa essere la variabile determinante per costruirsi una vita, non c’è più questa visione. È difficile trovare le figure professionali che servono, la sera tutti vogliono essere sempre liberi. Ecco perché dico che oggi siamo una Repubblica fondata sulle ferie. L’Italia si basa su questo”.

Arrigo Cipriani Venezia
 

Ma non si tratta di un dilemma della sola ristorazione. La figura dell’autista con patente da motoscafista, per dire, è il classico ago nel pagliaio: introvabile, nonostante si arrivi a offrire anche 3000 euro al mese. “Tutti i motoscafisti sono impegnati, chi ha la licenza se la gestisce assieme ad amici e parenti, lavora le classiche otto ore, per poi lasciare le altre ai conoscenti. Prendono tutto, quindi è difficile trovare anche queste figure”.

Fonte: Il Messaggero

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Foto: @Harry's Bar

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