Novità dai primi mesi del 2016 per Giuseppe Iannotti alla conquista della Spagna con un nuovo ristorante all’Hotel Mercer di Barcellona. Luigi Taglienti invece, prepara il nuovo ristorante milanese in collaborazione con MB America.
La Notizia
L'intervista a Giuseppe Iannotti
Non solo expo: chiusa la kermesse planetaria, la ristorazione milanese continua a puntare sulla luna. Grazie a un astronauta chiamato Luigi Taglienti, per esempio, fuoriclasse che ha finalmente trovato una collocazione all’altezza del suo talento. Bisognerà attendere la prossima primavera, tuttavia, per vederlo all’opera nel ristorante che aprirà in collaborazione con la società MB America.
Giuseppe Iannotti nel frattempo conquista la Spagna: dai primi mesi del 2016 opererà presso il Mercer Hotel di Barcellona, suggestiva struttura moderna che ingloba al suo interno rovine romane, la storia dentro il design contemporaneo, come il Kresios, e nel patio de los naranjos teletrasporta in Costiera. Una bella soddisfazione per lo chef di Telese, già premiato come giovane dell’anno dall’Espresso. “Al di là di qualche disservizio, il Kresios fortunatamente non è stato danneggiato dal maltempo che ha colpito la zona. Ripartiamo anzi di slancio con questa nuova collaborazione, che sto preparando da mesi ma in sordina. Perché voglio sentirmi pronto prima di fornire una data. Al momento sto ancora costruendo il menu e la brigata. Io non sarò consulente ma gestore, con una partecipazione agli utili: il brand è mio e sarà casa mia, senza vincoli di presenza. Gestirò questa situazione come tutti gli chef, fuori e dentro l’Italia: andrò spesso all’inizio, ma avrò un executive in loco. Con i miei ragazzi che si daranno il cambio nei primi tempi, in modo da non sottrarre troppo tempo al Kresios, dove resteranno il mio cuore e le mie sperimentazioni.
Il menu farà propri alcuni dei suoi piatti, perché la filosofia, la tecnica e il pensiero saranno gli stessi. Con qualche problema nel reperimento delle materie prime, forse, per esempio la mozzarella di bufala, che a me piace di giornata. Le erbe aromatiche invece le trapianterò proprio da casa: 190 varietà per cui abbiamo già trovato uno spazio ad hoc. Di sicuro non mancheranno la prima parte degli snack, il cappelletto al ragù, il risotto robiola e speck d’oca, lo spaghetto allo scoglio e forse lo sgombro, vediamo. Confrontarmi con gli spagnoli è un divertimento, oltre che una sfida: punterò sui primi, che a Barcellona praticamente non esistono a livello gastronomico, come i secondi in fondo; quindi su un’idea di gusto italiano dopo antipasti che metteranno a proprio agio gli ospiti”.