Di fronte all’inflazione galoppante, ci sono chef che hanno deciso di mettersi nei panni degli ospiti, come Jason Atherton, che guida lo stellato Pollen Street Social a Londra. “Abbiamo rischiato e deciso di riportare i prezzi indietro”.
La notizia
Non sono stati pochi i grandi chef, che hanno rivendicato come scelta etica la maggiorazione dei prezzi del menu, a fronte di migliori condizioni per il personale. Tuttavia, c’è anche qualcuno che si mette nei panni degli ospiti: per esempio Jason Atherton, cinquantunenne chef dello stellato Pollen Street Social a Mayfair, ma anche di locali a Shangai, Dubai e Mikonos (a tal proposito, poco tempo fa ci raccontava come lo stress del lavoro gli avesse provocato delle frequenti crisi di panico). A suo giudizio in tanti si sentirebbero sempre più “alienati” a causa dell’impennata dei costi per mangiare fuori, nello stesso momento in cui devono ridurre i consumi di altra natura a causa dell’inflazione.Atherton ha così deciso di tagliare il prezzo del lunch da 75 a 49,5 sterline ed è stato immediatamente premiato da una pioggia di prenotazioni. Il degustazione poi è sceso da 185 a 145, i cocktail da 19 a 14; ma l’attenzione è cresciuta anche sui vini al calice, con una selezione che inizia da 7,5 sterline e comprende 20 opzioni a meno di 15 (valori che in precedenza si attestavano a 10 e 6).
“Come molti operatori, dopo il covid siamo stati costretti ad alzare pian piano i prezzi, ma mentre questo accadeva, molte persone si sono sentite espulse dalla ristorazione londinese e private della possibilità di mangiar fuori con regolarità. Per questo abbiamo preso la decisione di andare in controtendenza e anziché alzare i prezzi, li abbiamo ridotti per incoraggiare i clienti a visitarci più spesso”. Anche il secondo locale di Atherton, Social Eating House a Soho, ha agito analogamente, abbassando il prezzo del degustazione da 110 a 95 sterline. Lo stesso Little Social bistro ora vende le bistecche a 20-30 sterline, anziché 30-40.
“Londra non è Parigi o Tokyo, né lo sarà mai. Il londinese che cena fuori è abbastanza conservatore su quanto vuole spendere. Il mese scorso a Parigi ho mangiato in un due stelle e in due abbiamo speso 1500 euro. Una follia. Noi abbiamo rischiato e deciso che anche se siamo un ristorante stellato, riporteremo i prezzi indietro. Non facciamo beneficenza, ma pensiamo che i cittadini britannici stiano già resistendo all’impennata dei prezzi. Ci sono cose che nella vita sono costretti a pagare, ma il ristorante è una scelta”.
Foto di copertina: @Ki Price per il Times
Fonte: Evening Standard
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