È un fiume in piena il grande chef umbro, fra i creatori della cucina italiana contemporanea, che definisce la Michelin “una vergogna italiana”. Restituirà anche la stella residua?
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Gianfranco Vissani la tocca piano. Il grande chef umbro, lungamente ai vertici della cucina italiana insieme a Fulvio Pierangelini e maestro di una nutrita schiera di talenti, i Vissani boys, non ci sta e denuncia Michelin, che ha avuto l’ardine di declassare da due a una stella Casa Vissani a Baschi. “La Michelin è una vergogna italiana, una realtà puramente commerciale”, ha denunciato. “Ma a questo punto, perché non ce le hanno tolte entrambe? Aveva ragione Gualtiero Marchesi: ma da chi siamo giudicati? Per loro è un gioco, per noi no”.Citazione che ha fatto rumore, perché Marchesi è stato un suo storico antagonista e perché a suo tempo chiese di uscire dalla Rossa. “Bisognerebbe chiedersi chi è in grado di giudicare un ristorante oggi. Io dico solo che il mio è pieno e funziona, mi basta. Non voglio confrontarmi con altri chef né essere giudicato da ispettori messi in piazza dai francesi”. Parole che sembrano preludere a scelte clamorose. È stato Marc Veyrat, declassato a bistellato, a denunciare di recente il sensazionalismo di Michelin, che attraverso scelte clamorose cercherebbe titoli e visibilità sui giornali. Ma la querelle continua.
Più pacata la reazione del figlio Luca, manager del ristorante. “Va bene così, adesso tocca ai clienti giudicare se facciamo bene o ha ragione Michelin”, ha dichiarato a La Repubblica. “Siamo sereni. Sono molto fiero della mia squadra di cucina e di sala e orgoglioso del progetto che stiamo portando avanti”. È stata forse più saggia la decisione di Espresso, di istituire una categoria a parte, il cappello d’oro, per i grandi maestri il cui operato fa ormai parte della storia della cucina.