I dessert firma di Jordi Roca? Li esegue alla perfezione una ventiseienne nata in Paraguay e passata direttamente dall’Università di Barcellona alle cucine di Tickets. Ecco la storia e i progetti di Julieta Mora.
La storia
Sono passati già due anni e mezzo dal primo giorno, eppure a Julieta Mora ancora non pare vero, di essere entrata nella grande famiglia professionale dei fratelli Roca. Ad appena ventisei anni, è lei la pastry chef di Mas Marroch, ristorante del gruppo del Celler ubicato a Girona, dove cura i dolci per conto di un fuoriclasse come Jordi Roca.Nata a Luque, nei sobborghi della capitale, Julieta ha cominciato a interessarsi di cucina in famiglia: “La mia passione è nata da piccolissima, mi è sempre piaciuto cucinare in casa, ho imparato tutto grazie a mia mamma e a mia nonna. Mi sono trasferita in Spagna nel 2015; i miei genitori vivevano già qui da qualche anno, mentre io lavoravo e studiavo in Paraguay. Da un giorno all’altro ho deciso di venire a studiare cucina, perché era quello che volevo veramente. E sebbene i miei genitori auspicassero piuttosto una carriera universitaria, mi hanno appoggiato con forza nella mia formazione. Il fatto che stessero già qui aveva il vantaggio che mi potessero aprire molte porte mentre studiavo in Europa”.
I primi passi sono stati al Cett – Università di Barcellona, dove Julieta ha studiato direzione di cucina; poi subito l’impiego da Albert Adrià. “Da Tickets ho approcciato per la prima volta la cucina professionale, sono passata direttamente dall’università a questo ristorante, dove ho ricevuto tutta la mia formazione. Ho ricordi bellissimi di quel periodo. È il luogo dove ho imparato a lavorare in squadra, aiutandoci l’uno con l’altro. Albert Adrià è questo: la squadra prima di tutto. Devo dire che è anche qualcuno di abbastanza esigente, questo sì, durante il lavoro nessuno fiatava”.
Ma il sogno si è realizzato pienamente quando è entrata nella squadra dei Roca, per la precisione a Mas Marroch, dove viene servito il menu storico dei classici del Celler. “Al momento lavoro in pasticceria e devo dire che all’inizio pensavo non facesse per me. Ma con Jordi Roca ho scoperto che l’adoro”. Ad appena 26 anni, tuttavia, c’è ancora da crescere e da scoprire.
E Julieta non si sente arrivata. “Penso che un giorno rientrerò nel mio paese, ci penso tutti i giorni. Non so con certezza se aprirò un mio ristorante, perché occorre molto denaro, ma mi piacerebbe moltissimo dare il mio contributo alla ristorazione del Paraguay con le conoscenze che ho acquisito. In modo da poter magnificare la nostra gastronomia, che in questo momento necessita di un lavoro identitario, che si valorizzi il nostro prodotto e si mostri al mondo che la cucina paraguayana è unica”.
Fonte: abc.com.py
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