Il suo divorzio da Jefferson Rueda ha scosso la gastronomia brasiliana. Ora manda avanti da sola A Casa do Porco, settimo ristorante del mondo. Janaina Rueda si esprime senza filtri sulle differenze di genere.
L'opinione
La separazione fra Janaina Torres e Jefferson Rueda, dopo un matrimonio ventennale, ha scosso la gastronomia di San Paolo. Parliamo della coppia che anima A Casa do Porco Bar, ristorante che si è classificato settimo ai 50 Best, ora unita solo sul lavoro.![](/upload/multimedia/janaina-e-jefferson-rueda.jpg)
“Abbiamo deciso di sposarci per sempre qui, che il nostro amore sarebbe stato in affari. In questo modo non sarebbe finito”, racconta lei in un’intervista a Claudia. Non vi risparmia particolari sul tradimento di lui, il dramma vissuto, le notti a piangere e la rinascita, grazie al lavoro su se stessa, al rinnovato impegno professionale e alla riscoperta della sua femminilità, anche attraverso interventi di chirurgia plastica.
![](/upload/multimedia/Janaina-Rueda-chef.jpg)
La stessa Casa do Porco è in trasformazione. “Ora il menu è molto femminile, è il mio momento. Ho lavorato da sola alla sua creazione e ho chiamato in cucina solo donne per eseguirlo con me. Con le cucine maschili in ascesa, questo mondo ha puntato alla celebrità, si è fatto egocentrico e viscerale. Ma quando inizi a veicolare energie femminili, la componente umana comincia a svilupparsi. Con noi qui, non ci sono urla. Siamo etichettate come pazze, ma a ben guardare l’isteria arriva dalle cucine degli uomini. Personalmente ho viaggiato per il mondo. Le cucine che mi piacciono di più sono quelle femminili, e non perché sono una donna. È la natura a chiedere alle donne di fare il loro ingresso in ambienti aggressivi, che siano pronti per il cambiamento”.
![](/upload/multimedia/janaina-rueda-facebook.jpg)
A volte sono le donne stesse a fare un passo indietro. Janaina racconta di avere a lungo delegato, pur facendo un milione di cose, e di essersi volontariamente nascosta dietro la figura carismatica di Jefferson, inizialmente più esperto di lei, che si era formata letteralmente sulla strada, vendendo snack e cucinando street food da adolescente. “Siccome è un uomo, lui era lo chef e io no, ero un’aiutante”. È stata l’esigenza di misurarsi con l’alta cucina, uscendo dalla popolarità del comfort food, a spingerla a lasciare Dona Onça Bar, il suo ristorante, proprio quando Jefferson soffriva di un esaurimento, cogliendo la sfida in prima persona. “L’ho sempre lasciato davanti e io dietro di lui… Non so quanto fosse giusto o sbagliato. Puoi dare il giusto credito, ma non devi mai nasconderti. Quando me ne sono resa conto, la casa è sbocciata”.
![](/upload/multimedia/AMEXFOODIES1095-janaina-rueda.jpg)
Oggi Janaina ha in agenda 14 viaggi internazionali, durante i quali andrà a conquistare le cucine maschili. Ma il suo attivismo ha tante forme, compreso l’impegno. “Per me è inaccettabile che nelle scuole non si educhi al cibo. Mi sono trovata a dover disegnare un pollo per indicare dove fosse il ventriglio, perché l’insegnante smettesse di dire ai ragazzi di non mangiarlo. Senza cibo, non cambiamo il Brasile o il mondo. Le persone mangiano male e questo sta uccidendo il pianeta. Solo noi possiamo trasformare la nostra energia. Io, Janaina Torres Rueda, so da dove vengo e dove voglio andare”.
![](/upload/multimedia/ACasadoPorco-SaoPaulo-Brazil-01.jpg)
Fonte: claudia.abril.com.br
Trovi qui l'articolo cliccabile
Foto: Crediti A Casa Do Porco