La passione e la destrezza di Lorenzo e Alessandro Aniello hanno portato il ristorante ai vertici della World’s 101 Best Steak Restaurant, conquistando il quarto posto nell’edizione 2025.
Crediti fotografici: Eleonora Boscarelli
La storia e i riconoscimenti
Il miglior ristorante di carne in Italia? Non si trova né a Roma né a Milano. Neanche a Firenze, patria della celebre bistecca alla fiorentina. Le coordinate sono quelle di Saturnia in Toscana, piccolo borgo di origine etrusca nella cui piazza principale c’è un’eccellenza gastronomica con quasi 50 anni di storia, I Due Cippi. Qui è il fuoco del camino alimentato con legna di quercia a scandire le giornate; da quel lontano 1976 quando Michele, il papà di Alessandro e Lorenzo Aniello (oggi alla guida del locale) decise di aprire una trattoria che valorizzasse i prodotti della Maremma, con un’attenzione particolare per le bistecche.


Un’eredità raccolta e custodita gelosamente dai figli, che hanno avuto la bravura di elevare i Due Cippi in un indirizzo raffinato ma ancora “vincolato” al territorio con una selezione invidiabile di lombi, una gestione della brace magistrale e un servizio scintillante, tanto da aggiudicarsi il quarto posto nell’edizione 2025 della World’s 101 Best Steak Restaurant, eguagliando così il settimo e sesto posto delle annate precedenti.



“L’impegno costante nella selezione di carne di altissimo livello, la padronanza nelle tecniche di grigliatura e frollatura a secco, lo stile culinario innovativo, un’atmosfera accogliente e un servizio attento e caloroso sono stati i fattori che hanno convinto il nostro team a giudicare la performance del ristorante tra le migliori al mondo” commenta in esclusiva per noi Ekkehard Knobelspies, Ceo e fondatore della rinomata classifica britannica che per il 2025 ha valutato oltre 900 steakhouse sparse per il globo. “Il progetto The World’s 101 Best Steak Restaurants è stato lanciato nel 2019 con l’ambizione di creare il primo vero punto di riferimento globale per l’eccellenza nella ristorazione a base di carne – racconta Knobelspies –. Luoghi in cui la qualità della carne, maestria in cucina ed esperienza dell’ospite si fondono al massimo livello”.


Filosofia e ricerca
Ciò che ha permesso all’insegna toscana di scalare la 101 Best Steak Restaurants e diventare un punto di riferimento per gli appassionati è la costanza con la quale Alessandro e Lorenzo investono nella materia prima e nella capacità di migliorarsi anno dopo anno. Le razze presenti in carta – tra Wagyu di diverse parti del mondo, Black Angus, Rubia Gallega e varietà nostrane come la Frisona del Parmigiano e la Chianina – selezionate da Lorenzo, il “meat master”, sono il fulcro dell’offerta gastronomica. La classe che il cuoco dimostra nella cottura è ammaliante, riuscendo sempre a portare in tavola bistecche sigillate e ben rosolate all’esterno, mentre l’interno rimane succulento e morbido.


La brace è solo l’ultimo atto di un processo che vede i lombi maturare in celle frigorifere – progettate da Lorenzo Aniello –, compiendo quel rigoroso processo di dry-aging che ai Due Cippi non viene fatto per moda, ma per esaltare ogni sfumatura dell’animale. Se la brace è lo spettacolo culinario dell’insegna, i piatti della cucina meritano la stessa attenzione: dagli Scampi dell’Argentario in cottura ancestrale con grasso di vacca alla Battuta al coltello di bistecca chianina con seppia e caviale. Ottimi anche il Piccione disossato e le paste, tutte fatte in casa come La pappardella del cacciatore al ragù di daino selvatico.


A guidare la sala c’è Alessandro Aniello, dai modi garbati e gentili e che può vantarsi di custodire una cantina di circa 8mila bottiglie, tra etichette di pregio e interessanti verticali. “Ciò che colpisce di più della filosofia de I Due Cippi è la sua autenticità incrollabile e il profondo rispetto per il prodotto e il territorio – commenta Ekkehard Knobelspies. – Il team non insegue le mode, piuttosto si concentra sulla perfezione dell’essenziale: la convinzione che la vera eccellenza risieda nella semplicità, nella precisione e nella coerenza".



The Rare Tour
Spin-off della World’s 101 Best Steak Restaurants, The Rare Tour è il circuito che connette le insegne menzionate nella classifica con eventi a più mani dove gli chef si esibiscono in menu condivisi e ricette sinonimo della loro cultura gastronomica. La manifestazione come meta italiana per l’edizione 2025 ha scelto I Due Cippi, dove la brigata del ristorante capitanata da Lorenzo Aniello ha cucinato insieme ad Asador Bastian, locale di ispirazione basca a Chicago, alla posizione numero 13 della classifica.


L’inizio della serata è nel segno del comfort tra il Prosciutto homemade di spalla di Black Angus stagionato 2 anni e mezzo e una Picanha di wagyu italiano sempre fatta in casa. A seguire un assaggio corroborante di Trippa alla brace prima di venire rapiti dal sapore elegante ma deciso della Lumaca alla brace con zafferano e patata affumicata. La Tortilla spagnola con caviale è una specialità di Asador Bastian, il segreto? Tanto burro e l’utilizzo del grasso di vacca.

Si torna in Maremma con il Raviolo di pecorino toscano in partnership con l’animella alla brace, un piatto sapido e ricco di note fumé. Il Riso cremoso basco al granchio è intenso e goloso, interprete delle migliori tradizioni basche. Il main della serata? La Rubia Gallega vs Chianina Igp, due carni completamente opposte nel gusto, nella texture e nella marezzatura; un confronto che non ha vincitori né vinti, solo la consapevolezza che grigliare a un certo livello non è da tutti. L’asse Saturnia-Chicago si conclude con due interpretazioni di dolci, figlie dei rispettivi territori di origine: il Gelato al latte di capra ridotto e la Cheesecake basca bruciata. “Entrambe le cucine sono guidate da chef appassionati e team coinvolti, che vivono pienamente il loro mestiere. La loro personalità si riflette in ogni dettaglio: dal fuoco fino al taglio finale – conclude Ekkehard Knobelspies.


La griglia è considerata una vera arte sacra: che si tratti della parrilla a legna di Asador Bastian o del camino de I Due Cippi, la cottura è minimalista ma meticolosa, lasciando che siano la carne e gli ingredienti a parlare”.
Contatti
I Due Cippi
Piazza Vittorio Veneto, 26A, 58014 Saturnia GR