Giovedì 21 maggio: è la data scelta dalla famiglia Cerea per la riapertura di Da Vittorio, dopo mesi in prima linea contro il covid. Non senza novità per il pubblico.
La Notizia
Rompono gli indugi per primi, i fratelli Cerea: dopo mesi in prima linea contro il covid, nell’epicentro italiano dell’epidemia, è venuto il momento di tornare a dispensare gioia ai bergamaschi e ai lombardi, in attesa che le frontiere fra le regioni riaprano a inizio giugno.È Chicco a raccontarci il mood: “Adeguarsi alle nuove norme non è stato facile: siamo tuttora in riunione a ricontrollare per l’ennesima volta che sia tutto regolare. Abbiamo dovuto ridurre i coperti al 60-70%, ma per fortuna lo spazio non manca e confidiamo nel bel tempo per utilizzare la terrazza. Le prenotazioni sono state molto buone: le abbiamo aperte lunedì e il telefono non ha smesso di squillare. Magari è una prima fiammata di gente che ha voglia di una bella serata, di divertirsi e tornare alle vecchie abitudini. Ma è ancora presto per trarre bilanci, a luglio vedremo. Apriamo con tante belle novità: c’è una dozzina di piatti nuovi, che abbiamo messo in carta e che sottoporremo al nostro pubblico. Per esempio un rombo ai tre caviali, due di storione, beluga e osietra, più le uova di salmone, che in bocca è molto originale. Poi da due mesi stiamo lavorando sulle fermentazioni. Senza smettere di fare volontariato alla mensa dell’ospedale da campo di Bergamo, io, mio fratello Bobo e i capipartita abbiamo continuato a sperimentare in cucina”.
“Poi c’è la pasticceria Cavour a Bergamo Alta, che è molto raccolta. Così abbiamo deciso di proporre venerdì, sabato e domenica una paccherata alla Vittorio da asporto con calice di bollicine a 13 euro. E da inizio giugno ci sarà anche un pop-up: il Dav Cantalupa Pizza & Barbecue, nello spazio tradizionalmente utilizzato per i banchetti. Siamo positivi e speriamo. L’importante è che la gente capisca che occorre ancora tanta prudenza”.