Il “re della carne” Salt Bae ha deciso di aprire una steakhouse a Milano: è la prima nel nostro paese. La notizia circola sul web da qualche giorno, ma sembra finalmente confermata. Ecco le prime anticipazioni.
La notizia
Salt Bae, l’imprenditore turco noto per il gesto con cui sala le pietanze, aprirà un altro locale. Già proprietario di una catena di steakhouse dislocate in diversi paesi nel mondo (ecco gli incassi da record del ristorante londinese, fra i più criticati di sempre), darà vita al primo progetto tutto italiano nel 2023.Ad annunciarlo in anteprima è stata la pagina Instagram 'Milano ha fame', con un video in cui gli influencer interpellano il macellaio-ristoratore nella sede di Mykonos, chiedendogli quanto dovremo aspettare prima di poter gustare le sue bistecche nella capitale meneghina. E lui risponde senza esitazioni: “Un anno”. Del resto, l’idea circola sul web dal 2020, e lo stesso Salt Bae -giunto a San Siro il 18 settembre per assistere alla partita Milano- Napoli- aveva pubblicato fra le stories un suo selfie di fronte al Duomo, con la scritta: “A presto, Milano”
Per quanto riguarda la location, ancora non sono trapelate informazioni definitive; prima della pandemia, sembrava che il ristorante di carne avrebbe visto la luce in una delle arterie del quadrilatero della moda milanese. Oggi i rumors segnalano via Piero della Francesca come probabile indirizzo. Prezzi? Sicuramente in linea con quelli delle altre steakhouse: ricordiamo che la Golden Giant Tomahawk costa ben 1.600 euro, mentre l'hamburger supera i 100 e non è raro che un bibita venga proposta a svariate decine di euro.
Salt Bae, che significa letteralmente “sale prima di tutto”, ha fatto successo grazie al modo particolare con cui, appunto, sala le sue specialità a base di carne, lanciando il condimento dall’alto e spingendolo nel piatto con gomito e avambraccio. La fama social che lo precede ha senz’altro contribuito all’espansione su scala globale, fermo restando l’amicizia con big del cinema del calibro di Leonardo di Caprio. Prossima fermata, Milano.
Fonte: La Repubblica
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Foto di copertina: Gareth Cattermole, Getty Images