New York perde la sua battaglia per legalizzare il divieto di vendita del foie gras. Vincono i produttori, che si erano opposti al provvedimento lamentando futuri licenziamenti e crisi aziendali.
La notizia
Un giudice di Manhattan ha deciso: no all’abolizione del foie gras. La vendita del paté animale era stata vietata nei cinque distretti di New York con la legge locale 202. L’atto, approvato nel 2019, sarebbe dovuto entrare in vigore a partire da novembre, ma il giudice J. Machelle Sweeting è intervenuto per modificare la decisione, dando nuovamente il via libera alla distribuzione da parte dei produttori presso ristoranti e rivenditori newyorkesi.Il divieto era stato imposto a seguito delle ripetute proteste degli attivisti per i diritti degli animali, visto e considerato che, per ottenere il paté di fegato, anatre e oche vengono alimentate a forza con dei tubi. Per gli animalisti si tratta di una violenza inaudita e assolutamente evitabile, ma non sono dello stesso avviso il giudice che ha ripristinato la distribuzione di questo alimento né, tantomeno, Sergio Saravia, che aveva intentato una causa contro la legge locale 202.
Saravia è proprietario della fattoria La Belle nello stato di Sullivan County; come altri produttori di foie gras, lamentava grave pregiudizio per gli affari dell’azienda a seguito dell’emanazione del provvedimento, proprio perché le imprese riforniscono soprattutto locali di New York. Interrompere la commercializzazione del fegato d’oca avrebbe significato una notevole riduzione di personale nelle fattorie. “È un’ottima notizia, per noi, che le autorità abbiano fatto marcia indietro: rischiavamo di perdere tutto. Ci sarebbero stati licenziamenti a pioggia, perché il foie gras dà lavoro a molte persone”. Per il momento ha vinto chi è a favore della produzione e vendita del paté, ma gli attivisti non tarderanno a fare sentire il loro malcontento.
Fonte: nypost.com
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