Allievo dei Portinari alla Peca di Lonigo, Matteo Badaracco è lo chef del ristorante Capo Santa Chiara, nel delizioso borgo di Boccadasse
La Storia
La Storia di Matteo Badaracco
Per i genovesi Boccadasse è un po' come andare in vacanza in Riviera, anche se è a 10 minuti dal centro, anche se la vacanza durasse solo qualche ora, o persino solo per il tempo di un panino in spiaggia. Come cantava Paolo Conte: Genova ha tutti i giorni uguali. A Boccadasse un po' di più, perché qui ti senti sempre un turista spensierato, ogni giorno dell'anno.

I colori del borgo sono quelli che ti aspetti in Liguria, con ogni casa dipinta di un colore diverso, come usavano fare i marinai e i pescatori per distinguere la propria dalle altre da lontano, anche dal largo del Grande Blu del mar Ligure.

Capo Santa Chiara è dipinto in giallo oro e da decenni identificato come uno dei ristoranti più belli di Genova. Il senso del bello lo cogli arrivando dalla grande statale che lascia il traffico del centro per tuffarsi in quello della Riviera di Levante, con sullo sfondo il Monte di Portofino, a dare un tono di nobiltà selvaggia al panorama.

Il Borgo si svela piano piano, fino a darsi completamente allo sguardo del turista o dell'habitué solo se avrà preso il tempo di scendere sulla spiaggia ghiaiosa, riparata dagli edifici che fanno da contenitori a diverse proposte più o meno gastronomiche.

Capo Santa Chiara si distingue non solo dal colore. Dalla terrazza del ristorante la vista non trova impedimenti, salvo qualche transatlantico di passaggio, o qualche motoscafo che muove le acque calme.


Sembrerebbe difficile fare cucina d'autore in questo contesto che nell'aria trasmette il profumo di trenette al pesto o linguine con vongole ben agliate e prezzemolate. Ci deve mettere del suo Matteo Badaracco per uscire in terrazza con personalità e la sicurezza di poter appagare una clientela spesso attratta più dal luogo che dal contenuto dei piatti.

Matteo ha le basi per farlo, allievo dei Portinari alla Peca di Lonigo (2 stelle Michelin) e poi transitato al The Cook di Nervi, dove rivederne un'altra di stella Michelin. In seguito aprì un locale di rilievo in pieno centro, proprio a due passi dai muri che contennero La Santa di Nino Bergese, primo ristorante italiano a fregiarsi di due stelle Michelin. Al Giardino degli Indoratori si mangiava benissimo, forse fin troppo per le esigenze dei clienti di qui e d'altrove.


... ed ogni volta l'annusiamo, e circospetti ci muoviamo ... ci ricorda nuovamente Paolo Conte. Le cose non andarono benissimo ma abbastanza da far notare alla famiglia Valiani -proprietari del Capo Santa Chiara e del Bistrot L'Oca Ubriaca- il valore umano e tecnico del giovane Matteo Badaracco, prima impiegato nel bistrot di Genova Sestri e poi promosso qui, dove dopo alcuni mesi di paziente osservazione ha iniziato un percorso gastronomico di valore, che si declina nell'ampia carta (21 i piatti più i dessert) e nel menù degustazione a sette portate tariffato a 70 euro.

Bisogna difendersi dall'attacco degli sprovveduti, andando incontro alle esigenze del cliente normale senza però farsi sopraffare, e quindi l'offerta ammicca ma non cede alle tentazioni di scendere al livello spiaggia, tenendo fuori la testa dalla mischia, guardando in alto, tra cielo e mare, senza mugugno.
... e i gamberoni rossi NON sono un sogno, e NEPPURE il sole giallo è solo un lampo al parabrise ...
Indirizzo
Ristorante Capo Santa ChiaraVia Al Capo di Santa Chiara, 69, 16146 Genova
Tel. +39 0107981571
Il sito web