Il ristorante di Matteo Lorenzini, Tommaso Verni ed Ilaria Di Marzio è il risultato di grandi scuole in giro per il mondo, qui nascono grandi piatti, esteticamente perfetti, provati all’ ossessione fino al raggiungimento della perfezione.
La Storia
Le Tre Lune che illuminano Calenzano
Avize 1932, Ore 4,34 nasceva Bernard Musac, la mamma ne moriva di parto, dopo 13 figlie il maschio le era fatale. il padre Armand Musac si disperava e sbatteva la testa in quei lugubri corridoi del piccolo ospedale di inizio secolo. tredici donne e ora un maschietto, nato prematuro con grandi occhi, costantemente sbarrati, dal colore azzurro, un azzurro così intenso da non riuscire a sostenere per lungo tempo il suo sguardo.
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In quegli anni le grandi maison di avize, innestavano chardonnay su vecchi cloni di pinot bianco, arbanne, petit meslier ed enfumè. armand, vignaiolo conferitore di una grande casa produttrice di memorabili champagne e abile innestino, si consumava di lavoro per crescere i suoi 14 figli, quell’ultimo figlio si distingueva in molte piccole espressioni, ma una su tutte creava disagio e sconforto; bernard ogni giorno alle 16,34 disperatamente piangeva, ogni giorno dell’anno senza motivo, natale e pasqua compresi.
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Bernard, finiti gli studi, eredita dal padre quella vecchia vigna, interamente circondata da una cinta muraria, una vigna magnifica piantata dal genitore nel 1928 ancora a piede franco, tanto ambita, tanto contesa, dalle grandi maison di avize.
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Una vita senza ferie, senza soste, ogni giorno alla solita ora, doveva gridare. ma non solo lui gridava: ogni giorno c’era chi ascoltava e imprecava, si era innescata una gara fra ricchi contadini, avidi commercianti d’uva, grandi maison, un’intera cittadina ad aspettare quella famosa vigna. Capace assieme ad uno stile unico, forse folle, sicuramente preciso e costante di dare vita ad uno dei più grandi Champagne di questo secolo. Un dosaggio zero, uno Chardonnay in purezza, un vino solo per grandi intenditori, dal piccolo prezzo, introvabile, ambito, servito nelle più grandi occasioni.
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E’ pensando alle grandi occasioni della mia vita che inesorabilmente mi sveglio.