A Sirmione, nella Baia del Tancredi, la cucina eclettica e contemporanea di Roberto Stefani dedicata al Mediterraneo: un percorso che nobilita l’ingrediente nella sua purezza, lasciando emergere l’estro dello chef.
Ristorante Tancredi
Ci sono posti che sanno essere oasi di pace. Spesso, già dalla prima volta in cui li si raggiunge, ci si rende conto che hanno qualcosa di più. E appena arrivati a Sirmione, ce ne si rende immediatamente conto. Qui a veicolare questo sentimento di “riconoscimento” c’è il lago. Lo si osserva ed è subito quiete, una quiete che rilascia immediatamente tutti i muscoli e predispone il corpo ad accogliere il bello e la meraviglia.Al ristorante Tancredi succede questo nel giro di pochi attimi: si arriva e la magia accade. Un meraviglioso garden che sembra entrare direttamente nel lago e una vista da togliere il fiato. Uno stupore che parte dai piatti destinati a restare impressi nella memoria: dritti, senza orpelli, ma attenti a inebriare occhi e palato. Il tutto in abbinamento a ottimi vini, capaci di dare uno sprint in più per un balletto di gusto che delizia l’ospite.
Il ristorante
Ai fornelli di Tancredi c’è lo chef Roberto Stefani, allievo di Antonio Guida e di Gualtiero Marchesi. La sua proposta gastronomica è una vera e propria “ode al Mediterraneo”, un menu che esce dagli schemi e offre un mare armonico ed elegante. Si tratta di una cucina che valorizza il prodotto e la materia prima senza snaturarla. Al centro ci sono le eccellenze locali, come il formaggio Bagoss, lo zafferano di Pozzolengo, il tartufo nero della Valtènesi e la farina di mais di Bedizzole, ma la centralità del territorio non preclude l’utilizzo di prodotti di altre zone.
Comun denominatore dev’essere sempre l’ottima qualità. E lo stesso vale per i dolci. La carta dessert è realizzata con la consulenza di Annalisa Borella, affermata pastry chef che ha lavorato con Mauro Colagreco, ma anche con i fratelli Roca e Gualtiero Marchesi. La sua è una pasticceria essenziale, ma anche d’anima: in ogni piatto è infatti celata una storia, capace di dispiegarsi e di stupire nel giro di un assaggio.
Quando sala e cucina sono in perfetto equilibrio, l’esperienza a tavola non può che essere ottima. Il bilanciamento dev’essere perfetto: una coreografia dove ogni ballerino riesce a valorizzare a pieno il movimento dell’altro. E questo succede anche al Tancredi. Il patron Arnaldo Damiani, infatti, riesce a valorizzare a pieno ogni portata dello chef, dedicando all’ospitalità la massima dedizione.
L’attenzione a ogni aspetto è massima: dagli sporzionamenti fatti direttamente in sala di fronte al cliente fino alla tutela della privacy più assoluta, con la chiusura dei cancelli una volta che tutti i tavoli prenotati hanno fatto il loro ingresso, così da mantenere un’atmosfera più suggestiva e rilassata possibile.
Ad accompagnare una cucina ottima c’è anche la meravigliosa carta dei vini, che conta 800 referenze e si focalizza su etichette blasonate e di nicchia, con un ampio focus sulle bollicine, che spaziano dall’Italia alla Francia. Le bottiglie celebrano i terroir francesi con le loro le piccole e strabilianti differenze che raccontano nel dettaglio le singole vigne. Basta qualche metro di distanza e tutto cambia, evolve. Nel bicchiere sempre una nuova emozione per un matrimonio dove tavola e cucina viaggiano a braccetto in una meravigliosa danza di consapevolezza.
I piatti
Da Tancredi è vivamente consigliato optare per la degustazione, così da farsi guidare da Roberto Stefani in un vero e proprio viaggio gastronomico. Portate scenografiche, ma nello stesso tempo essenziali, dove al centro rimane sempre l’ingrediente nella sua purezza, ma esaltato dalla maestria dello chef. Abbinamenti inediti e curiosi, come succede con il Fusillone di Gragnano, piccione e cioccolato, un primo capace di rapire dapprima l’occhio e poi la pancia del cliente.
I fusilloni sono disposti nel piatto come in un’opera d’arte: distanza studiata, pennellate, gioco di colori. E se la vista viene già appagata, è poi il gusto a terminare l’estasi. Non è da meno anche il Granchio reale, patata viola, Champagne e caviale Calvisius, un omaggio al mare nella sua essenza più profonda. In un batter d’occhio ci si ritrova immersi in una dimensione altra, differente, capace di portare l’ospite in luoghi inaspettati.
Da assaggiare sono senza dubbio anche le Lumachine di mare alla Bourguignonne, pappa di pomodoro, spuma di patate, clorofilla di prezzemolo, pane raffermo e uova di trota, un piatto capace di rimanere impresso nella memoria: sapori indimenticabili, consistenze inaspettate, un morso -quello delle lumachine- che diverte l’assaggiatore, intento a scoprire cosa si nasconde sotto quella coltre bianca della spuma di patate.
Lumachine di mare alla Bourguignonne, pappa di pomodoro, spuma di patate, clorofilla di prezzemolo, pane raffermo e uova di trota
Una delle portate che senza dubbio vi lasceranno senza fiato è il Riso con sarde, limone e uova di salmerino, una tavolozza di sapore e bellezza degna del più ricercato artista.
Per terminare, un dolce da capogiro: Oliva, banana e caffè - Consistenze di banana e caffè accompagnate da gelato all’oliva. Un dessert inaspettato, dall’abbinamento curioso e studiato, capace di chiudere il pranzo come ogni dolce dovrebbe fare: lasciando sul viso un grande sorriso, una coccola che faccia sentire meno pesante la fine di un meraviglioso pasto, ma che anzi sia l’ultimo gradito regalo di una degustazione che non sarà facile dimenticare.
Indirizzo
Ristorante Tancredi
Indirizzo: Via XXV Aprile, 75, 25019 Sirmione BS
Tel: 0309904391
Sito Web