Le strategie che i ristoranti dovrebbero applicare per la conversione tutt’altro che banale al nuovo business del delivery, in tutta sicurezza.
La Notizia
L’ingegnere Massimo Gelati è alla testa dell’omonimo gruppo che si occupa di qualità e sicurezza nel settore alimentare. Sta attualmente mettendo a punto una strategia complessiva per accompagnare i ristoratori nella conversione tutt’altro che banale al nuovo business del delivery, in tutta sicurezza.Si dice che questo virus sia nato in un mercato a causa di pratiche commerciali ed alimentari scorrette. Cosa ne pensi?
Attualmente non ci sono prove che il cibo sia fonte o veicolo di trasmissione del virus. Mentre in Cina sono stati gli animali la probabile fonte dell'infezione, il virus si sta diffondendo da persona a persona, principalmente tramite il droplet, le goccioline respiratorie che le persone emettono quando starnutiscono, tossiscono o espirano. Scienziati ed enti di tutto il mondo stanno monitorando la sua diffusione e non si registrano segnalazioni di trasmissione tramite il cibo. A supporto di ciò il fatto che l'EFSA non è attualmente coinvolta nella risposta all'epidemia di COVID-19. Sta tuttavia controllando la letteratura scientifica per eventuali nuove e pertinenti informazioni.
Credi che i ristoratori abbiano gli strumenti per gestire correttamente il delivery? Come possono acquisirli in corsa?
In questa fase di emergenza sanitaria nazionale, tutte le attività di ristorazione e somministrazione alimenti (ristoranti, pizzerie, bar, pasticcerie, gelaterie) sono ferme, con gravissime conseguenze economiche, tali da mettere a rischio, alla ripresa, la loro stessa esistenza. Molte di esse, per limitare i danni, si stanno organizzando per l’attività di delivery (consegna a domicilio), che deve comunque avvenire nel rispetto di rigorose procedure igienico sanitarie e con la presenza di un piano HACCP che copra tale fattispecie, spesso non presente nei manuali di autocontrollo finalizzati alla somministrazione “on site”. È inoltre necessaria l’applicazione del Protocollo di sicurezza anti Covid-19, secondo il DPCM 14.03.2020. Con particolare riferimento alle attività di delivery per i ristoratori occorre osservare le seguenti procedure e regole:
- I ristoratori devono mettere a disposizione del proprio personale prodotti igienizzanti, assicurandosi del loro utilizzo tutte le volte che ne occorra la necessità e raccomandando di mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro nello svolgimento di tutte le attività.
- I ristoratori devono definire aree destinate al ritiro del cibo preparato, per le quali osservano procedure di pulizia e igienizzazione straordinarie. Queste aree devono essere separate dai locali destinati alla preparazione del cibo.
- Il trasporto del cibo deve avvenire nel rispetto delle catene termiche (catena fredda / catena calda) e valutando i tempi tra la preparazione ed il consumo.
- Il ritiro del cibo e la relativa preparazione devono avvenire assicurando la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro e l’assenza di contatto diretto.