Chi è Dylan Vanmaele, l'enfant prodige appena eletto campione del mondo del servizio di sala alle WorldSkills, le olimpiadi del settore.
La notizia
La ristorazione d’oltralpe è famosa anche per il suo servizio impeccabile, eppure nessun francese era finora riuscito a vincere il titolo alle WorldSkills, le olimpiadi del settore, ormai giunte alla quarantaseiesima edizione. Ci è voluto il ventiduenne Dylan Vanmaele, originario di Strasburgo, per sbaragliare ventuno concorrenti da tutto il mondo e convincere la giuria di Losanna, in Svizzera, che sì, secoli di storia significheranno pur qualcosa.“Non sono un cameriere, come ho potuto leggere altrove”, rivendica con orgoglio il ragazzo, giapponese da parte di madre. “Mi sembrerebbe un po’ riduttivo, visto che sono nel contempo maître d’hôtel, barista, sommelier e barman”. Sono abilità che ha coltivato presso la scuola alberghiera di Illkirch-Graffenstaden e che gli hanno già guadagnato altri titoli: nel 2018 quello di miglior apprendista di Francia e campione dei giovani maître d’hôtel del paese, poi, nel 2019, del continente.
“I miei esordi sono stati in cucina, ma ero troppo chiacchierone per restarci. Mi sono riorientato sulla ristorazione perché amo la condivisione, l’interazione col pubblico, il lato psicologico del rapporto con i clienti. E tutte le tecniche che occorre padroneggiare”, spiega riferendosi ad abilità quasi estinte come il flambage e il trancio delle carni al guéridon, ma anche alla cocktailerie e al servizio del vino.
Le prove si sono protratte per 22 ore, durante le quali Dylan è stato chiamato a preparare caffè, decantare vini italiani, degustarne altri con lessico appropriato, fiammeggiare gamberi, tagliare salmone il più finemente possibile, in modo da poter leggere il giornale attraverso le fibre aranciate, e servire all’inglese, tenendo un piatto di portata da due chili e mezzo con la mano sinistra e distribuendo il contenuto con la destra. “Qualcosa di fisico”. Ad allenarlo un Meilleur Ouvrier de France, Pascal Obrecht, e un coach mentale.
Incassato il titolo, per lui è già tempo di tornare al lavoro presso la maison Villeroy, lussuoso hôtel particulier di Parigi, dove officia nelle vesti di maggiordomo, esprimendo i suoi numerosi talenti. Ma nel mirino c’è già qualche casa importante all’estero.
Fonte: 20minutes.fr
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