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Tutto esaurito: riaperture col botto per le pizzerie di Diego Vitagliano che strizzano l’occhio al gluten free

di:
Luca Sessa
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diego vitagliano 1

Il giovane pizzaiolo ha riaperto i suoi due locali facendo subito registrare numeri importanti grazie all’ottimo lavoro fatto in precedenza e che ha permesso di fidelizzare i clienti.

La Storia

“Quando ho riaperto ero felice ed emozionato: dopo anni di attività, per me questa ripartenza è stata come il primo giorno di scuola. Abbiamo lavorato sodo per poter tornare in piena sicurezza, rispettando tutte le norme previste dallo Stato e dalla Regione Campania. E ora finalmente siamo di nuovo in pista! Non avrei potuto resistere un giorno di più senza l’affetto dei miei clienti; le mie pizze nascono proprio per loro. Io e tutta la mia squadra stiamo sul pezzo più di prima”.

Parole e emozioni di Diego Vitagliano, giovane (classe 1985) pizzaiolo napoletano che in pochi anni ha saputo dar vita ad una bellissima realtà, quella di “10 Diego Vitagliano” rappresentata da due locali, il primo a Bagnoli, a breve distanza da Fuorigrotta, il secondo a Pozzuoli, a pochi chilometri dal centro del capoluogo campano. Gli inizi da Carmenella con Salvatore Esposito, il papà di Vincenzo, lavorando con grande umiltà per apprendere tutti i segreti del mestiere, quindi le esperienze presso altre pizzerie fino a quando, nel 2013, ha iniziato il suo meticoloso lavoro di ricerca sugli impasti che gli permette oggi di poter proporre pizze caratterizzate da un riuscito connubio tra sapore e digeribilità.


I racconti gastronomici di questo periodo sottolineano sovente un concetto apparentemente scontato ma che invece è divenuto un vero e proprio ago della bilancia: aver lavorato “bene” (termine generico ma dall’importanza fondamentale e che raggruppa un insieme di accezioni) prima dell’emergenza sanitaria e della conseguente chiusura forzata nel periodo della quarantena permette ora di raccogliere i frutti della determinazione e dell’organizzazione di un team. E quello di Vitagliano, formato da oltre 70 dipendenti, ha potuto riprendere a pieno ritmo la quotidianità al punto da dover programmare due turni per il pranzo, tre turni per la cena infrasettimanale e ben quattro turni per le serate del sabato e della domenica, registrando praticamente sempre il tutto esaurito.


Sui numeri incide in parte anche l’attuale scenario economico, che rende la pizza un elemento dal rapporto qualità/prezzo ancora oggi accessibile ai più, ma questa variabile cammina di pari passo con la libertà di scelta del cliente, che evidenza come i locali di Diego siano divenuti in poco tempo un riferimento per gli appassionati del disco di pasta più conosciuto al mondo.

Le Pizzerie

Avendo trascorso infanzia e adolescenza tra Bagnoli e Pozzuoli, si corre il rischio che il mio giudizio sull’operato di Vitagliano possa esser condizionato dalla componente emotiva, ma a prescindere dai percorsi di vita la qualità del progetto imprenditoriale è evidente e ben rappresentata anche dalle scelte stilistiche delle due pizzerie. Luoghi differenti ma con alcuni punti di contatto, dallo stile moderno alla scelta degli arredi, dalla funzionalità degli spazi alla presenza di una zona, in entrambi i locali, esclusivamente dedicata al gluten free, uno dei marchi di fabbrica di Diego Vitagliano. Nelle pizzerie è installato un box a vista con forno e spazi dedicati, per evitare qualunque tipo di contaminazione, e che consente al giovane pizzaiolo di dedicare un menu al senza glutine con 11 pizze e 2 antipasti.


La sede di Bagnoli, come detto in precedenza a pochi minuti da Fuorigrotta e dalla zona dello stadio, si sviluppa in lunghezza per quel che concerne la sala principale con i suoi due forni a vista, con un secondo spazio che ospita il forno del gluten free ed una serie di tavoli posizionati all’esterno, per un totale di coperti ridimensionato a causa delle nuove disposizioni ma che può comunque contare su ben 125 coperti. La sede di Pozzuoli ha un’arma in più a sua disposizione, il fascino del panorama. Si dalla sala interna, grazie alle ampie vetrate, che, soprattutto, sulle tre terrazze esterne, è infatti possibile ammirare le isole e i suggestivi luoghi dell’area Flegrea. Una pizzeria moderna, ampia, che potrebbe nascondere le insidie legate alla necessità d’assicurare il medesimo livello di servizio dovendosi districare tra più zone posizionate anche su differenti livelli, prova ampiamente superata da uno staff giovane e collaudato.


Molto interessante la scelta di Vitagliano di riservare un ruolo da protagonista alla carta dei vini: non solo attraverso una selezione di ricercate etichette, con particolare attenzione al territorio, ma soprattutto affidando la proposta e il racconto degli abbinamenti a due sommelier, una per ogni pizzeria. Eleonora Rescigno a Bagnoli, Manuela De Francesco a Pozzuoli, due donne, due professioniste, due ragazze preparate e appassionato, che sanno scegliere e raccontare le caratteristiche dei vini, che svolgono il loro lavoro con garbo e empatia, riuscendo a far cogliere la bellezza dei loro sorrisi nonostante la presenza delle (obbligatorie) mascherine.

Le Pizze

Storia interessante, pizzerie molto belle, ma la pizza? La pizza di Diego Vitagliano è riconoscibile per la leggerezza e la digeribilità, si presenta con un cornicione pronunciato ma non eccessivo, ha una ben studiata variante ai multicereali oltre naturalmente alla versione gluten free. Farina scelte con cura, il giusto tempo per la lievitazione, un impasto che dopo la cottura ha un buon sapore e un buon profumo. Vitagliano cura con particolare attenzione la scelta degli ingredienti, e ciò lo si ritrova sulle proposte presenti in menu. Da segnalare la scelta di proporre 3 versioni della margherita e 5 per la marinara, a voler sottolineare quanto sia importante non perdere di vista il valore delle pizze classiche.


La doppia degustazione (una a Bagnoli, la seconda a Pozzuoli) consente di provare l’ampia selezione di fritti: dall’Arancino Riso Venere (Riso venere, besciamella, ricotta di pecora pastorizzata, zest di limone, zucchine, sale e pepe) caratterizzato da una piacevole freschezza al palato, alla classica Frittatina di bucatini, davvero eccellente, fino a giungere alla Frittatina Nerano, splendida variante che racchiude i sapori del famoso piatto (Bucatini, besciamella, fior di latte di agerola, grana, zucchine, pancetta, basilico, provolone del monaco, sale e pepe), fino a chiudere con la Mozzarella in carrozza, altra forma di consolazione per il palato.


Quindi le pizze! La degustazione di Bagnoli parte con la Margherita (quanto piacere nel veder proposta la pizza per eccellenza e non solo le creazioni moderne, tutti i pizzaioli dovrebbero farlo) ottima per realizzazione e sapore, poi la Baccarina (Crema di peperoni gialli, fior di latte di Agerola, polvere di olive nere, profumo d’ arancia, baccalà, basilico riccio napoletano, olio evo) che evidenzia un piacevole equilibrio tra i vari ingredienti, quindi la Fumè (Fior di latte di Agerola, guanciale affumicato, cipolla croccante, basilico riccio, olio extravergine d’oliva) e in chiusura una sorprendente Marinara Sbagliata (Pomodoro San Marzano DOP, pesto di aglio orsino, confettura di pomodoro San Marzano DOP, origano del matese, olio extra vergine d’oliva), omaggio esplicito a Franco Pepe. Il punto più alto della serata, grazie al profumo del pesto d’aglio che subito giunge al naso, quasi spaventando, ma che poi in bocca mostra il suo incredibile equilibrio.


La degustazione di Pozzuoli porta più sapori in tavola con la Munacella (Salsiccia di suino dei campi flegrei, pesto di salvia, provolone del Monaco, piennolo giallo sale e pepe, chips di melanzane fritte), con la sua armonia e intensità di sapore, quindi la 4 Casi Campani, una quattro formaggi in versione territoriale con Provolone del monaco, caciocavallo podolico, Blu di bufala, Pecorino Carmasciano, fior di latte di Agerola, pomodorini semidried, basilico riccio napoletano, olio extra vergine d’oliva, una delle mie preferite. Si continua con la Ciurillina (Fior di latte di Agerola, ricotta di pecora, fiori di zucca, speck di maiale tranquillo, zafferano, basilico, olio extravergine di oliva) che nonostante l’opulenta lista degli ingredienti mostra un animo delicato; è poi il turno della Margherita, ma in versione senza glutine. Alla vista si mostra praticamente identica alla versione normale, forse solo con un cornicione meno pronunciato, ma la vera sorpresa è l’assaggio, perché il sapore non differisce da quello che conosciamo grazie alla classica margherita. Chiusura affidata alla Rumanzo, pizza più moderna nella sua concezione, con pesto di rucola, rucola, sale e pepe, carpaccio di manzo, maionese alla curcuma, bacche di sambuco, scaglie di grana padano, olio extravergine d’oliva, che si lascia mangiare con piacere nonostante l’impegnativo percorso gastronomico.

Giunti alla fine del nostro racconto, è d’obbligo spendere alcune parole per i percorsi di abbinamento dei vini, ottimamente studiati da Eleonora Rescigno a Bagnoli (da segnalare il VentiVenti della Tenuta Sant’Agostino) e da Manuela De Francesco a Pozzuoli, con lo spettacolare “Quatto Venti”, ma anche tante altre etichette di rilievo.

Indirizzo

10 Pizzeria - Bagnoli

Via Nuova Agnano, 1, 80125 Napoli NA
Tel. +39 081 1858 1919

 

10 Pizzeria - Pozzuoli

Via Campi Flegrei, 13, 80078 Pozzuoli NA
Tel +39 081 1824 4808

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